lunedì 12 aprile 2010

Salva l’embrione (bianco)

C’è una bambina di 13 mesi, Rachel, che il 3 marzo scorso si sente male. C’è un padre che ha un permesso di soggiorno a singhiozzo, scaduto perché ha perso il lavoro poche settimane prima.
Manca la tessera sanitaria, e la bambina viene liquidata in seguito a una visita di 6 minuti al pronto soccorso dell’Uboldo di Cernusco sul Naviglio: entrata 00.39, uscita 00.45. Nonostante le medicine prescritte e somministrate, Rachel sta malissimo.
La famiglia, padre, madre e una sorellina di due anni e mezzo, torna al pronto soccorso.

«Il personale ci risponde che “la bambina ha la tessera sanitaria scaduta, non possiamo visitarla ancora o ricoverarla”», denuncia il [padre]. «Un fatto di una gravità assoluta — sottolinea l’avvocato della famiglia, Marco Martinelli — . Dobbiamo capire se esistono delle direttive precise per casi come questo».
[...]
Davanti al rifiuto dei medici, l’ex operaio diventa una furia. Urla, vuole attenzione. Qualcuno dall’ospedale chiama i carabinieri per farlo allontanare. Forse dall’altra parte della cornetta ricordano che pochi giorni prima all’ospedale di Melzo, stessa Asl, era morto un bimbo albanese di un anno e mezzo rimandato a casa dal pronto soccorso. L’intervento dell’Arma risolve momentaneamente la situazione: Rachel viene ricoverata in pediatria. Sono le 3 di notte, «ma fino alle otto del mattino nessuno la visita e non le viene somministrata alcuna flebo, nonostante nostra figlia avesse fortissimi attacchi di dissenteria e non riuscisse più a bere nulla», raccontano i genitori. Nel tono della voce rabbia e dolore si mischiano. La sera del giorno dopo la situazione è critica, tanto che oltre alla flebo accanto al letto spunta un monitor per tenere sotto costante controllo il battito cardiaco. Alle cinque e mezza il cuore della bambina si ferma, dopo 30 minuti di manovre di rianimazione viene constatato il decesso.
Specificare che la bambina sia nigeriana appare ripugnante. Lo è. E si inscrive in un panorama sempre più netto e sempre più osceno. Quel panorama in cui si riparla di clandestini, di tradizioni, di identità nazionale.
Quel panorama in cui la vita va difesa se ha un certo profilo razziale. Fa ancora più impressione pensare che nella ridente Lombardia una bambina (nigeriana? Macchissenefrega di che nazionalità sia!) viene lasciata morire, mentre si urla e si strepita e ci si oppone con tutte le forze alla interruzione volontaria di gravidanza, dove si obbliga a dare sepoltura agli embrioni abortiti e dove i valori cristiani sono sbandierati per racimolare potere e finanziamenti.
La vergogna non ha colore. La vergogna è ciò che meglio connota avvenimenti simili.

31 commenti:

Anonimo ha detto...

Quella della tessera sanitaria scaduta è una scusa bell'e buona, perché un al pronto soccorso può andarci anche senza.
In questo casa si tratta di una vera e proprio omissione da parte dei medici indotta sia da negligenza professione sia da una punta di sufficienza vista la nazionalità del paziente.
Mi fanno schifo, è così dopo il Santa Rita nella cara sanità lombarda, definita la migliore d'Italia, salta fuori altro nauseante marciume.

Braccio di Ferro ha detto...

Gli embrioni abortiti sono organismi ammazzati. Che ti piaccia o no.
E quanto sopra, prima che qualcuno mi faccia perdere tempo, non significa certo che giustifico in qualche modo l'accaduto che andrà indagato ed eventualmente sanzionato. Ma nemmeno sto zitto di fronte a chi considera l'embrione al pari di un unghia e poi prende spunto da certa cronaca per portare avanti le sue idee.

ibirro ha detto...

@Braccio di ferro:
Anche le cellule dell'epidermide sono organismi e, ogni volta che ti gratti, fai la doccia, ti vesti e ti svesti, ne uccidi a milioni.
Se asserisci che l'embrione è un essere umano così come normalmente lo si intende, devi dimostrarlo.
Dimostrami perché un embrione non è pari ad un'unghia, eticamente parlando.

