Una deliziosa poesiola (purtroppo intraducibile) sulla prevedibile accoglienza che i creazionisti riserveranno – anzi: che stanno già riservando – ad Ardi, il fossile di Ardipithecus ramidus che è la nuova star fra i nostri lontani antenati («Ardi, You Gorgeous Creature!», The Digital Cuttlefish, 2 ottobre 2009):
It’s predictable as sunrise; it’s predicable as tide;Tempo pochi giorni, e la potremo applicare pari pari ai creazionisti di casa nostra...
As the evidence is published, it is just as soon denied.
“It’s the fossil of a monkey!” “Hey, my brother’s also short!”
“There is nothing in the Bible that’s denied by this report!”
“Evolutionist conspiracy!” I cannot list them all,
As if Ardi acts as proof there was Creation, and then Fall.
There will never be a fossil found to calm the silly storm,
That’s accepted as example that’s transitional in form.
The specimens were numerous, but never quite enough –
Unless you’ve found “the missing link”, they’re gonna call your bluff.
Our family tree has changed again, as many times before;
Each fossil was disputed in its turn, so what’s one more?
How comforting – there’s one thing that’s consistent from the start:
Creationists and ignorance will never, ever part.
20 commenti:
Perchè le scoperte che porterebbero acqua al vostro mulino sono vere ed invece quelle di coloro che vi contraddicono sono false?
Una mente scientifica dovrebbe esaminare tutto senza pregiudizi e poi valutare.
La teoria evolutiva non può essere vera perchè è impossibile che una sequenza di basi (le quattro sostanze chimiche di cui èfatto il DNA: adenina, citosina, guanina e timina) possa "programmare" per esempio il passaggio di un vaso sanguigno attraverso un osso, interrompendone la crescita proprio in quel punto o spostare il vaso proprio dove c'è l'apertura, il collegamento di milioni di condotti nervosi alle fibre muscolari tali da consentire il giusto movimento, la formazione di due cellule da due individui diversi che poi, fondendosi danno origine ad una nuova cellula che comincia a moltiplicarsi, si annida nell'endometrio, si formano gli annessi embrionali, tra cui la placenta, che sono collegate con il sistema sanguigno della madre sì da ottenere sia l'ossigeno che le sostanze nutritive ecc ecc.
Tutte queste cose le conoscete benissimo ma non ve ne curate. Anche la presunta lentezza delle trasformazioni (che voi asserite a giustificazione) depone a vostro sfavore. Se le trasformazioni fossero veramente lentissime dovremmo osservare tantissimi organismi delle specie intermedie, invece di esse non c'è traccia, se non di qualche essere di dubbia collocazione.
Una bella ragazza discende forse da un australopiteco? Forse potrebbe anche essere se ci fosse qualche intremedio carino tra i post-scimmioni, ma non credo possiate affermarlo. O siete come Piero Angela, il vostro vate, che in una trasmissione televisiva ha affermato che all'uomo sono cresciuti i capelli perchè viveva al sole? Siamo gli unici "animali" che vivono al sole? E poi mi piacciono quetse triplette di basi che se c'è il sole fanno crescere i capelli biondi, bruni e rossi. Speriamo che un giorno facciano anche crescere una cornea (membrana trasparente che ricopre la pupilla dell'occhio) azzurrata, così eviteremo di comperare occhiali da sole.
Bene è stato detto :"Pur avendo gli occhi non vedono e pur abvendo orecchi non sentono".
Spero che ciò che scrivo serva a qualche lettore non schierato più che a voi perchè so che per orgoglio non ammetterete mai che chi la pensa come me possa anche avere ragione.
Aurelio dice che che c'è qualche scoperta o motivazione logica irrefutabile per cui è impossibile che dal contenuto dell'ovocite fecondato, e da niente altro, possa prodursi un essere umano completo?
Crede forse che sia necessario un intervento diretto in ogni momento della crescita di una divinità?
Ed è così poco informato da non sapere che la teoria di Darwin non si basa sulla gentetica essendo la scoperta del DNA successiva di un secolo rispetto a Darwin.
Come argomento per incredulità, Aurelio, non c'è male: non lo capisco, mi sembra impossibile, e quindi deve essere falso. Da notare che l'argomento per incredulità di Aurelio si basa su una omissione ben particolare: tralasciare cosa dice a proposito la teoria che prova a spiegare i fenomeni che cita.
