Su BioNews di ieri Anna Veiga esamina la nuova legge spagnola sulla procreazione medicalmente assistita («The Spanish law on Assisted Reproduction»), approvata dalla Camera e ora in esame al Senato, e la giudica positivamente.
Tra i punti qualificanti della legge ricordiamo: la possibilità di usare gli embrioni in sovrannumero nella ricerca scientifica; l’abolizione del tetto al numero di ovociti che possono venire fertilizzati; la creazione di un registro nazionale dei centri che praticano la PMA, e di un registro dei donatori di gameti (che rimarranno anonimi, ma con un limite di sei bambini generati ciascuno); la possibilità di selezionare gli embrioni per stabilire la compatibilità con un fratello bisognoso di trapianto di midollo. La selezione in base al sesso è invece proibita, così come la maternità surrogata e la clonazione riproduttiva, mentre sembra che la clonazione terapeutica sarà regolata da un’altra legge, ancora allo studio.
martedì 14 marzo 2006
La nuova legge sulla PMA in Spagna
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