Anonimo ha detto...

"Gli embrioni abortiti sono organismi ammazzati."

Anche gli spermatozoi che finiscono in un fazzoletto quando ti fai le seghe...

Braccio di Ferro ha detto...

Dal momento in cui c'è la fecondazione ha inizio un processo che porta a tutte le varie fasi di cui l'embrione tanto nominato è una sola, ce ne sono altre. Questo processo si conclude con la morte dell'uomo. Quindi in mezzo c'è la gestazione, il parto, la crescita la maturità e infine la morte.
La differenza prima ancora che etica è biologica, perché nessuna cellula del corpo umano fa una cosa del genere. Neanche lo spermatozoo da solo combina niente. Caro fux89 invece di pensare alle seghe rifletti su questo.

paolo de gregorio ha detto...

@ Braccio di Ferro

Credo che quello che inquieti molti sia il fatto che, si deduce dai tuoi ragionamenti, ci sono persone come te che considerano la morte di questa bambina un evento di pari gravità alla morte di un embrione. In questa ottica episodi come questo sono spiegabilissimi: se un medico lombardo considera un embrione come una persona, considererà anche una persona come un embrione.

elenao ha detto...

E' inquietante, anzi, a me fa proprio paura, uno che pensa che un embrione vale come la vita di una bambina, siamo all'integralismo, e l'integralismo é pericoloso in tutte le sue forme. Va bene, l'embrione é un essere vivente? e però certi integralisti se ne preoccupano solo quando sta dentro la pancia di una donna. Dopo, quando é nato, può subire ogni tipo di angheria, fino a morirne?

ibirro ha detto...

@Braccio di Ferro:

Ti rispondo usando un commento che ho scritto su Facebook sull'aborto e la pedofilia; perdonami se non l'adeguo alla notizia e alla tua persona, sono troppo pigro.

-Se vuoi tutelare la vita in fieri ed anche la vita come potenza, allora dovresti convenire con me che l'essere umano stesso è intoccabile perché è serbatoio della vita in ogni sua possibile forma. Allora perché ritenere un peccato gravissimo attaccare una vita non senziente ed invece un errore perdonabile abusare della fiducia e del timore, oltre che del corpo, di giovani vite più che senzienti ma non consenzienti?-

Braccio di Ferro ha detto...

Io lo sapevo che sarebbe finita così. Ogni volta si travisa quello che dico.

@Paolo De Gregorio
Se un medico lombardo considera il valore di un embrione come quello di una persona a maggior ragione non dovrebbe ammazzare una persona

@Elenao
Prima di dare dell'integralista a qualcuno pensa a quando si considerava la vita degli schiavi inferiori alla vita di un uomo libero. Oggi l'embrione è lo schiavo moderno. A differenza di quello antico però non si vede quindi è più facile considerarlo merce.
DOVE HO MAI SCRITTO CHE QUANDO SI E' NATI SI PUO' SUBIRE QUALSIASI ANGHERIA?

@Ibirro
Dovresti invece personalizzarlo perché così com'è non c'entra niente con quanto ho scritto, e allude invece a cose che non ho mai detto né penso.

paolo de gregorio ha detto...

@ BdF

"Se un medico lombardo considera il valore di un embrione come quello di una persona a maggior ragione non dovrebbe ammazzare una persona"

A maggior ragione? Scusa ma non vedo il nesso logico. Se io considero il valore di un coleottero come quello di una persona, "a maggior ragione" non dovrei ammazzare una persona?

elenao ha detto...

L'embrione, secondo me, é un insieme di cellule che sta nella pancia di una donna, e se una donna decide di abortire la sua decisione va rispettata. Punto. Paragonare l'embrione agli schiavi mi pare un esercio retorico, mi sembra che sia più rilevante una bambina in carne e ossa che muore perché non é stata curata, poi ognuno si dà le priorità morali che vuole.

ibirro ha detto...

