Non so la ragione, non ne ho assolutamente idea, ma mi è venuta alla memoria ammirando l’idillio familiare...
Tutta sfolgorante è la vetrina
piena di balocchi e profumi.
Entra con la mamma la bambina
tra lo sfolgorio di quei lumi…
“Comanda signora?”
“Cipria e colonia Coty…”.
“Mamma!
– mormora la bambina
mentre, pieni di pianto ha gli occhi –
per la tua piccolina
non compri mai balocchi
mamma, tu compri soltanto i profumi per te!”.
Ella, nel salotto profumato
ricco di cuscini di seta,
porge il labbro tumido al peccato,
mentre la bambina, indiscreta,
dischiude quel nido
pieno d’odor di Coty…
“Mamma…”
Esile, agonizza la bambina…
Or la mamma non è più ingrata:
corre a vuotar tutta la vetrina
per la sua figlia malata…
“Amore mio bello,
ecco i balocchi per te…”.
“Grazie!
– mormora la bambina,
vuole toccare quei balocchi…
Ma il capo già reclina,
e già socchiude gli occhi…
Piange la mamma, pentita,
stringendola al cuor!
Balocchi e profumi, E.A. Mario (1929)
domenica 9 aprile 2006
Madri ingrate e figli giudiziosi
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2 commenti:
Una curiosità:
è la stessa Chiara Lalli che ha scritto "Libertà Procreativa"?
Proprio lei!
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