giovedì 4 ottobre 2007

Intervista ad Ignazio Marino sul testamento biologico

“Solo un medico sciocco vuole decidere da solo sul destino di un paziente, sottraendosi alla condivisione. Il volere del paziente è un sollievo per il medico, e spesso la decisione scritta del paziente aiuta il medico dubbioso sul da farsi. Guai a non avere dubbi!”. Il prof. Ignazio Marino, chirurgo specializzato in trapianti d’organi e presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, difende la proposta di introdurre in Italia il testamento biologico e dice: “Se sulla procreazione medicalmente assistita può essere difficile capire bene tutti i dettagli, è facile capire e decidere su un tema che si potrebbe riassumere così: ‘Tu vuoi avere la libertà di decidere sul tuo corpo oppure vuoi che sia qualcun altro a farlo?’ E credo che tutti abbiano le idee chiarissime”.

Ma che cos’è il testamento biologico (o direttive anticipate o testamento di vita)? Si tratta di una evoluzione nel consenso informato e consiste nella possibilità di redigere le proprie volontà in materia di decisioni sanitarie per un eventuale futuro in cui non fosse più possibile manifestarle. Una misura ben lontana dall’eutanasia, che si limita a riconoscere il principio sacrosanto dell’autodeterminazione del paziente. Eppure, le resistenze sono moltissime, come ci spiega in questa intervista il noto chirurgo.

Tutta l’intervista qui: “Sì al testamento biologico, no ai paternalismi”, Caffè Europa, 329, 25.10.07.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Articolo puntuale, preciso, esauriente per un laico, cioè non medico, non bioetico, non politico.
Grazie di aver pubblicato un documento prezioso e spero lo leggano in molti ma non superficialmente.

Anonimo ha detto...

sul testamento biologico è stato abbastanza esauriente, però da buon cattolico ( si fa per dire) una bella frecciatina sull'aborto non se la doveva far scappare. Mah rimango sempre un pò disorientata da personaggi del genere, hanno un che di schizofrenico.