Visualizzazione post con etichetta Stupidità. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Stupidità. Mostra tutti i post

lunedì 23 maggio 2011

La guerra dei profilattici

All’Einstein vietati i distributori di profilattici

Niente da fare. Il direttore scolastico quei distributori di profilattici nella sua scuola non li vuole proprio. Liceo scientifico Einstein, periferia sud-est. Con una delibera del Consiglio d’Istituto si approva l’introduzione di tre distributori nei bagni dei ragazzi: era il 25 maggio 2010. Ad installarli ci avrebbe pensato gratis la Lila, Lega italiana per la lotta contro l’Aids. Ma il direttore scolastico, Edgardo Pansoni, non ci sta. E invoca la risposta di organi competenti superiori. Così arriva la risposta dell’ufficio legale dell’Ufficio scolastico regionale: la decisione del Consiglio d’Istituto non può “ritenersi palesemente illegittima”. Ma poi arriva il Collegio dei docenti che l’8 febbraio 2011 blocca di nuovo tutto. Ora il rappresentante degli studenti, Pietro De Nicolao, ha inviato una lettera al ministero dell’Istruzione. E attende una risposta.
(Questo il breve pezzo uscito il 4 maggio 2011 su City).
Essì, mica si può prendere una decisione così su due piedi!
Qui la cronaca della vicenda - una vera e propia saga - di Pietro De Nicolao.

lunedì 16 maggio 2011

Varie

“È inaccettabile - ha detto Casini durante la trasmissione KlausCondicio - che un videogioco che entra nelle case di milioni di italiani permetta ad un bambino di 6-7-8 anni di creare una coppia gay, che può anche adottare bambini. Questi videogiochi sono molto pericolosi, minacciano l’educazione di un bambino, la loro diffusione ha risvolti di carattere igienico-sanitario. Lo sviluppo della sessualità di un adolescente presenta inizialmente aspetti di omosessualità e bisessualità, che poi si armonizzano e l’eterosessualità diventa la regola. Questi videogiochi intervengono in quel momento di sviluppo parziale, in cui è normale che ci siano tendenze omosessuali che rischiano di essere fissate. Questo è un modo per fissare l’omosessualità”.

Casini annuncia di voler portare il problema all’attenzione dell’Europarlamento: “Vietare la vendita del gioco almeno ai minorenni (come è avvenuto con la pornografia) è una strada percorribile.
Ovvero come iniziare bene la settimana. Casini & Co. dimenticano di nominare l’effetto devastante della stupidità e della ignoranza sull’educazione (il pezzo per intero lo trovate qui).
E per rimediare qui sotto alcune segnalazioni di articoli interesanti.

IVF multiple births ‘coming down’ says HFEA
, BBC News, 13 may 2011.
The proportion of risky multiple births during IVF treatment is falling according to the Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA).
The reduction so far has largely been down to increased use of a technique called single embryo transfer.
Only one embryo is implanted in women who have the greatest chance of getting pregnant. HFEA figures show this has not affected the success rate.
“There are some people who don’t wait.” Robert Krulwich on the future of journalism, Discover Magazine, may 12th 2011.

Friday The 13th Superstitions: Where’d They Come From?
, The Huffington Post, May 13, 2011.

Life and the Cosmos, Word by Painstaking Word, (a conversation with Stephen Hawking), The New York Times, may 9 2011.

The mark of Kane, Slate, may 8 2011.

Hitler v. Hitler. Can a parent lose custody of his child because he’s a neo-Nazi?, Slate, may 11 2011.

mercoledì 29 settembre 2010

Arrivano i ratt!


Sarà pure una campagna infame, ma ci dovrebbe essere familiare no («Ci rubano lavoro». L’offesa svizzera 
con quel topo anti italiano, Il Corriere della Sera, 29 settembre 2010)?
Ecco allora un esercizio utile: fa effetto sentirsi dire (o sentir dire a un proprio connazionale, per quanti hanno spirito patriottico) che gli italiani rubano il lavoro? Pensate a tutte le volte che è stato detto dagli italiani.
Bala i ratt. A me sembra quasi uno scherzo, ma spesso mi accade che mi sembrino scherzi affermazioni serissime.

giovedì 20 novembre 2008

(Non) affittasi a froci e a pervertiti - ma non è la stessa cosa?