Ovviamente omettendo la teoria dell'evoluzione con i suoi meccanismi, come fa il Nostro, si può sempre far apparire che tutti i meccanismii biologici degli organismi siano venuti dal nulla e la loro esistenza divenga inspiegabile. Purtroppo applicando questo sistema di pensiero e di argomentazione è tutta la scienza a crollare miseramente. Come fa un atomo di ossigeno a sapere con che angolo e a che distanza devono legarsi i due atomi di idrogeno perché si possa formare una molecola di acqqua, esattamente con quell'angolo e a quelle distanze tali che le proprietà dell'acqua siano esattamente quelle che noi conosciamo? Impossibile. Quindi la chimica è sbagliata (da notare il loop del ragionamento: se ometto di spiegare cosa esattamente dice la chimica, che illustra quei meccanismi razionalmente, sarò sempre in grado di dire che la chimica è falsa, così come posso sempre affermare che la treoria di evoluzione è falsa semplicemente omettendo di spiegare cosa essa dica).
Certo, se la teoria dell'evoluzione dicesse esplicitamente che i vasi sanguigni o i gameti si sono formati dal nulla e con essi tutta l'informazione genetica che codifica il loro funzionamento potrei ben dire che scientificamente quella teoria è errata, inconcludente o quantomeno priva di contenuto esplicativo utile. Ma quella teoria c'è già e si chiama creazione, non evoluzione.
x Paolo,
beh, visto che mi ci porti tu... Prima delle cose che esistono cosa c'era?
Dal nulla credo non si possa sperare di ottenere che nulla.
C'era una forma di energia che esiste da sempre e dalla quale ha avuto origine ogni cosa? Siamo già vicini ad immaginare una divinità che esiste da sempre e dalla quale origina ogni cosa.
Perchè non avete risposto sul fatto che se la trasformazione tra una specie e un'altra (specialmente negli organismi superiori) è lentissima, non si vede come mai non si trovano migliaia, anzi direi milioni di organismi intermedi? Perchè dovrebbero scomparire? Un animale superiore con delle cellule trasparenti sullla zampa avrebbe meno probabilità di adattarsi? O magari con quialche dente sull'avambraccio? Perchè questi organismo non ci sono? Perchè le cellule trasparenti sono proprio lì dove servono (occhio) e i denti dove servono (bocca)? (potrei continuare l'elenco all'infinito o quasi...).
Perchè ci sono gli sfinteri che chiudono le vie escretrici? Forse la materia ha pudore?
Lasciamo perdere poi la molecola d'acqua che è formata da cose inanimate ed inanimata lei pure è.
"Dal nulla credo non si possa sperare di ottenere che nulla", tranne quando decidiamo di "immaginare una divinità che esiste da sempre e dalla quale origina ogni cosa". Trovo curioso, e ho visto in giro che non sono l'unico, il fatto che prima si dica che qualcosa che esiste deve avere una causa e poi si dica che questo dimostra che c'è qualcosa che esiste senza una causa. Mi fermo qui per non alimentare certo trollismo: Darwin non si occupava di Big Bang, né di abiogenesi se è per questo. Restiamo dunque in tema!
Aurelio, la diversificazione delle specie non è necessariamente detto che sia "lentissima" (termine non a caso generico, vero?). Questo dimostra che quel poco che sai (o niente) sull'evoluzione è anche estremamente datato. L'intervento dell'uomo sulla riproduzione di alcune specie di volpi su base comportamentale ha generato nel giro di un paio di decenni una famiglia di animali dalle caratteristiche somatiche visibilmente trasformate.
Per avere alcune razze di cani che non possono generare figli accoppiandosi sono bastati gli involontari interventi selettivi dell'uomo in qualche migliaia di anni.
Che poi non vi siano testimonianze fossili a sostegno dell'evoluzione graduale necessita, credo, e ammesso che ci si sia mai presi la briga di verificare effettivamente i fatti, un fatale cedimento al forte impulso di dire falsa testimonianza. A questo va aggiunto che ad ogni ritrovamento di specie intermmedia tra A e C (chiamiamola "B"), ormai da tempo, da certi enclavi si protesta: le specie intermedie mancanti sono raddoppiate, ora ne vogliamo una tra A e B e un'altra tra B e C. Questa argomentazione è anch'essa mentitrice, perché per avere senso dovrebbe basarsi su due presupposti: a) tutti gli organismi viventi (o almeno alcuni loro rappresentanti) si sono fossilizzati dopo la loro morte; b) tutti gli organismi viventi mai fossilizzati sono già venuti alla luce. Pare evidente invece che entrambi i presupposti (a) e (b) sono manifestamente falsi. Mentre resta il fatto che in centinaia di occasioni, laddove tra A e C si era ipotizzato qualcosa di almeno intermedio, è stato ritrovato B, intermedio tra A e C (ed esattamente alla profondità attesa).
