giovedì 4 dicembre 2008

Latte crudo: la svolta

LATTE CRUDO: MARTINI, SI PUÒ VENDERE CON DICITURA “DA BOLLIRE”
(AGI) - Roma, 4 dic. - Presto i 2.000 distributori di latte crudo non pastorizzato dovranno adeguarsi alle direttive del Ministero della Salute, portando a conoscenza dei consumatori che prima di essere assunto va bollito, onde evitare qualsiasi contagio da agenti patogeni in esso contenuti. Lo ha detto in una breve conferenza stampa il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini annunciando che della questione ne discuterà martedì 9 il Consiglio Superiore di Sanità e il giorno dopo un vertice con il ministro dell’Agricoltura Zaia per ulteriori provvedimenti restrittivi, fermo restando “l’avvio di una campagna di informazione a tappeto”, ha aggiunto la Martini. Tutto ciò nasce dal contagio di nove bambini (tre nel 2007 e sei nel 2008) i cui casi sono allo studio dell’Istituto Superiore di Sanità per l’ipotetico legame con l’assunzione di latte crudo non pastorizzato.
Pare che il (buon) giornalismo riesca ancora ad avere degli effetti, in questo paese...

3 commenti:

paolo de gregorio ha detto...

Attendiamo tutti gli anonimi di ieri al varco.
Ci voleva tanto? Penso che sia una soluzione che, in attesa delle dovute verifiche, dovrebbe mettere al riparo da inconvenienti (o almeno io a questo punto di chi decide di non bollire il latte per consapeevole spirito avventuroso non posso certo preoccuparmi).

Complimenti a voi, a tutti i ragazzi che possono aver contribuito a mettere fretta a chi doveva prendere una decisione.

Mi dispiace una volta di più aver riscontrato quanto è ottusa certa gente, che si atteggia a paladina dello spirito critico ma ne è in realtà quasi priva. E spesso nemmeno sa ascoltare cosa sta esattamente dicendo la gente.

Prendo questa vicenda come un buon segnale per aver visto prese misure contro un possibile errore che si è commesso.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Direi che i complimenti devono andare ad Anna Meldolesi, che ha sollevato il caso sul Riformista. E' raro che un giornalista sortisca effetti immediati, ma a quanto pare può succedere.

Anonimo ha detto...

...chissà come la carne alla diossina, Irlandese, diventa subito ottima e se ne può mangiare in grande quantità anche se la contiene veramente! ( il mercato della carne in Europa, tra cui Francia, Germania, ormai anche nel Regno Unito e Irlanda, Italia e altri ancora, è in monopolio ad una multinazionale Brasiliana!! ).

Il latte crudo italiano, che è italiano e sicuro, visti i controlli, guarda caso, rimane a rischio di contenere agenti patogeni ( si parla di rischio sia ben chiaro, non che ci sono dentro, basta prendere le analisi asl che riguardano il latte crudo venduto ) ed occorre farlo bollire!

Aggiungo che la stessa patologia dovuta all'E. coli 0 157, è contraibile in svariate possibilità. Pensiamo alla carne cruda di cavallo, consigliata spesso per i bambini, ed in Italia di cavalli da macello non se ne vedono. ( i cavalli arrivano dall'est Europa e chissà dopo quanti controlli! )

Certo! i casi di quei poveri bambini... è stato sicuramente il latte crudo!

...o forse no?? sfido chiunque a non avere dubbi!

Mi auguro che i consumatori si rendano conto sempre più che gli interssi dei grandi gruppi industriali stanno letteralmente cercando di orientare i consumi sopra i prodotti che vendono loro ( tener presente che da quando esiste il latte ai distributori, il prezzo al supermercato e ben calato ), a discapito dei piccoli produttori agricoli, che anche insieme non hanno potere sulla comunicazione mediatica e nemmeno potere commerciale e politico sufficiente per poter contrastare colossi ben noti a tutti!

Personalmente preferisco fidarmi di un agricoltore che posso incontrare in carne ed ossa e che vende un suo prodotto che posso eventualmente anche controllare nelle sue fasi di produzione, piuttosto che di un marchio o di un cartellino appiccicato sopra di una multinazionale, che vende prodotti di chissà quale origine e sicurezza!

Visto che la certezza matematica sulla sicurezza alimentare non esiste, che gli scienziati e i giornalisti mi dimostrino quale tra le due probabilità è più alta, se quella di non avere certezza di origine dei prodotti industriali confezionati o se quella di trovare E. coli 0 157 nel latte crudo!

E poi come si fa a fidarsi della politica, dei giornalisti tutti politicizzati chi di destra e chi di sinistra! Tutti pronti a scrivere per difendere le proprie opinioni personali!
Dove abita la ragionevolezza e l'obbiettività!
Chi paga la ricerca degli scienziati! ( chi ha i soldi, dico io! ). Come faccio ad avere la certezza dei risultati delle ricerche, senza l'indipendenza degli scienziati!

Io sono dalla parte di chi lavora ancora con le mani e suda tutti i giorni il proprio pezzo di pane!

Degli altri non mi fido più!