Chiara LALLI, autrice di “Buoni genitori. Storie di mamme e di papà gay”, Il Saggiatore, 2009, docente di Epistemologia delle scienze umane, Università di Cassino
Vittorio LINGIARDI, autore di “Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale”, Il Saggiatore, 2007, psichiatra e psicoanalista, professore ordinario, Università la «Sapienza» di Roma
Ivan SCALFAROTTO, vice presidente del Partito Democratico
Nicla VASSALLO, professore ordinario di Filosofia Teoretica, Università di Genova
lunedì 21 giugno 2010
Affetti e diritti a Palazzo Ducale
Postato da Chiara Lalli alle 17:14
Etichette: Chiara Lalli, Diritti individuali, Diritto di famiglia, Ivan Scalfarotto, Nicla Vassallo, Omogenitorialità, Vittorio Lingiardi
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10 commenti:
per affrontare qualsiasi argomento occorre, probilmente prima intendersi sui termini, sulle definizioni... e chi e' il genitore? indubbiamente è genitore chi genera, e da che mondo è mondo, l'intera umanita' e' sempre e solo stata generata da un uomo ed una donna. Omogenitori, è una definizione che non appartiene all'umanita'. Nessuna donna ha partorito senza uomo, nessuna donna è stata fecondata da una donna, e nessun uomo ha partorito fecondato da un altro uomo. Tutto il resto è confusione. Parliamone pure.
francesco sirio
Strano che tu non abbia mai sentito parlare di "genitori adottivi"...
Se il genitore è colui che genera e che mette, per così dire, il DNA, allora come si chiama colui o colei che cresce, educa, mantiene fino alla maggiore età, etc. il figlio? Che ha la responsabilità morale e materiale della crescita del minore? Scusa sono confusa, pensavo si chiamasse genitore pure questo.
Beh, giusto Giuseppe: e allora anche figlio, che vuol dire generato (dal genitore), non consentirebbe l'esistenza dell'espressione e del concetto di "figlio adottivo". Per affrontare qualsiasi argomento occorre, pro[ba]bilmente prima intendersi sui termini, sulle definizioni: ricominciamo tutto daccapo? Torniamo a chiamarli figli di nessuno? Bastardi? Cosa hai in mente di preciso? Parliamone, caro Francesco Sirio, parliamone pure.
Genitori adottivi, mai sentito parlare? Vediamo se parliamo della stessa cosa. I genitori adottivi sono coloro che intervengono nell'accudire, istruire, educare, i figli….. adottivi, allorquando i genitori naturali, piu' crudamente, biologici, 'quelli che mettono il dna' , non possono o peggio, non vogliono farlo. Piu' bioetica di cosi'!. Ma attenzione, per esserci la presenza al mondo di un figlio, occorre….. necessariamente, la precedente presenza di un uomo e di una donna. In natura, un essere umano ha un padre ed una madre, un figlio, nasce grazie ad un padre ed una. Perche' mai, cio' che la natura ha determinato, cioe' l'attribuzione per legge genetica naturale, del dono di un padre ed una madre, dovremmo sconvolgerlo?: mi sembra bioeticamente, illusorio e scorretto. Stiamo a rincorrere il granoturco transgenico, e poi? La famiglia, la famiglia naturale…. non appare meritevole di tutela? E per famiglia naturale intendo tutti i suoi componenti naturali , e particolarmente i figli…… La famiglia adottiva, essendo deputata a sostituire, integralmente la famiglia naturale, non puo' non avere la stessa naturale conformazione della stessa, padre & madre…. devendo sostituirla a tutti gli effetti…..
Non esistono figli bastardi, un figlio non chiede di nascere….. potrebbero esistere, invece, genitori bastardi, (e premetto non mi piace usare questi termini….ma sono stati tirati in ballo da altri…..tanto per capirci…) genitori che abusano del proprio corpo, genitori che fanno commercio di quella cellula/figlio che detengono!… non,… possiedono!!!, genitori irresponsabili.
Bioeticamente parlando, non esiste il donatore di ovulo o di sperma….. esistono genitori anaffettivi verso se stessi e verso i propri figli. Penso, credo e spero, che prima o poi tutti i figli nati…. da 'donazione', acquisiscano coscienza e reclamino nei confronti del genitore naturale, tutti i diritti loro negati…..sono loro le vittime di un abuso perpetrato nei loro confronti, gravissimo: la dolosa negazione del diritto alla genitorialita', ….ed anche al loro patrimonio, i figli naturali sono legittimi a tutti gli effetti.
E veniamo al problema 'cogente', il problema, sia pure interessante una sparuta minoranza di cittadini esiste, ed ignorarlo ha il solo effetto di esasperarlo. Esistono coppie di donne, omosessuali, che formano nuclei affettivi di riferimento (unioni omosessuali) all'interno del quale si trovano figli….. Che ruolo ha la donna convivente della madre? Come definirla? Genitrice naturale non e'….., madre adottiva nemmeno: la madre naturale, ed affettiva, è viva e vegeta!!!. Quella donna altro non e' che la convivente della madre, e nessun legame parentale o di affinita' puo' vantare nei confronti dei figli dell'altra donna….e viceversa. E' una persona 'di famiglia'?, una coeducatrice?, una 'Zia di cortesia?'…. non è un padre, e non e' il padre!!!. Un tempo esisteva l'istituto dell'affiliazione, oggi abrogato. Forse andrebbe rispolverato, adeguandolo ai giorni nostri, alla venuta a galla di contesti, sempre esistiti, oggi piu' compresi, non piu' ghettizzati, ma senza fare inutile, e dannosa, confusione……..