Resta peraltro da chiarire come mai esista un codice genetico. Noi umani, pur dilettanti, sappiamo certamente disegnare e costruire (quasi) intelligentemente. Eppure le automobili, i computer, quando qualcuno è bravo a disegnare e creare, non hanno bisogno di un codice: basta il disegno stesso. Anche perché se fossimo così folli da usare un codice moleculare, per di più in un ambiente radiattivo come la Terra, e senza ammettere meccanismi di selezione a posteriori, rischieremmo che quel progetto/disegno andasse a farsi friggere creando inquietanti automobili o computer mutanti, fino al punto di essere destinati alla morte (tecnicamente parlando) istantanea, a causa di imponderabili mutazioni. Siamo sicuri che il Nostro difficilmente salirebbe nel volo inaugurale su un aereo disegnato non su un tavolo, ma assemblato a partire da un codice molecolare fornito dall'ideatore e poi passato di mano in mano per copiatura.
Certo, se uno avesse l'ardore di riflettere si accorgerebbe che un'altra cosa che automobili e computer non fanno è riprodursi, e che proprio alla luce della riproduzione un codice molecolare sarebbe estremamente utile, nonostante fioriero di tremendi aberrazioni di tanto in tanto a causa di imponderabili mutazioni. Purché riproduca copie quando un cambiamento al disegno è neutrale o benefico.
Se il coraggio si rivelasse troppo, si potrebbe comunque finire per pensare che qualcuno è talmente inetto nel disegnare organismi viventi che non si fidi di disegnarli una volte per tutte senza scomodare gli instabili legami molecolari a garantirgli una continuità incerta. L'errore nel numero di cromosomi a seguito di una duplicazione (tanto decantata dal Nostro solo quando avvenuta con minuziosa puntualità) sarebbero a quel punto, data questa inettitudine, più facilmente comprensibili.
x Paolo,
tralascio la tua dotta disquisizione filosofica sul fatto che se tra A e B si scopre l'esistenza di C allora "noi antidarwinisti" vorremmo l'intermedio tra A e C e tra B e C e così via. E' un bel ragionamento sofistico (una branca della filosofia antica) mediante la quale si può dimostrare tutto ed il contrario di tutto.
Tieni sempre presente che ciò che avvalora la validità di una teoria è l'esperienza, cioè l'evidenza.
Se l'evidenza mi dice che gli organismi viventi dalla cellula a quello più complesso o sono fatte in quel modo o non funzionano, e che data la fragilità e la scarsa resistenza agli agenti esterni, questo parziale organismo non potrebbe esistere se non per pochissimo tempo, io devo affermare che esso è stato fatto da una intelligenza molto ma molto superiore alla nostra.
Mi rivolgo non certo a te che sei ancorato a queste posizioni che difficilmente abbandonerai a meno di qualche evento particolare, ma a coloro che dovessero leggere senza preconcetti.
E' mai possibile ipotizzare che "casualmente" o per la presenza di forze di legame insite nella natura delle sostanze si sia formata la catena del DNA (o RNA), che questa si apra (ad opera di enzimi) si formi a poco a poco la catena dell'mRNA con le triplette di basi complementari a quelle del DNA [es. se il DNA ha le seguenti triplette (codoni) CCA GCT ecc si forma l'm-RNA con GGU CGA ecc]. Successivamente su questa catena si avvicinano le molecole del t-RNA ad ognuna delle quali è legato un amminoacido a seconda della tripletta di basi contenuta (es. a CCA è legato l'amminoacido prolina, al GCU è legato l'alanina ecc.) questi amminoacidi (ad opera di particolari enzimi) si saldano tra loro formando a poco a poco la catena della proteina. Quando poi giunge il t-RNA con codone STOP (UAG, UGA o UAA) la proteina è finita. Le molecole di RNA di trasporto (tRNA) si liberano e sono pronte per un altro viaggio....
Non so se sono stato chiaro. Qui c'è un treno che trasporta amminoacidi (t-RNA), un enzima che li lega, quando arriva il segnale di stop la proteina (sequenza di amminoacidi)è pronta. Il treno merci torna a prelevare altri amminoacidi per il prossimo viaggio!!!
Dicono che sia possibile! Mah....
E non c'è solo questo...le meraviglie sono talmente tante che non è possibile enumerarle tutte.
Infine un'altra particolarità: coloro che la pensano come te sono riuscite (come?) a diffondere perfino nella scuola elementare l'idea che la teoria di Darwin sia accettata dalla comunità scientifica, cosa non vera (vedi elenco di 750 scienziati di prestigiose università degli USA Ruissia, Giappone ecc nel sito www.dissentfromdarwin.org). Almeno fate scrivere sui testi che non tutti sono d'accordo.
"io devo affermare che esso è stato fatto da una intelligenza molto ma molto superiore alla nostra"
Stai parlando di organismi che muoiono sistematicamente; che muiono appena generati molto più spesso di quanto sopravvivano fino a duplicarsi; organismi che si sono totalmente estinti milioni di volte in passato. Io me l'immagino da parte tua dare dell'intelligente superiore alla media ad uno che produce macchine o computer che più della metà delle volte non funzionano, che quando funzionano schiattano prima che tu ci possa fare qualcosa di utile e che, anche quando funzionano, invecchiano e si spengono tutti uno ad uno indistintamente, per sempre, senza poter essere riparati, senza eccezione alcuna alla regola. Insomma, un ingegnere così intelligente che si affidi al sistema trial and error.
