mercoledì 14 maggio 2008

Chi l’ha scritto?

È un vecchio discorso che non ci stancheremo di ripetere, perché a difendere il diritto all’aborto dobbiamo essere proprio noi femministe, noi donne, che l’aborto in sé per sé siamo le ultime a volerlo; ma è un primo passo verso la libera disponibilità e l’autogestione del nostro corpo, senza la quale non c’è libertà né felicità possibile. Invece proprio su questo e in particolare sulle nostre funzioni riproduttive, sono state messe ipoteche: il patriarcato ci ha tolto ogni giurisdizione sul nostro corpo, sequestrandoci nella famiglia, applicandoci il bollo del cognome maritale e paterno, imponendo alle donne una sessualità solo riproduttiva, vietandoci l’aborto, impedendoci qualunque possibilità di controllare la nostra fecondabilità.
La risposta – sorprendente, ma non troppo – qui.

9 commenti:

Ivo Silvestro ha detto...

Leggevo e non capivo.
Poi ho visto la data...
Direi che è lecito cambiare idea, soprattutto dopo più di 30 anni.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Certo, è lecito. Però io tendo a essere un po' sospettoso di chi si trova sempre a sostenere l'idea dominante del momento...

Anonimo ha detto...

Non mi sembra, leggendo i giornali, che le idee della Roccella (purtroppo, per come la vedo io)siano "dominanti"...

Giuseppe Regalzi ha detto...

Infatti la Roccella, poverina, è sottosegretario del governo in carica...

Anonimo ha detto...

Rutelli, Vito, Roccella...
Il passaggio dal Partito Radicale sembra produrre mostri.

rikkitikkitavi ha detto...

... e mettiamoci anche capezzone.

ma il degrado dei tempi è testimoniato dal fatto che una volta era parigi a valere una messa.
oggi per una messa ci si accontenta di un posto da sottosegretario.

se fossi un cattolico ci penserei su.

Anonimo ha detto...

Ti ho rilanciato da me Giuseppe...

Certo che è lecito cambiare idea, ma non cambiare i fatti: la Roccella per esempio continua a diffondere una notizia che non trova alcuna validazione, ovvero che la RU 486 avrebbe provocato 15 morti nel mondo. Cioè nella comunità scientifica ancora si discute se i 6 casi descritti sono davvero ad attribuirsi alla RU o ad altri fattori e la Roccella moltiplica i pani ed i pesci ed è convinta di quello che afferma. Sono perlomeno perplessa...

Ivo Silvestro ha detto...

A proposito della liceità del cambiare idea: è una cosa conosciuta? Ha mai raccontato perché questo mutamento?
Non che si debba giustificare, però, trattandosi di un sottosegretario, la trasparenza è sempre gradita.

Quanto alla falsificazione dei fatti: evidentemente è un peccato veniale, in Italia.

Anonimo ha detto...

Ivo, da Wikipedia:

Negli anni Ottanta ha lasciato i Radicali, colpevoli, a suo dire, di ricadute anti-individuali nel loro individualismo e di sponsorizzare un'idea di libertà senza limiti che non fa altro che ottenere un'illibertà assoluta. Si è avvicinata così alle posizioni della morale cattolica (...)

Non so esattamente che cosa intenda per "individualismo anti-individuale" e "libertà illiberale", forse le piace l'effetto ossimoro.