@Braccio di Ferro:
Ancora mi devi spiegare perché un embrione debba essere titolare autonomo di diritti.
Il fatto che l'embrione possa diventare un essere umano, col giusto tempo e con le giuste cure, non significa che debba essere titolare di diritti.
Il limite che pongo io è lo stesso che si usa per quelli in morte cerebrale: senza coscienza non è una vita umana.
Finché quella vità non diventa propriamente umana, la donna ha tutto il diritto di sceglierne il destino in piena libertà. Nelli fasi avanzate della gravidanza poi dipenderà dai casi clinici. Ti ricordo che si considera embrione quel gruppo di cellule fino alla fine dell'ottava settimana di gestazione. In quello stadio, quell'organismo, raggiunge appena un grammo di peso ed un centimetro e mezzo di grandezza ed ha solo un accenno di sistema cardiovascolare: non è vita umana, non ancora.

gemina ha detto...

Certo, l'embrione che la donna non vuole conta più di una bambina già nata e il cui padre - ovviamente - ha tentato di salvare in tutti i modi, anche strepitando.

I talebani della vita degli embioni ariani mi fanno sempre più schifo.

Ma forse è inutile cercare di fargli capire quanto sono ipocriti e stronzi, ormai sono tele-lobotomizzati.

NOn ci resta che sperare nelle prossime generazioni. E in noi stessi ovviamente: NON MOLLIAMO mai di fronte a questi bugiardi e indiretti assassini (visto che votano volentieri certa gentaccia e accettano supinamente certe idiozie sulla clandestinità).

annarosa ha detto...

La morte di quella povera bimba mi fa piangere il cuore. Spero davvero che i medici (se i fatti sono davvero andati come sembra) vengano puniti, sospesi, messi in galera. Come quelli che hanno lasciato morire di sete Stefano Cucchi. Il dovere principale di un medico è la tutela della vita umana e della sua salute.
Per questo, oltre che per la morte "distrattamente" e "me-ne-freghisticamente" data a Rachel, a Stefano, alla mamma dei due gemellini morta a Roma mi indigno anche per la morte volontariamente data ai figli nel ventre delle loro madri.

Anonimo ha detto...

Annarosa Cucchi non è morto per colpa dei medici, quanto era arrivato in ospedale era già ridotto troppo male, Cucchi è molto per colpa di chi l'ha massacrato di botte, solo che quest'ultimi tizi, al contrario dei medici, fanno parte di un gruppo di lobby molto più potente e quindi sono stati protetti meglio.

Braccio di Ferro ha detto...

@Paolo De Gregorio
Lascia perdere il coleottero e dimmi se ammazzare un embrione o ammazzare una bambina fa lo stesso effetto nella maggior parte delle persone che all'embrione neanche pensa. La risposta è no. E' ovvio che per un medico che considera vita l'embrione entrambi hanno lo stesso valore, ma se ammazzasse l'embrione con un aborto legale oltre a non avere conseguenze penali non avrebbe la riprovazione della maggior parte della gente. Il problema sarebbe la sua coscienza. Se lasciasse morire una bambina oltre a vedersela con la sua coscienza finirebbe dentro e verrebbe additato come un mostro. Quindi non lo farebbe mai, e per le sue convinzioni e per tutto il resto. Questo volevo dire, non altro. Come chiosa finale significa che la tua frase "se un medico lombardo considera un embrione come una persona, considererà anche una persona come un embrione." non ha alcun valore negativo come invece sembra tu gli dia.

@Elenao
Si era capito cosa è l'embrione per te. Si è capito anche che non affronti il fatto che quell'insieme di cellule oltre ad avere il patrimonio genetico di quella persona, diverso dalla madre (e quindi non è organo del corpo della madre) ha una attività di sviluppo che se non toccata porta a quello che sappiamo. Una visione della vita molto stereotipata e che in futuro verrà considerata primitiva e barbara come quella sugli schiavi.