Tu puoi (addirittura "devi"?) pensare quello che vuoi, ma i limiti della tua fantasia non costituiscono elemento di prova.
"Mi rivolgo non certo a te che sei ancorato a queste posizioni che difficilmente abbandonerai a meno di qualche evento particolare"
Per evento particolare stai per caso parlando di un evento di falsificazione? Nella scienza la prova che falsifica una teoria non si presenta nella forma "io devo affermare che non funziona".
"ma a coloro che dovessero leggere senza preconcetti."
Persone che credevano come te che non c'era altra alternativa alla magia sono esistite in massa per millenni. Ed erano pienamente giustificati, in un certo senso, perché non si conosceva la natura sistematica e onnipresente delle forze fondamentali e perché non si aveva nemmeno uno straccio di teoria scientifica che riguardasse la diversificazione della vita. Parlare da persona contemporanea che ignora questa teoria e sostenere che sia necessaria apertura mentale per tornare a ragionare come uomini del passato mi sembra quantomeno paradossale. Aurelio, l'unico motivo per cui ti rispondo è proprio perché so che qualcuno potrebbe leggere quello che scriviamo: è proprio perché so bene che l'ignoranza si nutre dell'ignoranza e che l'unico modo per correggere il tiro è descrivere i fatti (e non le tue rappresentazioni vignettistiche).
"E' mai possibile ipotizzare che "casualmente" [...] si sia formata la catena del DNA"
Siamo alle solite. Sei già stato redarguito, a questo punto dovresti sapere benissimo (perché ti è stato spiegato fino alla nausea) che la teoria dell'evoluzione non risolve (e non si prefigge di risolvere) il problema della formazione del primo RNA o DNA; ti è stato spiegato che riguarda la selezione tra organismi di per sé già replicanti. A questo punto non so se la tua insistenza discenda da una totale incapacità di comprendere questa cosa che ti viene detta, oppure comprendi questa cosa ma preferisci prendere in giro le persone. Ti faccio inoltre notare che il post riguarda il ritrovamento di un fossile; cosa diamine c'entra allora il DNA o l'RNA? Vuoi sostenere che il DNA di quel fossile si sia creato dal nulla? Che non avesse dei genitori?
L'unica questione qui attinente al DNA ed RNA nella prospettiva dell'evoluzione è se tu voglia negare che le mutazioni possano avvenire.
"Almeno fate scrivere sui testi che non tutti sono d'accordo"
Solo se lo scriviamo di tutte le teorie scientifiche in generale. In tutti i campi della scienza infatti, nessuno escluso, non tutti sono d'accordo con la teoria più accettata. Va da sé che gli argomenti usati da questi dissidenti non sono certi i tuoi: non si basano sul "deve essere sbagliata" né sulla contestazione di risposte non fornite, cui tuttavia la teoria non si è mai e poi mai prefissata di rispondere. Sarei curioso di sapere se ritieni che i libri di testo dovrebbero riportare che non tutti sono d'acccordo con la gravitazione secondo Einstein (che è vero), e me lo giustificassi poi dicendo che il problema è che essa non spiega la corrente elettrica.
Hai senz'altro ragione sul fatto che l'evoluzione si riferisce ad organismi già in grado di riprodursi e non all'origine della vita. Poichè, però, ammettendo l'evoluzione spontanea, si vuole dimostrare che non esiste Dio, e che quindi non dobbiamo rendere conto a nessuno (tranne che all'uomo stesso) del nostro operato, mi sono permesso di spingermi più in là, cercando di dimostrare come l'impossibilità della formazione "casuale" della prima forma vivente, data la sua complessità, provochi la conclusione che essa deve essere stata creata da una intelligenza superiore, che noi chiamiamo Dio.
Per quanto riguarda poi il fatto che l'organsimo cui il post si riferisce sia effettivamente un intermedio tra i primati e l'uomo ed un precursore di quest'ultimo, qualche dubbio lo dà il fatto che sembra più evoluto di altre specie successive in linea temporale.
Addirittura c'è chi afferma che "Negli ultimi anni gli studiosi sono inclini a disporre il ramidus su una linea evolutiva non direttamente collegata a quella di Homo, ma probabilmente correlata alle scimmie antropomorfe moderne".
da www.paleontologiaumana.it/ramidus.htm
Ohibò, certo che dio esiste.
Esiste eccome, e passa il suo tempo libero ad orientare gli atomi di ossigeno e di idrogeno con l'angolo e la distanza giusti per formare le molecole d'acqua, un processo notoriamente troppo complicato perchè possa verificarsi "casualmente". Senza dubbio un lavoro lungo, ma dio dispone di un sacco di tempo libero, essendo notoriamente immortale.
