venerdì 21 aprile 2006

Preservarsi dall’HIV

Trovo ridicolo doversi rallegrare per qualcosa che dovrebbe essere scontato, non oggetto di discussione. E invece ho provato un incontenibile moto di gioia, subito ricacciato in gola, alla notizia che il cardinale Martini avrebbe espresso tolleranza verso l’uso del preservativo.
A ricacciare il moto di gioia contribuiscono anche le parole del cardinale (Il Card. Martini, sì condom anti-Hiv e embrioni a single, Ansa, 20 aprile 2006):

Per il cardinale il profilattico in talune circostanze non può essere che “un male minore”. “Lo sposo affetto dall’Aids – spiega – è obbligato a proteggere l’altro partner e questi pure deve potersi proteggere”. La questione, tuttavia, sottolinea il cardinale Martini, “è piuttosto se convenga che siano le autorità religiose a propagandare un tale mezzo di difesa, quasi ritenendo che gli altri mezzi moralmente sostenibili, compresa l’astinenza, vengano messi in secondo piano”.
Gli amanti non sposati si infettino pure, e in fondo anche gli sposi se lo meriterebbero come punizione per la loro lussuria.

3 commenti:

InOpera ha detto...

Ma cosa provoca l'AIDS realmente? secondo molti scienziati non è causato dall'HIV.

Quello che voglio dire è che il preservativo è importante per una protezione più vasta e non soltanto limitata al problema AIDS.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Le prove che legano l'AIDS all'HIV sono schiaccianti. Lo scetticismo di alcuni scienziati, che all'inizio poteva anche essere in parte giustificato, è degenerato alla fine in una forma di negazionismo del tutto gratuito e irresponsabile. Sull'argomento consiglierei il lungo articolo di Steven B. Harris, «The AIDS Heresies: A Case Study in Skepticism Taken Too Far», Skeptic 3, n. 2 (1995), pp. 42-58.

Anonimo ha detto...

L' AIDS è un immunodeficenza (Acquired Immune Deficiency Syndrome) data dall' infezione del virus noto come HIV (Human Immunodeficiency Virus).

Questo virus non attacca le normali cellule del nostro copro come farebbe un virus normale, ma infetta le cellule dal sistema immunitario umano, usando esse per riprodursi. (Naturalmente uccidendo tali cellule)

Ne segue che il sistema immunitario del malato viene totalmente (o quasi) distrutto: ogni più piccolo batterio e virus (anche debole) può portare alla morte, perché il corpo non combatte più l'infezione.

Un malato di HIV può morire per un raffreddore, semplicemente per il fatto che le sue difese sono azzerate dal virus.

Un virus di tale pericolosità va combattuto con qualsiasi mezzo: la bioetica dovrebbe dire questo, non preoccuparsi dei profilattici.