@Ibirro
Ancora ti devo spiegare? E perché me lo avresti chiesto forse? Mi avevi chiesto un'altra cosa, a cui non ho risposto perché riguardava la pedofilia che non c'entra un cavolo con quello di cui si discute.
Ma se vuoi una risposta su questo punto eccola: si gioca con le parole e con le convenzioni, per cui qualcuno ha stabilito in base a delle convenzioni che la vita inizia in un certo punto perché bla bla, e quindi i diritti pure perché bla bla. Dal punto di vista biologico invece la vita inizia al momento della fecondazione, il perché l'ho scritto. Prova a confutarlo se ci riesci. I diritti gli si assegnano quando fa comodo ai vivi. Se gli fossero dati alla fecondazione causerebbero problemi con l'aborto, con il comportamento della madre durante la gravidanza e figurati poi con l'industria della ricerca sugli embrioni, quella delle nascite in provetta ecc. Non è difficile da capire.
Ultima cosa: l'embrione e il morto cerebrale hanno una differenza enorme. Il primo è all'inizio e si evolve da solo, il secondo ha terminato definitivamente il suo ciclo.

@Gemina
Complimenti per la tua laicissima educazione. Spero che non ti sia riferita a me con talebani, stronzi, ipocriti ecc. perché dimostreresti di non aver capito niente di quanto ho scritto finora.

paolo de gregorio ha detto...

@ BdF

La mia frase non ha nessun valore negativo: ha valore neutrale. Sto semplicemente affermando che l'identità vale nei due versi: tanto nel bene quanto nel male.

Più precisamente vuole dire che se tu difendi la mia vita solo ed esclusivamente per tutto ciò che è contenuto nell'embrione, io non mi sento massimamente rassicurato, perché ritengo di essere di più di quello che ero quando ero un embrione. Potrei accettare che mi fosse stata tolta la possibilità di nascere, visto che statisticamente è un puro caso che io sia qui. Molto più difficilmente potrei accettare di essere eliminato adesso. Ma se osservo che per una persona io non ho niente di più "personale" o "umano" di quando ero un embrione di pochi giorni o poche settimane, io non posso dire che questo mi rassicuri più di quanto mi inquieti. Poi nello specifico dipenderà da caso a caso: come c'è chi "non farebbe male a una mosca". Ma la natura umana, come questo episodio dimostra, è molto meno benevola di quanto si vorrebbe pensare.

elenao ha detto...

@Braccio di Ferro: scusami, forse non mi sono spiegata bene. Io ho le mie opinioni, tu hai le tue. Perfetto, per quanto riguarda l'embrione la mia vale la tua, giusto? C'è una legge, in Italia, che consente di abortire, sempre più boicottata, ma pazienza, comunque c'è e fin che qualche governo non decide di abrogarla questo é quanto. Sei libero di usarla oppure no. Invece per una bambina che muore per incuria, o peggio ancora per una applicazione cieca di una legge malvagia, dovremmo essere entrambi d'accordo nel condannare senza se e senza ma. E faccio molta fatica a paragonare un embrione a una bambina, nonostante tutto...

Magar ha detto...

Mi è incomprensibile il passaggio logico da "X ha una attività di sviluppo che se non toccata porta a Y" a "l'attività di sviluppo che porta da X a Y non deve essere toccata"...

Gli antiabortisti sono spesso i primi a riconoscere, involontariamente, che la sorgente dei diritti sta nelle caratteristiche dell'essere umano pienamente sviluppato, tanto più che, con ragionamenti simili a quello fatto da Braccio di Ferro, cercano di connettere lo stato embrionale a quello di sviluppo pieno. Tuttavia sembrano non accorgersi della debolezza delle connessioni che riescono a trovare, chiaramente insufficienti a trasferire il diritto alla vita da un'entità dotata di certe caratteristiche ad un'entità priva delle stesse.

gemina ha detto...

Braccio di ferro, ho letto solo poche righe di quello che hai scritto: sei troppo prolisso.
Quindi se ti sei sentito chiamato in causa forse dovresti farti un esame di coscienza.

Annarosa fa parte di una setta che ha coperto adepti pedofili per decenni, e già questa la dice lunga. Per di più è molto probabile che voti per quelle persone che hanno indirettamente ucciso quella bambina attraverso il clima di inciviltà e una serie di leggi medievali con cui si sono conquistati la munifica poltrona.