Con buona pace di quei pirloni di evoluzionisti che, a quanto pare, hanno speso il loro, di tempo, con l'unico scopo di cercare di dimostrare che il buon dio non esiste.
Il che, tra l'altro, costituirebbe pure una sciagura senza precedenti, paventata da ogni vero cattolico come il peggiore dei mali: improvvisamente soli nell'universo, nella condizione "di non dover rendere conto a nessuno, se non all'uomo stesso":
hai visto mai che ci tocca perfino di responsabilizzarci?
Aurelio, le tue argomentazioni sono semplicemente grottesche. La scienza, secondo te, dovrebbe fermarsi prima di proporre una spiegazione e domandarsi se le conseguenze scuoterebbero la tua personale coscienza. Per esempio la scoperta degli elettroni potrebbe indurti a credere che non devi chiedere conto a nessuno delle tue azioni e - questo sembri implicare - rischieresti di sentirti autorizzato ad attentare alla mia vita (perché la fede, come affermi, è l'unica cosa che ti fornisce un motivo per comportarti moralmente e quindi per distoglierti dal farlo). Da qui discenderebbe che gli elettroni non esistono.
Tutto ciò, oltre a fornirci indizi illuminantii sulla stabilità dei tuoi principi morali, ci spinge a sottolineare che appellarsi alle conseguenze continua a non costituire elemento di prova: ovverossia, indipendentemente da quali azioni immorali essi potrebbero ipotiteicamente ispirarti, che gli elettroni esistano o meno è una verità indipendente dai tuoi principi etici.
Spero che prima o poi entrerai nel mondo delle persone compiutamente razionali e responsabili. Fino ad allora ti faccio notare che si parla di "generazione" e non "evoluzione" spontanea della vita. Che le persone che se ne occupano, puoi stare certo, anche quando dovessero ipoteticamente scoprire un meccanismo falsificabile della sua verosimiglianza non andranno in seguito a cercare di sterminare mezza umanità. Puoi riprendere a fare sonni tranquilli con la mia benedizione.
Concludo pregandoti che, un giorno, se dovesse scoprirsi un meccanismo naturalistico per la generazione della vita, se questo ti convincesse, e se questo ancora ti facesse perdere la fede tu non ti trasformi in un criminale.
Su New Scientist si può leggere l'ultima teoria sull'origine della vita. E' abbastanza sensazionale l'ipotesi che batteri e archaea - due delle principali branche dei viventi - si sarebbero originati in due occasioni separate dalla materia non vivente.
x Paolo
mi dispiace che ti esprimi con offese. Una persona sicura dei suoi principi non ha bisogno di sminuire le persone con cui parla.
Affermi: "le tue argomentazioni sono grottesche" mi dici con precisione quali sono le frasi grottesche?
Forse perchè ho detto che non credere in un creatore al quale bisognerebbe rendere conto può far sì che non ci comportiamo "bene" con maggiore facilità?
Per quale motivo ci sono gli esami? Se l'uomo fosse maturo di per sè gli esami non occorrerebbero. Ogni studente si impegnerebbe seriamente negli studi.
E poi lascia che a giudicare sia chi legge.
Altrove affermi:"prima o poi entrerai nel mondo delle persone compiutamente razionali e responsabili". Dimmi dove le mie affermazioni - tra l'altro anche di tantissima altra gente - sono irrazionali (forse non confermate dalla totalità della scienza ufficiale, ma ciò non vuol dire molto. Tante teorie acclarate sono poi cadute superate da altre scoperte più valide) e perchè sarei un irresponsabile?
Lascio, come ho detto prima il giudizio a chi legge.
Per Giuseppe:
proprio le ultime teorie dimostrano che quelle precedenti non erano esatte o per lo meno complete, e poi sono sempre teorie e non leggi.
Finchè non assisteremo alla nascita di un organismo di specie nuova da un altro (evoluzione) o un organismo sia pure semplice dalla materia non vivente (creazione) resterà sempre una teoria.
A Filippo è inutile rispondere perchè usa un liguaggio tra il serio e il faceto e rischierei di fraintendere alcune sue frasi e di dare quindi risposte non adatte.
Voglio chiedergli comunque una cosa:
ha mai avuto notizia della Vergine di Guadalupe? Mi sa spiegare dall'alto della sua sapienza come mai una immagine di 500 anni fa, impressa su un mantello fatto di una fibra di maguey (ricavata da una pianta) sia rimasta tal quale per tutto questo tempo, quando solitamente questa fibra non resiste che 20-30 anni? Va a leggere le tante altre "sorprese" di questo mantello e di questa immagine su qualunque sito e poi dimmi.