Ho cercato di rispondere a tutto, contenendo al massimo la prolissita' e gli errori di battitura. Confido nella clemenza della corte :-).
francesco sirio
Francesco Sirio, una domanda mi ronza per la testa: cosa suggerisci di prerciso di fare, rispetto al fatto che ci sono alcuni bambini e ragazzi tirati su da coppie di persone dello stesso sesso? Vietare di parlarne? Vietare di ascoltare il parere dei "genitori" e dei "figli" in questione? Fare una lotta perché si faccia in modo che mai il bambino o ragazzo, o la comuntà intera, chiami la coppia "genitori"? Battersi perché per la collettività i figli cresciuti da queste coppie siano considerati figli senza un genitore? Sottrarre quei figli a quelle "famiglie"? Nel concreto, qual è la tua proposta? Perché di questo mi pare che si sta parlando nel titolo e contenuto dell'intervento.
@Francesco Sirio:
"La famiglia adottiva, essendo deputata a sostituire, integralmente la famiglia naturale, non puo' non avere la stessa naturale conformazione della stessa, padre & madre…. devendo sostituirla a tutti gli effetti…"
Il punto debole del tuo argomento è proprio questo. La famiglia adottiva non deve sostituire integralmente quella naturale: c'è un compito che ovviamente non deve assolvere, ed è la generazione fisica del bambino. Ma è solo per questo compito che è assolutamente necessario (almeno per adesso) che esistano genitori dei due sessi; per tutto il resto solo un freudismo obsoleto può ritenere che debba essere preservata quella dualità. In realtà, per quanto riguarda l'allevamento dei bambini le uniche cose necessarie sono l'amore e il buon senso; il resto è superfluo e - come dimostrano quasi tutti gli studi in proposito - ininfluente.
"Perché mai, ciò che la natura ha determinato, cioè l'attribuzione per legge genetica naturale, dovremmo sconvolgerlo?"
Se credi che le leggi della natura non vadano alterate, perché dovremmo curare malattie genetiche? Perché dovremmo curare malattie che, anche se non genetiche, derivano da predisposizioni genetiche? Perché dovremmo volare e costruire aerei se il nostro codice genetico, diverso da quello dei volatili, ci impedisce di volare? Perché dovremmo spostarci con automobili e treni a velocità ben superiori di quello che le leggi di natura ci permettono?
Parliamone pure.
L'uomo non ha la forza di poter alterare le leggi della natura, puo' illudersi di farlo….. se cosi' non fosse saremmo gia' da tempo immortali, ed avremmo gia' chiuso quello sgorbio di buco che continua a buttare petrolio………….
L'uomo non ha la capacita di mutare la natura……e'solo una minuscola comparsa sul palcoscenico della natura….
Detto cio', che differenza c'è tra la fecondazione eterologa ed un viaggio in aereo? Mi verrebbe intanto, per sdrammatizzare rispondere….. prova a stare seduta in poltrona e dentro una provetta…. :-))). Tornando serio…. io non sono mica ostile o ipocrita nei confronti degli enormi passi tecnologici che ha compiuto l'uomo…. sono scettico sul modo in cui intende usare detti progressi, se secondo natura, aderendo al progetto di cui egli stesso e' parte, sfidando la natura, opponendosi: la natura esige il rispetto, come l'altro, ha diritto al nostro rispetto. E' qui la differenza tra il viaggiare in aereo e fecondare in provetta….. In aereo decidi tu di comprare il biglietto……. Con la fecondazione innaturale, decidi del destino di un'altra persona……… Ho fatto solo un esempio richiamando la fecondazione in vitro, eterologa, per dare un figlio ad una coppia dello stesso sesso.
Famiglia adottiva parallela……. Spero di aver capito male. Cioe' una coppia fattrice, ed un a coppia allevatrice…. stile casa comune idealizzata nel '68, e fallita ancora prima di nascere? Su questo punto bioeticamente siamo proprio su sponde opposte. Mi stupisco che simili teorizzazioni possano essere riproposte dopo il loro totale fallimento. Cosa fare oggi…. Forse non esposto dettagliatamente il mio pensiero. Rispolverare l'affiliazione, che e' diversa dall'adozione… adeguandola al contesto sociale oggi emerso, e prima sommerso. Un adagio che circola tra coloro che lavorano presso le comunita', famiglie, affidatarie, e' questo: la peggiore famiglia naturale, val sempre meno della migliore comunita', famiglia affidataria. La madre, per natura :-), sa' badare ai suoi figli….
Auguro un buon inizio lavori ai convegnisti, spero di esserci, ma sara' impossibile, e buon we.
francesco sirio
1) O "siamo immortali da tempo" o "possiamo solo illuderci"!
O sappiamo risolvere la congettura di Goldbach, o non conosciamo neppure il teorema di Pitagora!
2) Se la natura ritiene che le abbia mancato di rispetto, può sempre querelarmi, alla pari degli (altri) miei simili, no?
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