L'aborto di 4 cellule che nessuno vuole non è la stessa cosa dell'omissione di soccorso a una bambina in carne e ossa e con tanto di famiglia disperata.

Vergognatevi, talebani che non siete altro. Fatevi un'esame di coscienza e ogni tanto ammettete anche i vostri errori...sempre se ce l'avete una coscienza, ché di solito a voi vi basta la fede.

Paolo Garbet ha detto...

Nessun talebano pro-vita pro-embrioni riesce mai a giustificare il fatto che le leggi proibizioniste funzionano solo con i poveracci, mentre chi ha la grana può andare all'estero oppure può pagare cliniche private per ottenere (illegalmente ma discretamente) i servizi che gli ospedali pubblici, secondo loro, dovrebbero negare. Insomma, gli interessa salvare le apparenze e angariare la povera gente. Altrimenti dovrebbero imporre misure SERIE, come togliere il passaporto o comunque il permesso di espatrio alle donne in età feconda (TUTTE, anche le figlie dei grandi imprenditori e dei politici... sicuro, come no...), e concedere l'espatrio solo dopo esame delle urine per verificare che non siano incinte. Ma sanno benissimo che questo è impossibile. E allo stesso tempo però non ammettono che la loro strenua difesa della vita è solo un'operazione di facciata, sanno benissimo che torneranno le mammane, ma chissenefrega, l'importante è guadagnarsi la vita eterna in inesistenti paradisi, farsi belli con qualche fantomatico dio prodotto dalla fantasia umana, mentre le disgrazie REALI delle persone continuano esattamente come prima, e mentre chi comanda o ha amici potenti continua esattamente come prima a infischiarsene dei loro strepitii. Insomma, il pastore e il gregge, come da migliaia di anni va avanti. Auguri a tutti.

Anonimo ha detto...

Purtroppo quanto scrive Paolo Garbet è completamente condivisibile.

Esatto, i catto-talibans sono dei maledetti ipocriti con l'unico intento di "angariare la povera gente".

Leo

Anonimo ha detto...

Vorrei invitare Gemina ad utilizzare un linguaggio meno "violento".
Inoltre chiedo: e chi sarebbero i talebani? per caso i cattolici che sono per la vita sin dal suo concepimento? e perchè dovrebbero vergognarsi? sono liberi di esprimere la loro visione? è ovvio che ciò che è successo in quell'ospedale, se confermato, è un orrendo crimine e tutti si dovrebbero sentire indignati. Inoltre vorrei dire ancora a Gemina che la chiesa non ha avuto paura di condannare la posizione della Lega quando chiese la denuncia da parte dei medici per i pazienti senza permesso, ma ovviamente questo non è importante.
M.

gemina ha detto...

La stessa chiesa appoggia i soliti noti che hanno contruibuito ad ammazzare quella bambina.

Vergogantevi, la vostra è violenza nei fatti. E basta co' 'sta cantilena del difendere la vita fin dal concepimento, ma proprio non riuscite nemmeno a esprimere qualche concetto a parole vostre? sapete solo pappagallare?

Bravi, comunque. Facile difendere due cellule. Provate a difendere la vita già nata, vediamo di che siete capaci.

In realtà siete in grado solo di votare per gente che rende possibile la barbarie di quella morte. Vergognatevi, talebani!!

Falsi buonisti spesso ricchi da schiattare (vedi alla voce comunione e liberazione). Mollate qualche poltrona di prestigio, se siete davvero cristiani. Una volta non c'era la storiella della cruna e del cammello? avete inventato il reato di clandestinità anche per quella? e come la mettiamo con l'immenso potere ciellino? E con i violentatori pedofili coperti per decenni?

Comunque, visto che come tutti gli altri catto-talebani non capisci, te lo ripeto: vergogna per la vostra ipocrita doppia morale. Vergogna per lo squallore di ingrassare il vostro amor proprio con un buonismo assolutamente falso. Vergogna per collaborare alla criminalizzazione dei migranti. Vergogna per poi salvarvi la faccia sparando le solite litanie sugli embrioni bianchi.