Non fare come la povera partecipante a Porta a Porta di qualche tempo fa che davanti alla inspiegabile improvvisa guarigione di una signora giunta a Lourdes con la tubercolosi ossea alle gambe, con 10 cm di osso toltele precedentemente, con ferite purulente e relativi drenaggi, bloccata in un guscio di gesso, e che è istantaneamente guarita, con garze e gdrenaggi messi a posto accanto al gesso, con l'osso ricresciuto ecc ecc, ha detto: "non conosciamo ancora il potere della mente...!". E se anche fosse così, non sarebbe meglio che la gente credesse?
Aurelio: "proprio le ultime teorie dimostrano che quelle precedenti non erano esatte o per lo meno complete".
Così procede la scienza. Non per niente si parla di "progresso scientifico".
@ Aurelio
«[Q]uali sono le frasi grottesche?
Forse perchè ho detto che non credere in un creatore al quale bisognerebbe rendere conto può far sì che non ci comportiamo "bene" con maggiore facilità?»
In parte sì: sbaglio o stai dicendo che se tu perdessi la fede saresti più tentato dalla delinquenza di come lo sei ora? Cominceresti a comportarti "male"? La cosa mi incuriosisce, ma anche inquieta, molto.
Ma non era lì che vedevo il grosso del grottesco, e sei benvenuto a correggermi se ho inteso male. Detto in maniera sintetica, mi pareva di aver capito che giudichi la validità di una teoria scientifica in base a quali conseguenze ritieni che essa abbia sul tuo comportamento (c'è un po' di mia libera interpretazione, ma puoi tranquillamente smentirmi, chiarendo). Hai più o meno anche affermato che gli scienziati siano addirittura alla ricerca spasmodica di qualcosa che ti allontani dalla fede. Credo che la parte grottesca sia nel fatto che sembri convinto che questi tuoi liberi pensieri possano seriamente costituire elemento di prova nell'arena dell'indagine scientifica, per stabilire se una tal teoria sia valida o meno.
Ma c'è bisogno di dirlo? C'è veramente bisogno di dirlo?
Se il tal mantello intessuto nella tal fibra di non si sa bene cosa è rimasto intatto per tot anni è perchè dio in persona si è impegnato affinchè rimanesse tale. Ci prende per scemi il nostro, che non sappiamo riconoscere certe ovvietà? O pensa che dio, con tutto il tempo libero di cui dispone, non possa riuscire a mantenere integra per cinquecento anni una fibra di dio sa cosa?
Ma cerchiamo di essere seri.
Comunque non ci dilunghiamo perchè siamo in partenza per Lourdes, abbiamo un problemino di salute da risolvere, che al confronto la tbc ossea di cui sopra è uno scherzetto da niente...
Filippo come al solito sorvola su tutto, evitando di riflettere sulle cose che gli si propongono e sulle quali credo non abbia mai riflettuto abbastanza.
Forse un giorno lo farà e si accorgerà, come tanti atei che si sono convertiti, di quanto tempo ha perso nella ricerca della verità, mentre essa era a portata di mano.
Internet è ricco di siti sui convertiti, molto interessanti.
x Regalzi,
certo è così che procede la scienza, ed appunto per questo non è possibile mai dire che una certa teoria è la verità. In chimica per tanto tempo si sono ritenuti gli atomi indivisibili, poi che fgli elettroni ruotassero intorno ai nuclei, infine non ci sono più le orbite ma gli orbitali ecc. L'amore della verità vuole che agli alunni si dica sempre che al momento quella è la teoria più accreditata anche se non è possibile affermare che sia vera.
x Paolo,
non ho detto che il non credere di per sè significhi comportarsi male. Sono convintissimo che moltissimi tra gli atei siano persone "per bene", umanamente parlando. Il problema è che ci sono tanti (anche fra i credenti, ovviamente) che non lo sono e che il fatto di credere che non ci sia nessuno a cui rendere conto, facilita il restare nella loro posizione scorretta. D'altra parte le leggi e le pene in tutte le società esistono proprio per questo.
Se guardiamo la storia ci rendiamo conto che ogniqualvolta l’uomo ha creduto di poter fare a meno di Dio ne ha combinate di tutti i colori.
Partiamo dalla rivoluzione francese che doveva liberare l’uomo dalla tirannia dei sovrani e dalla “schiavitù” della fede. Risultati: carneficine, guerre, sostituzione dei vecchi “tiranni” con nuovi (anche peggiori, tipo Robespierre).
Arriviamo al Nazismo ed al Comunismo.
Con il nazismo si realizza la religione della razza e con essa olocausti, guerra mondiale, rovine.
Il comunismo doveva liberare l’uomo dalla sopraffazione del “padrone” e dall’oppio della religione. I risultati sono ancora sotto gli occhi di tutti: miseria, guerre, mancanza di valori morali diffusi ecc.
