Io: Hai letto questo? Stava sul Washington Post di lunedì (Alan I. Leshner e James A. Thomson, «Standing in the Way of Stem Cell Research», 3 dicembre 2007, p. A17):
Un nuovo modo per indurre le cellule della pelle a comportarsi come cellule embrionali ha cambiato ogni cosa, e allo stesso tempo non ha cambiato nulla. Essere capaci di riprogrammare le cellule della pelle in cellule staminali pluripotenti senza danneggiare gli embrioni inaugura un’eccitante nuova linea di ricerca. È importante ricordare, tuttavia, che siamo al primo passo, ancora incerti in questa fase iniziale se le cellule della pelle potenziate offrono la stessa promessa delle loro cugine embrionali.Lui: Sì, certo, come no. La verità è che questi si sentono minacciati dalla concorrenza, perché è stato dimostrato che il loro lavoro sulle embrionali è del tutto inutile. Fosse dipeso da gente come questa, quegli studi non sarebbero stati nemmeno pubblicati, stai pur certo.
Lungi dal giustificare l’attuale politica americana di negare i fondi federali a molti di quelli che lavorano per sviluppare cellule staminali embrionali che potrebbero un giorno salvare vite umane, gli studi recenti pubblicati su Science e Cell descrivono un’importante conquista ottenuta nonostante le restrizioni politiche. Di fatto, il lavoro delle squadre di ricercatori americani e giapponesi che hanno riprogrammato le cellule della pelle dipende interamente da precedenti ricerche condotte sulle staminali embrionali.
Io: Temo proprio che tu ti stia sbagliando. Uno degli autori è James Thomson...
Lui: E chi sarebbe?
Io: Uno degli autori dello studio pubblicato su Science («Induced Pluripotent Stem Cell Lines Derived from Human Somatic Cells», 20 novembre).
Lui: Ah. Eeeh...
Io: In effetti anche l’autore dell’altro studio, Shinya Yamanaka, ha espresso concetti simili («Stem cell pioneer says embryonic research still needed», AFP, 27 novembre):
Gli scienziati devono continuare la ricerca sulle cellule staminali embrionali, perché ci vorrà un po’ di tempo – come minimo un anno, direi – per dimostrare la sicurezza [del nuovo metodo].Lui: Oh. Beh, sai, non vorranno inimicarsi i loro colleghi...
Io: Non vogliono inimicarsi quelli che secondo te sarebbero i loro concorrenti??
Lui: Eeeh... Beh, si è fatto tardi, devo scappare. C’è la raccolta di firme per la moratoria sulla ricerca sulle cellule embrionali, sai, aspettano me...
(Questo dialogo è immaginario, naturalmente, ma – temo – fin troppo realistico...)
1 commento:
Ma la cosa migliore è che, fino a che erano solo embrionali, le staminali totipotenti erano pericolose in quanto tumorali. Adesso che non sono più solo embrionali, sono improvvisamente diventate utili!
A volte cerco di fare quello che i fenomenologi chiamano esercizio di epoché: lascio perdere tutte le mie idee sull'argomento e provo a leggere con l'animo più puro possibile Avvenire. Ogni volta rimango colpito dalle torsioni logiche, dalle insensatezze e dai discorsi terribilmente retorici.
Quando leggo con lo stesso spirito Carlo Flamigni rimango forse infastidito dai toni ma non posso che apprezzare i contenuti, chiari e razionali.
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