Se ci tenete alla vita fate davvero qualcosa. Non che state qui a strepitare per 4 cellule che non nasceranno comunque, aborto legale o no. Ma avete il culo al caldo, non andrete mai a difendere i disperati respinti coi barconi verso le carceri libiche.

VERGOGNA: VOI COLLABORATE CON TUTTO CIò E VI PERMETTETE DI SPARARE CAZZATE SULLA DIFERA DELLA VITA BLA-BLA-BLA: MI FATE SCHIFO.

Chiedo scusa agli autori del blog per l'intervento superfluo e il linguaggio colorito, ma non mi reggo più, anzi, non li reggo più. E con questa mollo, ché tanto lo so che è inutile cercare di far ragionare un catto-talebano.

Anonimo ha detto...

Gemina,
mi spiace reagisca così. il tuo è solo uno sfogo violento e insensato, non hai tentato affatto di far ragionare nessuno,non hai usato argomenti logici, ma solo una carretta di insulti, hai urlato e strepitato x sei volte "vergogna" contro un pensiero che non condividi, ed è legittimo, ma che devi rispettare. In una specie di delirio te la prendi con non si sa bene chi: talebani? ciellini? (e visto che ragioni e giudichi per categorie, tu, a quale categoria appartieni?)
Non so quale sia la tua esperienza di vita, plausibilmente un po', o tanto, devi aver sofferto e se è così mi dispiace, ma vivere con una rabbia del genere, come un cane ringhioso non ha senso, ti avvelena ti fa male e non ottieni nulla. ti auguro in futuro di trovare serenità e spero che in ogni caso
tu sia con qualche disperato, vicino a lui ad aiutarlo come tu chiedi alle persone che ti fanno così schifo.

M.

Marcoz ha detto...

"contro un pensiero che non condividi, ed è legittimo, ma che devi rispettare"

Sig.(sig.ra?)M.,
non si è tenuti a rispettare il pensiero altrui: va rispettata la libertà di esprimerlo (con i limiti che le leggi impongono).

Anonimo ha detto...

Sig. Marcoz si è disturbato per rispondermi, dato che c'era avrebbe potuto scrivere due righe in più, magari in merito al post.

M.

Marcoz ha detto...

Nessun disturbo, era una semplice e modestissima nota a margine.

Non intendo commentare il contenuto di questo post e i possibili risvolti per due motivi: primo, perché il fatto riportato si commenta da sé; secondo, perché dalle discussioni sull'embrione/essere-umano/persona mi sto ancora disintossicando adesso, dopo devastanti esperienze passate di thread addiction sull'argomento.

Spero che mi capisca.

Anonimo ha detto...

Certo, la capisco Marcoz, non si preoccupi. Grazie comunque per la risposta.

M.

Anonimo ha detto...

Interrogazione a risposta scritta n. 4-06799 proposta dai deputati radicali

presentata da

MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
mercoledì 14 aprile 2010, seduta n.306

FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:


le agenzie di stampa e i quotidiani hanno ampiamente riportato il caso della piccola Rachel Odiase, di nazionalità nigeriana alla quale non sarebbero state prestate le necessarie cure sanitarie e che poco dopo è morta. Il padre, in regola con il permesso di soggiorno, aveva appena perso il lavoro e non poteva rinnovare il documento che forse avrebbe strappato la piccola alla morte;

in particolare, gli organi di stampa riferiscono che la notte del 3 marzo 2010 dopo che la piccola si era sentita male, in preda a violenti attacchi di vomito, la stessa sia stata sommariamente visitata dai medici del pronto soccorso dell'Uboldo di Cernusco sul Naviglio. Il medico di turno, dopo una visita di sei minuti, avrebbe dimesso la bambina prescrivendole tre farmaci; sul referto medico sarebbe stato scritto: «Buone condizioni generali»;


le medicine si sarebbero rivelate inutili, e alle 2 di notte il padre della piccola è tornato al pronto soccorso, chiedendo aiuto per la figlia, che sta sempre più male; il personale avrebbe risposto che «la bambina ha la tessera sanitaria scaduta, non possiamo visitarla ancora o ricoverarla»;