Ma è evidente: può mai un cieco guidare un altro cieco? Che l’uomo sia cieco credo sia condiviso da tutti. Anche nel proprio piccolo, quando l’uomo fa delle scelte non sa mai se sono effettivamente efficaci o no.
Il cristianesimo è stato quello che ha dichiarato per primo che tutti gli uomini sono uguali (“ora non c’è più giudeo, né greco, né schiavo nè libero, né uomo nè donna ma siamo tutti una cosa sola in Cristo….” S.Paolo). Non è stato il femminismo a scoprire il valore della donna. La Chiesa l’aveva fatto da tempo: la Madre di Gesù è sempre stata venerata più di tutti i Santi, molti dottori della Chiesa sono donne ecc. Ancor prima, quando a Gesù fu chiesto se era lecito per l’uomo ripudiare la propria donna (all’epoca solo l’uomo poteva farlo, la donna non aveva alcun valore sociale e giuridico), Egli rispose che non era lecito né all’uomo né alla donna farlo. Mettendoli così sullo stesso piano!
Provate solo ad immaginare una società in cui si cercasse di rispettare i dettami del cristianesimo: amore per il prossimo, per cui non ci sarebbe più chi è nella penuria più totale e che trabocca di beni, gli orfani, le vedove (vedovi) avrebbero tanta gente che riempirebbe il vuoto della persona venuta a mancare; si morirebbe anche più sereni sapendo che non si lasciano i cari in difficoltà; il coniuge” trattato male” sopporterebbe per il bene dei figli (invece per il presunto diritto alla felicità qui sulla terra si creano immensi problemi ai figli ai quali si dice di volere bene), ecc.
E che ciò che dico è vero lo dimostra la serenità con cui vive chi vi si attiene, malgrado le sofferenze che certo non gli sono negate come a tutti gli uomini.
Che poi l’uomo credente non sempre si conformi a quei principi è un altro discorso, nel senso che dipende dalla natura umana sempre egoista, dal mescolarsi di valori cristiani con quelli del mondo, ecc. però se la sua fede è vera egli cercherà sempre di correggersi diminuendo così il numero delle azioni scorrette.
(so di essere fuori dal tema, scusate)
Guarda Aurelio, rispondo al tuo commento rivolto a Regalzi invece che a quello rivolto a me, perché in quest'ultimo mi sembra che tu vada clamorosamente via per la tangente (noto però che ammetti che gli atei possono anche comportarsi "bene", nonostante solo qualche giorno fa ti fossi chiesto retoricamente come sia mai possibile liberarsi dal dover rendere conto a qualcuno più in alto).
"In chimica per tanto tempo si sono ritenuti gli atomi indivisibili, poi che fgli elettroni ruotassero intorno ai nuclei, infine non ci sono più le orbite ma gli orbitali ecc. L'amore della verità vuole che agli alunni si dica sempre che al momento quella è la teoria più accreditata anche se non è possibile affermare che sia vera."
Ma è proprio questo il punto, nevvero? Ci sarebbe da protestare perché oggi come oggi, persino nelle università, mica solo nelle scuole, si parla di "orbitali" elettronici. Che sono solo una teoria. Che domani faranno la fine che hanno fatto le orbite lineari. È maleddetamente ovvio che tutte le teorie saranno migliorate, ed ogni buon insegnante dovrebbe saper spiegare anche questo, come è maledettamente ovvio che in questo l'evoluzione non ricopre alcun ruolo principe se non in qualche meandro misterioso del tuo personalissimo inconscio.
Ora, detto ciò - che per me o lo si scrive sempre (anche del tuo cavallo di battaglia la chimica) o non lo si scrive mai questo fantomatico bollino qualità - aggiungo che sarebbe ben penoso, in ogni caso, pretendere che il bollino riporti che siccome la teoria degli orbitali non mette d'accordo tutti ma proprio tutti gli scienziati, allora bisognerebbe far sapere ai ragazzini che un tal tizio sostiene che gli elettroni sono tirati da moschini alati invisibili guidati da formichine angeliche, perché questa è l'unica teoria alternativa alle "nuvole di probabilità" (sempre questo odiatissimo caso!!).
Riflettere? E che bisogno c'è di riflettere? C'è già dio che riflette alla grande per tutti quanti, perchè dovremmo affaticare le nostre meningi in qualcosa di perfettamente inutile e superfluo? Uniamoci tutti piuttosto per innalzare inni alla Sua Gloria, che senza di Lui noi non sapremmo cosa fare, abbandonati e soli con la nostra insipiente e vuota autodeterminazione (che brutta parola) e persino gli elettroni, poveracci, non saprebbero come orbitare. E invece c'è dio che li fa orbitare tutti quanti, prendendoli uno per uno a calci in culo e mettendo così tutti d'accordo, altro che orbite, orbitali, nuvole di probabilità e altre diavolerie relativistiche.
