giovedì 27 aprile 2006

Preservativo, AIDS, prudenza e castità

Precisa il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute (Zenit, 25 aprile 2006):

Il porporato, chiarendo alcune informazioni pubblicate nei giorni scorsi da diversi organi di stampa, spiega che questo “studio approfondito”, voluto da Benedetto XVI, tiene in conto “tanto gli aspetti scientifici e tecnici legati al preservativo, quanto le implicazioni morali in tutta la loro ampiezza”.
E ancora.
La principale questione affrontata nello studio è il caso delle coppie, unite in matrimonio sacramentale, nelle quali uno dei due coniugi è affetto da AIDS.
La discussione circa la liceità dell’uso del preservativo in questi casi al fine di evitare il contagio e la diffusione dell’AIDS fra i due partner è stata sollevata con la creazione della Fondazione “Il Buon Samaritano” – costituita il 12 settembre del 2004 e con sede nello Stato della Città del Vaticano – la cui finalità è quella di sostenere economicamente i malati più bisognosi, in particolare i malati colpiti dal virus HIV.
Una vecchia odiosa pubblicità diceva: prevenire è meglio che curare...
Fuor di metafora: meglio usare il preservativo che farci mettere una pezza dal Buon Samaritano.

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