giovedì 31 maggio 2007

Diritto di resistenza

Il nostro eroe mancava da qualche tempo. Ma eccolo qui, in tutto il suo fulgido splendore (è stato difficile scegliere il pezzo da commentare).
Guarda che can can per un piccolo fermo di polizia a Mosca..., Italia Oggi, 29 maggio 2007, leggibile (si fa per dire) sul suo sito.

Il Sindaco di Mosca Luzhkov aveva vietato la manifestazione in vista del Gay Pride. Un gruppuscolo di europarlamentari e attivisti radical libertini se ne infischia del divieto e un importante quotidiano nazionale gli offre prima, seconda e terza pagina.
Offre loro, sono più di 1. Usare il plurale, orsù. Nessuna domanda si pone e ci pone il nostro sulla legittimità del divieto in questione (vietare una manifestazione dovrà pure avere una qualche ragione almeno presentabile, oppure va bene vietare tanto per fare qualcosa?). Andiamo avanti (libertini è proprio bello, però, va detto).
Aggredito Vladimiro Guadagno, diventa ‘aggredita Luxuria’, come se lo stato civile e il corpo di una persona fossero due elementi indifferenti. Già, l’aggressione durante una manifestazione non autorizzata, si sarebbe detta una provocazione alla quale i partecipanti conoscevano i possibili pericoli, si tratterebbe di un semplice lancio di uova che guarda caso avrebbe colpito il passaporto del Vladimiro.
Se uno c’ha il pisello oppure no è tanto importante? In generale, intendo, e soprattutto nel particolare in cui venga picchiata/o? C’è stata l’aggressione oppure no? Però se la sono cercata, e poi un paio di uova in fondo che saranno mai? Chissà che direbbe Volontè se in seguito ad una delle sue infinite “provocazioni” gli arrivasse in faccia un uovo appena uscito dal culo di una gallina (che poi per Volontè sarebbe una gallina potenziale, l’uovo, voglio dire). Chissà.
Seguono poi esempi illuminanti che non sto a riportare né a commentare (a parte i soliti errori ortografici). Doveroso citare invece il richiamo accorato alla “congiura contro Buttiglione del 2004” e la conclusione:
i semplici diritti umani sono ormai superati dalla nuova richiesta di privilegi per la casta omosex, per loro valgono tutte le eccezioni contrarie alla regola di tutti. La legge non era uguale per tutti? Se le decisioni di Luzhkov o le leggi Russe non ci piacciono, possiamo chiedere che vengano cambiate, guai però farlo per imporre privilegi e non invece per abbattere le discriminazioni.
Esilarante.

9 commenti:

Metilparaben ha detto...

Bentornato, nostro beniamino, su questo blog!

Anonimo ha detto...

Io aggiungerei anche il suo meraviglioso intervento alla Camera riportato qui... http://www.gaynews.it/view.php?ID=74084

"LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, Ministro Pollastrini, onorevoli colleghi, la solidarietà del mio partito è stata espressa dal presidente Buttiglione e, quindi, non posso che confermarla ai parlamentari che hanno subito violenze in Russia.

Non commento la sua informativa, onorevole Ministro, perché credevo che essa dovesse riguardare gli episodi di omofobia. Lo stesso onorevole Guadagno ha avuto modo, in un passaggio del suo interessante intervento, di rilevare ciò che anch'io rilevo: gli episodi da lei citati sono talmente minimi che, forse, da questo punto di vista, sarebbe stato più utile avere uno spettro più ampio di ciò di cui stiamo parlando...


TITTI DE SIMONE. Quindi uno stupro sarebbe minimo?"

Crede che dopo abbia taciuto?
Eh no...

Anonimo ha detto...

"Sex crimes and homosexuals"

BRUXELLES - Drogati, violentati e infettati con il virus dell'Hiv, che provoca l'Aids: questa la sorte riservata a diversi gay olandesi che hanno raccolto l'invito, lanciato sul web, a partecipare a piccanti festini privati. Teatro della vicenda la citta' universitaria di Groningen nel nord del paese, un centro di meno di 200 mila abitanti, al confine con la Germania.

