Ci avviciniamo sempre più a una legge orrida e illiberale. Una perfetta sintesi di paternalismo, ignoranza e strafottenza. Evviva.
Qui ne abbiamo scritto talmente tante volte che quasi quasi ci siamo annoiati.
sabato 15 maggio 2010
Verso il traguardo (ma sarebbe meglio darsela a gambe)
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1 commento:
Tempo fa, in una discussione con un altro commentatore sul gazzettino, sollevai le seguenti due questioni.
La prima, di importanza fondamentale per dimostrare come questa legge sia una genuflessione verso il vaticano, è relativa alla non-interrompibilità di idratazione e nutrizione.
Io facevo notare che è un dettaglio irrilevante, la punto di vista pratico: anche decidessimo che non sono interventi terapeutici non interrompibili, non avremmo certo prevenuto altri "casi Eluana".
Farebbe forse qualche differenza, infatti, se un malato morisse per infezione batterica piuttosto che disidratazione?
Poichè le cure antibiotiche sono senza ombra di dubbio terapie, lo scenario non cambierebbe molto.
La seconda questione, più importante, era relativa alla non-obbligatorietà, da parte del medico, di seguire le DAT.
Il problema sollevato qui è che questa scelta è una "fregatura" anche per chi vorrebbe essere sottoposto ad oltranza alle terapie.
Poichè non v'è accordo, tra le persone, su quando "il troppo è troppo", la mancanza di obbligatorietà a seguire le DAT porterà proprio agli scenari apocalittici descritti dai detrattori: parenti che fanno staccare la spina per liberarsi di un peso, medici che "lasciano morire" i pazienti che ritengono senza speranza al fine di liberare un letto, etc. etc.
In conclusione, presto avremo una legge che ha il solo scopo di sancire dei principi, non di regolare il comportamento della società in base a quei principi.
Cordiali Saluti,
DiegoPig
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