Cassazione: “Via Rasella fu atto di guerra”. Il Giornale condannato per diffamazione, la Repubblica, 7 agosto 2007:
Nel 1996 Il Giornale scatenò una vera e propria campagna contro i partigiani che compirono l’azione di via Rasella. Quell'attacco che provocò 33 morti e scatenò la rappresaglia delle Ss alle Fosse Ardeatine. Articoli che, in pratica, tendevano a “scaricare” sul gruppo dei gappisti guidato da Rosario Bentivegna, le responsabilità della strage che provocò 335 morti. Ora, però, la Cassazione, confermando la condanna al risarcimento per diffamazione (45 mila euro) a beneficio dei gappisti e di Rosario Bentivegna che li guidava, boccia quella campagna di stampa, ne sottolinea le falsità e condanna il quotidiano di Paolo Berlusconi.Ci vorrebbe la narrazione di Ascanio Celestini sulla vicenda di via Rasella e del revisionismo, ma non sono riuscita a trovarla.
Aggiunta: grazie a Joe Silver per averci segnalato un link dove si può ascoltare qualche frammento di Radio Clandestina.
7 commenti:
Ha senso stabilire la verità storica tramite le sentenze giudiziarie?
@ anonimo:
Sì, se l'alternativa sono le menzogne madornali e fascistoidi di Feltri.
Il quale, ricordiamolo, un anno fa titolò un Libero in questo modo:
"Fascisti i musulmani? Non offendiamo il fascismo".
Quando con la scusa della libertà di stampa si riscrive la storia a proprio uso e consumo (in pratica tentando una maledestra riabilitazione delle stragi naziste....) allora ben vengano le sentenze.
O qualcuno pensa che l'eccidio delle Fosse Ardeatine fu un suicidio di massa?
Anonimo, ti hanno già risposto GG e Juliette. Ma forse la tua era una domanda retorica?
«Ci vorrebbe la narrazione di Ascanio Celestini sulla vicenda di via Rasella e del revisionismo, ma non sono riuscita a trovarla.»
Qualche frammento audio sul sito della Rai, qui.
Grazie Joe Silver. Aggiungo il link nel post.
le sentenze giudiziare sanciscono una menzogna: quella pubblicata da libero.
la verità è contenuta nei documenti:quello che non ha senso è cercare di piegare la storia a piccoli interessi di parte.
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