mercoledì 2 maggio 2007

Il nome del successo

Una ricerca all’Università della Florida ha rivelato che il nome è una bussola per predire il tipo di carriera del pargolo. Soprattutto per le bambine (Io ti battezzo nel nome del successo, Il Corriere della Sera, 2 maggio 2007). Qui la classifica.

Nel caso delle bimbe, uno dei segreti per scegliere un nome di successo sta tutto nella sua femminilità. Nomi considerati aggraziati e femminili (a seguito di un complesso esame di 1700 combinazioni di lettere e suoni) determinano generalmente un trattamento positivo ed incoraggiante riservato alla ragazza che li porta, mentre i nomi percepiti come androgini o troppo inusuali fanno scattare, immediatamente, comportamenti penalizzanti.
[…]
Un’altra scoperta è che chi porta nomi considerati tradizionali, come Anna, Elizabeth o Emma, gode istantaneamente di maggiore fiducia rispetto a bambine con nomi meno canonici, come Ashley, Abigail o Grace. Per evitare un passo falso con ripercussioni generazionali, è poi sconsigliatissimo scegliere nomi scritti in modo strano o nomi inventati. Denotano, secondo gli snob inglesi, un «basso livello culturale» della famiglia. Di conseguenza, bambine chiamate Chantelle, Sherilee o robe del genere verranno discriminate fin dall’asilo.
Capito? Lasciate perdere pure Naomi o le “h” finali (Deborah, Sarah, … mi sono accorta, lo giuro, solo dopo averlo scritto che la giornalista che ha scritto il pezzo si chiama Deborah, con tanto di “h”), più per una ragione estetica che per proteggere il loro futuro. Per non inguaiare il loro presente, si potrebbe dire.
Inoltre, secondo la ricerca capitanata dal prof. David Figlio, dell’università della Florida, i bambini crescono accettando queste differenze e realizzando i pregiudizi attaccati al loro nome. Per ogni Isabella che prenderà ottimi voti a scuola, ci saranno quindi una serie di Jo, Rowan o Abi che verranno bocciate.
Meglio della profezia autoavverantesi. Ma il prof., con quel nome, pretende di avere una qualche credibilità? O il cognome non vale?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Capperi ecco perchè...E' tutta colpa del mio nome....:-)