mercoledì 3 settembre 2008

Che ne pensa della morte cerebrale?

Posso farle qualche domanda?

Sono sicura che darebbe risposte più sensate...

Aggiornamento: anche su questa cosa qua.

10 commenti:

NicPic ha detto...

:)

paolo de gregorio ha detto...

Un'altra intervista della Lalli? Vi siete scordati di dirci dove possiamo leggere la risposta. La pubblicate qui o non la pubblicate?

Giacomo Brunoro ha detto...

bè, sarebbe interessante parlare del fatto che il Vaticano ha sottolineato che la posizione dell'Osservatore non è quella del Vaticano (come era già successo per FC). Insomma, non banalizziamo e semplifichiamo troppo il mondo cattolico in particolare e quello cristiano e religioso in generale, altrimenti si rischia di mandare in vacca tutto...

Anonimo ha detto...

Intanto la notizia della pietosa Regione Lombardia, patria di CL, pare andare a braccetto con quest'altra con cui condivide la home page di rainews24:
"Milano boom di malattie sessuali: torna la sifilide" (che per onor di cronaca va detto che la sifilide non è mai scomparsa del tutto, ndr).
http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=85464

paolo de gregorio ha detto...

Giacomo, scusa ma mi pare che il post parlava proprio del fatto che certe persone danno fiato alle trombe. Chi ha a cuore questi temi e tenta di affrontarli usando ragione, conoscenza e buon senso non può che sentirsi frustrato. La tua proposta di criticare questa gente solo se la posizione coincide esattamente con quella del Vaticano mi sembra poco sensata. Casomai, poi, con l'intervento diretto del Vaticano non si è che confermato una volta di più che nel caso di quell'articolo sull'Osservatore Romano si è veramente avanzata una posizione insostenibile. Trovarsi contro laici e gerarchie -al tempo stesso- non è da tutti al giorno d'oggi: bisogna veramente spararla grossa. E infatti così è stato, la si è sparata grossa...

Giacomo Brunoro ha detto...

@pablo
hai ragione, certo, io volevo solo sottolineare che facendo così si presta il fianco a critiche fin troppo facili, credo che sarebbe più costruttivo parlare di cose concrete (come per altro di solito si fa da queste parti).

paolo de gregorio ha detto...

Sì Giacomo, ma una battuta ogni tanto non fa male a nessuno.

Se però devo dire la mia opinione: al di là dello sberleffo queste sono cose per me concretissime. L'era moderna è un'era stramba: abbiamo le conoscenze e i mezzi per fare cose incredibili, persino (purtroppo) per distruggere parte della vita sulla Terra, e poi abbiamo la democrazia. Ti aspetteresti le due cose come integrate l'una nell'altra: ovverossia ti aspetteresti che quando si parla di tecnica la maggioranza sappia di cosa si parli (data la gravità delle conseguenze), e possa così esprimere un giudizio (alias voto) informato e maturo. Eppure l'uomo medio non sa nulla di quelle tecnologie. Anzi. L'ignoranza più crassa in cose di scienza è ormai da anni un vanto dell'uomo comune, nell'immaginario collettivo; un fiore all'occhiello da mostrare (spesso chi si vanta di più è persino l'"intellettuale" della situazione).

Ognuno allora si sente autorizzato a dire la sua. E nasce così l'ideologizzazione delle verità scientifiche, cosicché chiunque, proveniente da qualunque ambiente, può pontificare su qualunque questione scientifica, come se si trattasse di una banale opinione su quanto sia bello un tal vestito. Tanto chi ne sa di scienza e tecnica, e potrebbe replicare, è ormai un pagliaccio agli occhi della società, un asociale, un caso clinico, un mentecatto, un cinico, uno senza alcuna conoscenza di come vada veramente il mondo. Si finisce così per assistere a fenomeni incomprensibili: l'effetto serra non è più una questione scientifica con una sua verità scritta nelle leggi della natura (quale poi sia questa verità lo si discuta anche a fondo), ma un fenomeno che dipende esclusivamente dall'essere di destra o di sinistra (come se l'essere di destra o di sinistra possa determinare le leggi della natura). La morte cerebrale non è più una questione medico-scientifica, ma un argomento da salotto per prelati e letterati.

Questi argomenti io li trovo pertanto di una gravità estrema. Come ho sentito dire da un ragazzo americano dedito all'ateismo attivo, e che si opponeva alla rampante ascesa al potere degli evangelici americani più oltranzisti: come si fa a non protestare e farsi sentire contro il rischio che uno che viene votato da gente convinta che la fine del mondo narrata nelle scritture sia tra qualche anno abbia in mano il bottone che, se schiacciato, può cancellare l'essere umano dalla terra? Tu affideresti la nazione più potente del mondo a uno che proclama che l'armageddon è alle porte? C'è gente che lo farebbe. E non conta così tanto se siano posizioni minoritarie rispetto ai funzionari religiosi più in vista: quel che conta è il numero di quelli che la pensano in quel modo lì, e quanti voti portano al candidato di turno (voti che andranno poi meritati).

E poi non dimentichiamo che tra i cattolici italiani, in un sondaggio, Gesù è giunto mi pare al quarto posto come figura più importante per la fede (dopo padre Pio, e poi mi pare il papa e Maria). Per me questo vuole anche dire che da molti credenti non sai cosa aspettarti su a chi diano più ascolto. In certi ambienti alcuni opinionisti potrebbero diventare figure di riferimento più del Vaticano stesso.

Concludo. A parte la posizione del Vaticano, la questione è anche politica: fino a che punto sono disposti a spingersi i nostri politici per ottenere il consenso anche di chi segue quelli che le sparano così grosse? Meglio allora contrastare sul nascere queste ennesime derive.

rikkitikkitavi ha detto...

eh, sì! la nostra lucetta scaraffia, la più buona, la più pia, la più cattolica che ci sia.
io la proporrei per il premio luca volonté

Anonimo ha detto...

Sono sempre più convinto che la Chiesa - nonostante la teorica affermazione che “il Cristianesimo è per la felicità dell’uomo” – ricerchi scientificamente di accentuare il più possibile il dolore nella vita degli uomini. Perché è attraverso il dolore e la sofferenza che molti esseri umani si aggrappano alla fede.

Giacomo Brunoro ha detto...

@paolo
tutte le tue riflessioni sono in grandissima parte condivisibili, il "problema" di fondo è la democrazia (come quasi tutte le cose splendide e perfette a livello ideale, ma poi ci si deve scontrare con la dura realtà): putroppo ci sono poche alternative praticabili e quindi dobbiamo cercare di fare il meglio possibile con quello che abbiamo. e, puoi ben vedere, non è affatto facile...