martedì 13 marzo 2007

Se ti droghi non vale

Scuola, provocazione shock di Amato. “Antidoping dopo le interrogazioni”, la Repubblica, 12 marzo 2007:

Noi oggi facciamo l’antidoping solo agli atleti. Perché non prevedere un uso più ampio di questo controllo e renderlo più sistematico, ad esempio all’uscita delle discoteche e a scuola?
[…]
Bisogna pensare anche a cose del genere, anche se può apparire una cosa un po’ idiota (1).
[…]
Cose del genere, però, meritano di essere prese in considerazione. E poi, magari sostituite da altre (2).
[…]
Per gli studenti, immagina il ministro, potrebbero diventare obbligatori test anti-doping tra i banchi. I ragazzi potrebbero dover sottoporsi alle analisi “ad, esempio, dopo le interrogazioni” (3). Forse in caso di prestazioni “sospette” (4). E se lo studente dovesse risultare positivo, spiega Amato, dovrebbe scontarne le conseguenze. “Perderebbe punti. E chiaramente l’interrogazione non sarebbe valida” (5).
(1) Lo ha detto lui (nessuno si permetterebbe).
(2) Provare subito le altre senza passare dal via?
(3) A una condizione: che la misura valga anche per le interrogazioni parlamentari.
(4) Sospette? I secchioni saranno sospettati di essere dei fattoni?
(5) Ci si sarebbe aspettati una ramanzina, non soltanto l’invalidazione della prestazione intellettuale...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci vedo nulla di male al controllo fuori dalla discoteca. Anzi.

Anonimo ha detto...

Cioè, Germanynews un controllo antidoping a tutti quelli che escono da una discoteca?