La polizia era stata allertata genericamente gia' circa un anno fa, nel giugno 2006, ma allora si era limitata ad avvertimenti pubblici per evitare che gli omosessuali raccogliessero inviti per droga-party. Poi l'impennata del numero degli ammalati di Aids, raddoppiati in citta' nel giro di un anno, e le prime denunce fino all'arresto di quattro uomini, tre considerati gli ideatori delle orge ed uno per aver fornito la droga. Nel febbraio scorso quattro omosessuali, di eta' compresa tra i 25 e i 50 anni, hanno trovato il coraggio di raccontare alla polizia le violenze e i maltrattamenti. Dopo la diffusione della notizia, se ne sono aggiunti gia' altri otto che hanno detto di aver subito lo stesso trattamento. Molti altri, secondo i media olandesi, potrebbero ancora temere di manifestarsi, magari perche' hanno anche legami e affetti eterosessuali. I tre finiti in carcere sono una coppia di omosessuali di 48 anni, tra cui un infermiere, ed un altro gay di 33 anni, tutti sieropositivi.
Messi alle strette, hanno confessato che anch'essi si sono iniettati a vicenda il loro sangue contaminato, che tutto questo li eccitava e che solo cosi', infettando i loro partner, potevano, durante i festini, avere dei rapporto sessuali considerati 'puri'. 'Piu' il cerchio dei sieropositivi era largo, piu' c'era la possibilita' di avere rapporti non protetti, questa era la logica che animava il terzetto', ha spiegato il capo della polizia ai giornalisti ieri in una conferenza stampa. Con i tre omosessuali, il 13 maggio scorso, e' stata arrestata anche una quarta persona accusata di aver fornito la droga per i festini. Si parla di migliaia di pastiglie di ecstasy, ma anche di Ghm (Gamma-idrossibutirrato), definita droga da stupro, che rendeva le vittime prive di conoscenza dopo essere stata assunta, a loro insaputa, anche versata in una normale bevanda. Una grande quantita' di stupefacenti e' stata poi sequestrata a casa degli arrestati.

La vicenda ha creato choc e costernazione in tutta l'Olanda, ma soprattutto nella popolazione omosessuale olandese, abituata a vivere in un paese dove feste tra gay, anche condite dall'assunzione di stupefacenti, non sono considerate poi cosi' stravaganti. 'Ma da qui ad arrivare a drogare e violentare i propri partner e' altra cosa, supera l'immaginabile', affermano i rappresentanti delle associazioni per la difesa dei gay. I tre arrestati sono accusati di gravi lesioni con l'aggiunta della premeditazione e ora rischiano almeno 16 anni di carcere.
(ansa)

Giuseppe Regalzi ha detto...

Mi sfugge, temo, la pertinenza dell'ultimo commento...

Anonimo ha detto...

beh, in effetti potevo pure titolare "gay pride"...


clerical chic

Giuseppe Regalzi ha detto...

... e sarebbe rimasto lo stesso non pertinente.

Anonimo ha detto...

è impertinente quanto collegare pedofilia e clero, non trovi?

clerical chic

Giuseppe Regalzi ha detto...

Ah, ecco. Peccato che il post che stai commentando non parlasse del clero.

Se il tuo commento fosse stato in tema, ti avrei risposto subito che lo scandalo dei preti pedofili è soprattutto nella spaventosa omertà della Chiesa che li protegge. Dall'episodio che riporti, invece, non risulta che nessuno abbia insabbiato nulla, ma solo che alcuni omosessuali sono stati coinvolti in un crimine piuttosto bizzarro. E nessuno ha mai sostenuto (se non, forse, nelle fantasie di qualche clericale ignorante) che non esistono criminali omosessuali.

Anonimo ha detto...

"E nessuno ha mai sostenuto (se non, forse, nelle fantasie di qualche clericale ignorante) che non esistono criminali omosessuali."

Molti hanno invece, e per secoli, sostenuto che l'omosessualità sia un crimine. Indovinate chi?