giovedì 10 settembre 2009

La Morte e Terry Pratchett

In Gran Bretagna il dibattito sul suicidio assistito si è riacceso con il caso di Debbie Purdy, la malata di sclerosi multipla che ha chiesto a un tribunale di chiarire se il marito rischia di venire incriminato qualora la accompagnasse in Svizzera a morire in una clinica della Dignitas (l’organizzazione che aiuta i malati a praticare il suicidio).
Nel dibattito è intervenuto Terry Pratchett, l’autore di celebri libri di fantasy, come la serie di Discworld, a cui è stato diagnosticato nel 2007 il morbo di Alzheimer. Le considerazioni di Pratchett si possono leggere sul MailOnlineI’ll die before the endgame, says Terry Pratchett in call for law to allow assisted suicides in UK», 3 agosto 2009).

Nel corso degli ultimi anni ho incontrato persone deliziose, che dicono di avere il forte desiderio di prendersi cura degli altri. Non ho nessuna ragione di dubitarne; ma riuscirebbero costoro ad accettare il fatto che ci sono altre persone che hanno il desiderio fortissimo di non trovarsi mai ad aver bisogno che qualcuno si prenda cura di loro?
[…]
Mi sto godendo in pieno la vita, e spero di continuare a farlo per un bel po’. Ma sono anche deciso, prima che la fine dei giochi si profili all’orizzonte, a morire seduto nel mio giardino, con un bicchiere di brandy in mano e Thomas Tallis sull’iPod – perché la musica di Thomas riuscirebbe a sollevare persino un ateo un pochino più vicino al Cielo – e forse un secondo brandy, se ci sarà tempo.
Ah, e visto che siamo in Inghilterra, sarà bene aggiungere: «Se piove, in biblioteca».
[…]
Anche le cose che aggiungiamo [alla vita], come l’orgoglio, il rispetto di sé e la dignità umana, sono degne di essere preservate, e possono andar perdute nel feticismo per la vita ad ogni costo.
Da leggere tutto.

6 commenti:

Paolo C ha detto...

bellissimo

MJ ha detto...

Grande Pratchett. In queste parole ci sono la stessa ironia e intelligenza e sottile ironia che c'è nei suoi libri.

MJ ha detto...

Ach, due volte " ironia". La prima volta intendevo leggerezza.
Ricordo un suo libro in cui si parlava della grande confusione che c'era in città perchè non si trovava più ...la morte. Ohibò, come facciamo senza morte?

" death is missing-presumed...er...gone. Which leads to the kind of chaos you always get when an important public service is withdrawn.

AC ha detto...

Se non c'è altro, certo, meglio finire come descritto nel post. Questo comunque non è altro che istigazione al suicidio perchè fa apparire il suicidio (o l'omicidio su richiesta della "vittima"), come una cosa bella, romantica direi. Desiderabile in ultima analisi. Poichè la vita di tutti è sempre cosparsa di problemi, sofferenze e incomprensioni, mi sapete dire perchè dovrei accettare di viverla? Visto che presto o tardi dovrò scomparire nel nulla non è meglio farlo subito?
Attenti con queste frasi ad effetto. Ci possono essere persone che già rasentano la depressione o che già ci sono dentro e per costoro queste parole sembreranno dolci come il miele. Attenti.
Se poi, come credo, oltre questa vita c'è la vera vita, allora commettete un doppio errore.
Comunque c'è da preoccuparsi per uno Stato in cui si renda possibile il morire a comando piuttosto che uno in cui si cerca di tutelare la vita. Nel primo caso infatti socchiusa la porta non ci vorrà molto per sparlancarla definitivamente, come già accade con il divorzio.

paolo de gregorio ha detto...

@ MJ

"death is missing-presumed...er...gone. Which leads to the kind of chaos you always get when an important public service is withdrawn". (Pratchett)

Bellissimo.

@ AC

"Se poi, come credo, oltre questa vita c'è la vera vita, allora commettete un doppio errore."

No, l'errore è uno solo, e presunto (direi postulato), da te. Una dimostrazione? Ti dimostro come esempio che sei tu che sbagli due volte, utilizzando i tuoi stessi metodi argomentativi: obbligare alle cure è sbagliato, e poi se c'è una vita dopo è doppiamente sbagliato.

Se poi pretendi di far passare il pezzo di Pratchett - che ora tutti possono rileggere - come istigazione al suicidio allora io sarei logicamente autorizzato a dire che se tu affermassi che ti piace fare sesso con tua moglie stai istigando allo stupro. Pratchett parla liberamente di un suo personale ideale, di una visione conciliante, e lo fa dopo aver premesso che è contrario alla cura ad ogni costo.

Concludo dicendo che commincia a venirmi l'impressione che quello che irrita realmente alcune persone sia il fatto che siccome sono letteralmente terrorizzate dalla morte non sopportano che qualcuno possa semplicemente esorcizzarla ritenendola una cosa naturale. Beh, non è imponendo torture a tutti ad oltranza che l'idea della vostra morte certa vi sarà più dolce.

Leilani ha detto...

Come non amarlo.
'I believe that if the burden gets too great, those who wish should be allowed to be shown the door,' he said. 'In my case, in the fullness of time, I hope it will be in the garden under an English sky. Or, if wet, the library.'

Non riesco a immaginare una fine migliore.