da notizie di stampa si apprende che di fronte al rifiuto dei medici, il padre della piccola abbia comprensibilmente e animosamente protestato, fino a quando non vengono chiamati i carabinieri, e solo il loro intervento ha risolto momentaneamente la situazione: la piccola viene ricoverata in pediatria, ma fino al mattino successivo nessuno la visita, non le viene somministrata alcuna cura, e questo nonostante la piccola avesse fortissimi attacchi di dissenteria e non riuscisse più a bere nulla; al punto che la sera del giorno dopo la situazione diventa talmente critica, che finalmente viene collocato un monitor per tenere sotto costante controllo il battito cardiaco. Alle cinque e mezza il cuore della bambina si ferma, dopo 30 minuti di manovre di rianimazione viene constatato il decesso;


se la dinamica dei fatti sopra esposti venisse confermata, l'episodio costituirebbe, ad avviso degli interroganti, una gravissima violazione del diritto alla tutela della salute a prescindere dalle condizioni di regolarità o meno di una persona che si trova nel territorio italiano, e in particolare una violazione dei principi di cui articolo 32 della Costituzione che esplicitamente prescrive tra i diritti fondamentali della persona quello alla salute, e una inaccettabile violazione di ogni codice deontologico e di umanità;


il Ministro interrogato avrebbe commentato la vicenda sostenendo di avere «l'impressione che ci sia stata su questo caso parecchia disinformazione da parte degli organi di stampa»;


di quali elementi disponga il Ministro in relazione alla vicenda di cui in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere al riguardo;


in cosa consista la «parecchia disinformazione» a cui avrebbe fatto riferimento il Ministro e su quali elementi si fondi un così duro giudizio.(4-06799)

Braccio di Ferro ha detto...

@Paolo De Gregorio
Non c'è nessun motivo logico per preoccuparsi se un medico che crede nella vita dell'embrione considera ugualmente importante l'embrione e la tua persona. Il problema in questo caso sarebbe tuo perché tu non consideri importante l'embrione, da lì i tuoi dubbi. Comunque dal momento che finiresti nelle mani di un medico non ginecologo non dovresti avere questi problemi. Magari il medico che ti visiterà se ne frega degli embrioni e si impegna di più con i biondi e meno con i castani.

@Elenao
Io condanno senza se e senza ma fatti come quello descritto, poi penso dell'embrione quello che ho detto. E' quando mi si da dell'integralista senza tenere conto di quello che ho già scritto che mi arrabbio.

@Magar
Prima specifico che se antiabortista significa essere sempre contro l'aborto io non lo sono, perché in casi estremi come il pericolo di vita della madre, la nascita certa di un bambino con una malattia incurabile che lo porterà a morte o a una vita impossibile, violenze sessuali ecc. non sono contrario per principio.
Secondo, la sorgente dei diritti per me sta nell'inizio, ovvero nella fecondazione. Ho già scritto perché, non mi pare proprio che sia un ragionamento debole in quanto si basa su fatti indiscutibili che nessuno può contestare a differenza di quanto accade con le convenzioni in uso, che col progredire delle conoscenze e delle capacità mediche vengono continuamente messe in discussione

@Gemina
Usi parole di moda come talebani, condisci il tutto di insulti vari e poi vai a dire agli altri che sanno solo pappagallare? Divertente.
Inoltre mi accusi dopo aver letto solo poche righe di quello che scrivo perché sono troppo prolisso. Alleluja. Mi dai l'impressione di essere una rappresentante perfetta della massa che va dove la porta lo slogan.

@Paolo Garbet
Neanche tu ti rendi conto che partire con l'accusare gli altri di essere talebani significa rifiutare in partenza di discutere dell'argomento? In pratica applichi il metodo che vuole la demonizzazione dell'avversario per garantirsi un credito di flessibilità e ragionevolezza che poi nei fatti non è affatto detto esserci.
Passiamo alle leggi proibizioniste.
Le leggi regolamentano e nel farlo ammettono certi comportamenti e ne proibiscono e sanzionano altri. Altrimenti non sarebbero necessarie.
Per l'aborto quale sarebbe una legge adatta alle tue idee?

@Leo
"i catto-talibans"
eccone un altro.