lunedì 7 settembre 2009

È chiaro chi perderà

Chiara Saraceno, «Il Grande Scambio sui diritti civili», La Repubblica, 7 settembre 2009, p. 1:

Non è chiaro chi uscirà vincitore dalla complessa partita che si sta giocando nel rapporto Stato (o meglio governo) e Chiesa cattolica in queste settimane, tra minacce, aggressioni, ricatti e promesse. I giocatori sono troppi, ciascuno con un suo interesse e motivazione specifica.
Berlusconi vuole mettere una pietra tombale su ogni critica non tanto ai suoi comportamenti privati, quanto alla sua disinvolta confusione tra pubblico e privato, in questioni che riguardano sesso, ospitalità, candidature e incarichi politici, affari. Perciò, così come è disposto ad usare ogni mezzo, pubblico e privato, per mettere a tacere chi lo critica, è anche disposto ad utilizzare il proprio ruolo pubblico per offrire in cambio alla Chiesa il potere di regolare le scelte private dei cittadini sulle questioni che ad essa stanno più a cuore.
[…] come ha chiarito a suo tempo Ruini ed è continuamente ripetuto in queste settimane, la Chiesa è interessata non ai comportamenti privati dei politici ma alle loro azioni politiche nei settori che le stanno a cuore. Se non è chiaro chi e come vincerà, è chiaro chi perderà: noi cittadini. Perché la merce che i nostri governanti (e coloro che aspirano a sostituirli) sono disposti a scambiare in cambio della benevolenza della Chiesa è la nostra libertà non solo di opinione, ma di comportamento su questioni rilevanti per la nostra vita e per il senso che le attribuiamo: che tipo di coppia fare, se e quando fare figli e se accettare di portare a termine una gravidanza non desiderata, come essere curati e come essere accompagnati alla morte (ovvero lasciati andare) quando ogni cura non è più possibile. Lo scambio cui tutti questi attori si accingono non è solo l’importantissima libertà di stampa e di opinione. È il fondamento stesso di ogni diritto civile: l’habeas corpus e il diritto di poter dire e decidere su di sé.

5 commenti:

Luca Massaro ha detto...

E questa ennesima sconfitta della cittadinanza è, in primo luogo, una sconfitta della Repubblica.

Timur Lang ha detto...

Ma l'habeas corpus non era il diritto di non essere arrestati arbitrariamente?

Anonimo ha detto...

L'uomo è un maiale, ma molto ben educato. Chiede sempre il permesso prima di diventare un pò più maiale. (anche se condivido la libertà di cura). a.m.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Timur: sì, ma per estensione si usa anche per il diritto a non essere privati arbitrariamente della libertà personale.

Barbara ha detto...

Ma come si fa a vivere in Italia? Secondo voi non è un po' ipocrita criticare queste cose per, tipo, 15 anni consecutivi, e continuare a rimanere? Non so, un'ipotesi.