- Pronto?
- Pronto buongiorno chiamo per l’annuncio della camera da affittare.
- Buongiorno a lei, mi dica.
- È ancora libera?
- Sì.
- Io sono gay.
- Ah madonna santa, che te devo di’ figlio mio… eh, è una cosa… non ti so dare una risposta… io non ho niente contro per l’amor di Dio perché sono una persona democratica… però sinceramente non ti so dare una risposta. Capito che voglio dirti?
Non è molto chiaro cosa intenda, ma andiamo avanti.
- Sei gay?
- Sì.
- Eh, penso che non va bene!
- E per quale motivo?
- Eh, perché? Vabbeh perché non va bene!
Risposta molto frequente tra i 2 e i 4 anni, può avere anche una versione affermativa: “Sì, perché è così!”.
- Chiamo per l’annuncio della camera per la coppia, è libera ancora?
- Sì, sì è libera. [Verrebbe con] la sua fidanzata?
- No il fidanzato.
- …
- Pronto?
- Sì.
- Siamo una coppia gay.
- Eh… nooo, la ringrazio, no.
- Per quale motivo?
- Eh… no. No, non è permesso, no. Perché qui abita il proprietario.
E chi è il proprietario, il cugino indottrinato di Sarah Palin?

Parole diverse per un concetto comune. La voce di chi telefona è di un uomo e all’inserzionista viene un colpo. Forse prima un dubbio di avere capito male. Ma no, ha detto proprio “fidanzato, il mio fidanzato”. O addirittura e inequivocabilmente “coppia gay” (guarda tu che sfacciato). E la voce è quella di un uomo, non c’è dubbio. Va bene che alcune donne hanno un timbro profondo e imponente, ma questo qui è proprio un uomo!
E allora comincia un balbettio imbarazzato oppure un secco rifiuto. Spesso il riso a sottolineare un imbarazzo adolescenziale e ipocrita.

Le ragioni? Una rassegna dei più banali e sciocchi luoghi comuni riguardo alla omosessualità.
“Mica vorrà farmi criticare da tutto il condominio?”.
“Senta io non voglio nessun via vai equivoco in casa mia!”.
“No, no, non so cosa penserebbero di me gli altri condomini”.
Alcuni si limitano a mettere giù il telefono, senza nemmeno salutare. Ma in effetti è proprio il meno, qui, il non rispettare le basi della buona educazione “buongiorno e buonasera”.
Chi stesse pensando che sia un riassunto di un bmovie omofobo o sarcastico, oppure di un documentario del vecchio e caro Tennessee, avrebbe preso una bella cantonata.
Non solo non è fiction, ma non è nemmeno il resoconto di un quartiere infestato dal Ku Klux Klan – almeno non ufficialmente.
No. È successo a Roma in questi giorni. E forse succede in tante altre città.
Francesco Palese, un giornalista di Retesole, si mette a caccia di annunci e di una stanza matrimoniale da affittare. Telefona, chiede informazioni e poi lancia la patata bollente.
“Coppia gay!? Fossi matto, la gente mormora e qui nel condominio si conoscono tutti”.
Il servizio andrà in onda stasera alle 20.35 nel corso della trasmissione “L’altra Inchiesta”.

Continua su Giornalettismo.

venerdì 2 maggio 2008

Stupido è meglio

Evita di pensare e campa cent’anni: uno studio svizzero dimostra che i moscerini della frutta più scemi vivono più a lungo di quelli intelligenti. Tadeusz Kawecki, un biologo dell’evoluzione dell’Università di Losanna, in Svizzera, e colleghi hanno insegnato ad alcuni moscerini ad associare un profumo con un’esperienza spiacevole – una scossa violenta alla loro gabbia. Gli scienziati hanno quindi selezionato gli esemplari con i punteggi più alti nel compito e li hanno fatti riprodurre, creando una linea genealogica che era più brava nel compito. Tre anni fa i ricercatori hanno dimostrato che questi animali più intelligenti morivano prima se deprivati di acqua e cibo.
La notizia (SE news del 28 aprile), sebbene difficilmente spostabile sulla specie umane (il bilancio fra apprendimento e longevità è infatti valido per i moscerini e non necessariamante per i bipedi implumi), lascia pensare. O no?