martedì 27 maggio 2008

Una gigantessa del pensiero

Non è da tutti, ne converrete, dimostrare in cinque parole che qualcosa su cui i filosofi si sono affannati per secoli, dedicandogli veglie interminabili e tomi smisurati, semplicemente non esiste. In tanta impresa è riuscita il neo-sottosegretario ai temi etici, Eugenia Roccella, che in un’intervista concessa ai giornali della catena del Quotidiano Nazionale ci fornisce con scioltezza la prova logica dell’inesistenza, niente di meno, dell’autodeterminazione umana. Leggere per credere (Massimo Pandolfi, «Roccella: “Combattiamo la ‘pulizia etnica’ dell’embrione”», 26 maggio 2008, p. 8):

Lei parla spesso di autodeterminazione...
«Va tanto di moda quando si parla di inizio o fine vita. È una balla: noi non nasciamo autodeterminati, dipendiamo sempre dagli altri. Cresciamo nel corpo di un altro, in totale dipendenza da un altro».
Il giornalista tenta di opporre una fievole resistenza alla potenza dell’argomento, oltretutto così virilmente esposto («È una balla»); ma la Roccella lo sovrasta intellettualmente di dieci spanne, e lo costringe al silenzio:
Ok, però poi si nasce, si diventa grandicelli, e...
«E se lei domattina va da solo in Giappone e non conosce le lingue è come un disabile: ha bisogno dell’aiuto di qualcuno, altrimenti si sente perso o no? È la prova che non siamo autodeterminati».
In questo, che i manuali di filosofia chiameranno un giorno l’Argomento del Turista in Giappone, la Roccella fa leva – come si è visto – su una ineccepibile dicotomia: o l’uomo è sempre, in ogni circostanza, capace di autodeterminarsi, oppure non lo è mai. Basta a questo punto un singolo controesempio – il turista in Giappone, appunto – e il tristo sogno dell’autodeterminazione umana, anche parziale, crolla miseramente. (Consiglio i lettori di non avventurarsi in estensioni avventate dell’argomento, come la dimostrazione dell’inesistenza dell’intelligenza – «un turista che ignora il thailandese non capirebbe un tubo di quello che gli dicono in Thailandia, ergo gli uomini non sono dotati di facoltà intellettive»: solo menti superiori possono maneggiare sensatamente questa logica sopraffina.)
Come cambia la nostra vita, ora che è crollato uno dei fondamenti della nostra civiltà morale e giuridica? Niente paura: pastori sapienti e benevoli (che incidentalmente sono anche amici della Roccella) hanno da tempo organizzato tutto per supplire alla nostra incapacità di autodeterminarci. Basterà seguire fiduciosi e senza discutere le direttive di questi giganti – o di queste gigantesse, come Eugenia Roccella – del pensiero.

9 commenti:

IL LAICISTA ha detto...

E pensare che questa gentile signora, sarebbe il sottosegretario ai temi etici, ma sarà etico tenerla lì?

Anonimo ha detto...

Le affermazioni della Rocella oltre ad essere inqualificabilmente stupide sono anche false.
E' falso infatti che la diagnosi preimpianto sia un trattamento eugenetico e in questo è smentita sia dalle sentenze del TAR Lazio, sia di Cagliari e Firenze, sia dal parere dell'istituto superiore di sanità...... oltre che dal vocabolario della lingua italiana.
E' falso che la finanziaria abbia vietato l'uso dei farmaci off label ma solo la loro rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario Nazionale (la finanziariia si occupa di spese e non di perettere o non permettere l'uso di farmaci).
Rilevo, a proposito di spese sanitarie, che la diagnosi prenatale, in coppie a rischio di formare feti portatori di anomalie genetiche o cromosomiche, prevede che tali esami siano esenti.... evidentemente si ritiene più etico che si possa essere informati dello stato di salute del feto, già attecchito nell'utero mmaterno, onde poter ricorrere alla IVG, piuttosto che il ricorso alla diagnosi preimpianto sull'embrione ancora da trasferire.
Infine il dibattito sui fatti sarebbe fatto ben volentieri, purchè si citino fatti veri .... e non i riferisco solo alle falsità dette sopra, ma anche ad altri casi.
La Rocella infatti all'uscita della relazione 2008 sullo stato della Legge 40 ha affermato che i casi di iperstimolazione ovarica sarebbero diminuiti.
"In particolare, il sottosegretario accoglie positivamente i dati circa le «complicanze per iperstimolazione ovarica: dai 670 casi del 2005 ai 161 del 2006" (copio incollo da http://www.lucacoscioni.it/fecondazione_assistita_la_legge_40_ha_fallito).
Senza rendersi conto (sempre che la citazione errata non sia dolosa) di aver citato solamente i casi di iperstimolazione pre prelievo ovocitario (in vero non 161 ma 192), senza citare i dati relativi alle iperstimolazioni tra prelievo ovocitario e transfert (265) e post transferiento in utero (queste non indicate) vedi tabella 41 pag. 71 della relazione al parlamento 2008.
Con la Rocella ed altri politici, dopo Bondi, i medici ed i pazienti, da ora in poi, faranno i conti direttamente avanti ad un Tribunale civile per i danni, patrimoniali morali e sanitari, da essi provocati con le loro affermazioni false o fuorvianti ai sensi dell'art 2043 cc (fatto illecito dove l'illiceità del comportamento sta nell'aver limitato l'autodeterminazione del paziente).
Vedremo così se si sono attenuti ai fatti e se il paziente ha diritto di autodeterinarsi !!!!!
Ora scusate ma torno alla memoria di costituzione avanti alla Corte Costituzionale che mi scade il 10 giugno.
Avv. Giorgio Muccio

Giuseppe Regalzi ha detto...

Buon lavoro, avvocato!

Anonimo ha detto...

@giuseppe regalzi

ma davvero hai capito che voleva dire con la storia del turista in Giappone?

PS Non sono ironica, non ci ho capito una mazza davvero.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Frau Blucher: la Roccella sta dicendo una cosa talmente assurda che in effetti non è facile da capire. Per lei il fatto che un turista in Giappone debba dipendere da qualcun altro per andare in giro implica che tutti gli esseri umani debbono sempre dipendere da qualcun altro, e che non possono in nessuna circostanza decidere da sé sulle questioni fondamentali della vita. Incredibile ma vero.

Anonimo ha detto...

Direi di introdurre nella storia della filosofia, dopo l'Argomentazione del Turista in Giappone, la Confutazione del Naufrago (che con un po' di spirito d'adattamento può autodeterminarsi benissimo su un'isola deserta) e quella di Sant'Antonio abate (che con la visione lussuriosa ci mette anche un po' di pepe...)

paolo de gregorio ha detto...

Allora io più semplicemente direi che se l'autodeterminazione non esiste, allora Adamo ed Eva non hanno certo scelto di mangiare la mela, e quindi il peccato originale non esiste. La scomunica di questa eretica non tarderà ad arrivare...

Anonimo ha detto...

@d-k

Ti sbagli riguardo la Confutazione del Naufrago.E' ovvio che il Naufrago non puo' autodeterminarsi,in quanto e' aiutato sull'isola deserta dal suo angelo custode.
Quindi il pensiero della Rocella e' ancora validissimo.

Anonimo ha detto...

La signora sta semplicemente dicendo che, per stare dove sta, per fare ciò che fà, è stata aiutata e non certo per capacità sue.