mercoledì 13 gennaio 2010

Presepi a Rosarno

Proprio così. Il giorno che ricorderemo come l’inizio della rivolta di Rosarno, Panebianco dedica un capoverso del suo atto di accusa a quelle scuole (cinque? Sei? Fossero anche una dozzina?) che per risibili questioni di integrazione non hanno fatto il presepe. Altro che topi nelle baracche: il presepe. È quello il problema, secondo Panebianco.
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1 commento:

Disto89 ha detto...

Quando finirà la violenza contro gli immigrati innocenti?...
Perchè siamo ancora così arretrati, quando a far giudizio di una persona è il colore della pelle e non quel che uno è realmente?
La situazione a Rosarno