Un mese fa la manifestazione di Milano; ieri Napoli e Roma.
Di parole ne abbiamo sentite molte, troppe. La legge 194 è sottoposta da mesi ad un assedio silenzioso; assedio reso esplicito (e inevitabile) dall’articolo 1 della legge 40/2004, quella sulla procreazione assistita: il concepito sarebbe come noi, sarebbe una persona, godrebbe dei diritti di cui godono le persone. Questo è quanto afferma la legge 40. E allora, come sarebbe possibile interrompere una gravidanza? Come sarebbe possibile violare quei diritti dell’embrione-persona? Come sarebbe possibile senza chiamare questa azione omicidio?
(foto © Francesca Di Mambro)
domenica 12 febbraio 2006
Difendiamo la 194
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