A risk-free blood test for Down’s syndrome in pregnancy, Times, june 21, 2008:
A test that can detect Down’s syndrome from the blood of pregnant women has raised the prospect of routine screening for the condition for every expectant mother who wants it.
Genetic markers that show whether a foetus has the chromosomal disorder can now be identified in the mother’s bloodstream, after research that promises the first reliable noninvasive prenatal test.
The experimental procedure, developed in Hong Kong, has been shown to diagnose 90 per cent of Down’s syndrome cases in a small trial, while also correctly identifying 97 per cent of foetuses that do not have the condition.
If its accuracy can be improved and it is validated in larger patient trials, which scientists believe should take three to five years, it would transform prenatal testing for Down’s.
3 commenti:
Questi scienziati bischeri. Evidentemente non al corrente di quanto affermato tempo fa in televisione (Raitre, Primo Piano) dall'amico Buttiglione, secondo cui "la donna il figlio se lo deve prendere come dio glielo manda".
E tanti saluti alla procreazione responsabile.
Io ho trovato molto interessanti anche i commenti all'articolo.
Fermo restando che troveremmo parimenti molto interessante anche sapere quanti di questi commentatori, felici e contenti coi loro trisomini, abbiano avuto accesso ad una diagnosi prenatale ed alla conseguente possibilità di una scelta responsabile, e quanti si siano invece semplicemente trovati con la sorpresina nell'uovo, facendo poi di necessità virtù, ci permettiamo comunque di ricordare quanto sia scorretto utilizzare le decisioni personali dei singoli come una clava da agitare sulla testa della collettività.
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