Che, a pensarci bene, se uno viene preso da certe idee e comincia a "riflettere" non si sa mai dove potrebbe andare a parare. Potrebbe anche arrivare a dire che seppure "ogniqualvolta l’uomo [quando] ha creduto di poter fare a meno di Dio ne ha combinate di tutti i colori" è però anche vero che le peggiori porcate di solito le ha perpetrate proprio in nome del suo dio. O potrebbe perfino giungere a chiedersi, per ipotesi si capisce, ammettendo pure che sia stata la Chiesa a scoprire il valore della donna (quanto al chilo?), come mai in duemila anni non si sia mai vista una donna prete quando nelle società laiche nessun impiego e nessuna professione è ormai preclusa "all'altra metà del cielo".
Ma noi non cadiamo nel trabocchetto e ci guardiamo bene dal cadere in tentazione. Lo sappiamo bene che c'è già dio che riflette per tutti, e che quando dio è stanco e vuole riposarsi c'è il suo vicario in terra, l'Infallibile di turno, che lo sostituisce egregiamente.
Mica siamo tanto scemi da pensare di poter fare meglio di dio.
x Filippo:
credo che tu abbia ragione. Gli atomi (non si sa bene come si sono formati, se prima non c'era nulla, ma non fa niente) si mettono insieme, formano le molecole, grazie ai legami atomici. Alcuni di questi atomi formano gli amminoacidi, altri le basi azotate, altri acqua, ecc.
Mi sorge un dubbio: ma i mitocondri, i ribosomi, i vacuoli, il citoplasma si sono formati uno alla volta o tutti insieme? (Neanche questo la scienza sa...mah...). Se si sono formati uno alla volta come hanno fatto a resistere per il tempo necessario affinchè le altre parti si formassero? Se invece si sono formati insieme, come mai poi si sono trovati avvolti nella membrana cellulare? Come sono rusciti a funzionare all'unisono?
E una volta formata la cellula (e l'organismo corrispondente) questa doveva anche essere capace di riprodursi, altrimenti tutto il "miracolo" sarebbe stato inutile!
Poi le cellule hanno a poco a poco "scoperto" che insieme stavano meglio (è poi vero?) ed hanno formato gli organismi pluricellulari. A poco a poco si è passati a organismi sempre più complessi. Ora questi atomi hanno acquistato la capacità di soffrire, avere fame, sete, ecc.
Addirittura nell'uomo (e forse anche in alcuni animali) questi atomi provano sentimenti. Ad alcuni organismi sono cresciute le ali (dalla zanzara, alla mosca, all'aquila) e questi sanno anche come usarli (questo DNA quante cosa possiede nel suo interno, anche il brevetto di pilota, così come nei pesci il brevetto di nuoto). Essi sanno dove andare e come andare proprio dove vogliono.
Certo sono le forze di legame (ionico, covalente, a idrogeno, Van der Waals...)tra atomi e tra molecole che portano a poco a poco a queste capacità. E' impossibile che ci sia una intelligenza a programmare tutto ciò. Un computer non si potrebbe mai fare da solo, l'uomo invece, molto meno capace del computer, sì!.
x Paolo:
Non ho mai inteso dire che chi crede è migliore, umanamente parlando, di chi non crede.
Siamo fatti tutti di carne e i desideri dell'uomo sono sempre quelli: ricchezza, potere, onori, piaceri. Nessuno ne è immune, sia pure in vario grado ed in campi differenti.
Ripeto che il credente (vero) si rende conto di sbagliare. San Paolo stesso ha scritto :"Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio".
E questo fa sì che generalmente egli cerchi di emendarsi prima e meglio (se possibile) di chi non crede.
Tu, come altri, puoi pensarla diversamente, essere migliore di tanti credenti, ma il principio non muta.
Non ho parlato di Chimica per farmene un vanto, ma perchè credo che un calzolaio parli meglio di scarpe che di altro.
Egregio, cerchi di non affaticare troppo le meningi appresso a concetti ostici quali ribosomi, mitocondri, forze di Van der Waals e altre amenità varie.
Se Le sorgono dei dubbi al riguardo, si rivolga al Suo dio, che tutti i dubbi glieli risolve in un amen.
E poi Le abbiamo già dato ragione su tutta la linea: caso e necessità, ossia mutazione e selezione, come potrebbero mai spiegare tutte le stupefacenti cosette da Lei testè elencate? Sarebbe solo un velleitario delirio relativista.
Concordiamo in pieno: se a mosche e zanzare sono cresciute le ali e a qualcun altro sono cresciute le corna, è perchè dio ha voluto così.
E se questo non Le è sufficiente, vuol dire che reciteremo tutti insieme un bel Pater Noster, che fa tanto bene all'anima.
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