mercoledì 24 dicembre 2008

Perché non andate a festeggiare il santo natale e ci lasciate in pace per qualche ora?

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Che ipocriti! Il loro discorso è: poiché ormai l'aborto è legale e non possiamo impedirvelo, almeno se abortite dovete soffrire il più possibile! Che schifo!

Anonimo ha detto...

df1989

ma sai quanto si soffre con la ru486 e quanto con il raschiamento in anestesia generale?
Per non parlare della bassa "compliance" e della pericolosità?

http://www.progettofarmaci.it/farmaci/show.php?a=12948&l=a&w=antibiotici

Quelli a cui la ru486 crea meno problemi sono i medici, non certo le donne.

Anonimo ha detto...

Per la donna è meglio l'utilizzo della pillola piuttosto che un intervento chirurgico. Su questo non ci sono dubbi. Ma a voi cattolici non interessa, se una donna vuole abortire è meglio che soffra il più possibile. Ipocriti.

Anonimo ha detto...

"Banalizza"?
Interesting choice of word.

paolo de gregorio ha detto...

Annarosa, stai remando contro lo stesso Bagnasco con le tue affermazioni: se infatti fosse vero come dici che abortire con intervento chirurgico è più sicuro o più semplice che con la Ru486, allora vorrebbe dire (per la dottrina bagnaschiana) che è l'aborto chirurgico che banalizza l'aborto. Ovvero: se è vero come dici che la pillola fa più male dell'intervento, allora tutto la pillola è fuorché una banalizzazione dello stesso.

Invece mi par di capire che Bagnasco voglia proprio che i segni del misfatto siano quanto più visibili e invasivi si possa. Tra l'altro, a ben vedere, sempre nell'ottica cattolica stessa, è un po' come dire che rispetto alla fucilazione l'iniezione letale banalizza la pena di morte. Una cosa del genere però la potrebbe dire solo uno che non è contrario alla sostanza della pena di morte quanto alla sua forma.

Magar ha detto...

Però, non male, Annarosa, creativamente, riesce ad inventare un altro motivo ancora per vietare la RU 486: non perché sia pericolosa per le donne (kill pill), non perché renda l'aborto troppo banale e poco sofferto (come invece dice Bagnasco), ma perché lo renderebbe troppo sofferto...

A parte il fatto che, come dice Paolo, solo uno fra Annarosa e Bagnasco può avere ragione, non si capisce perché ogni singola donna non debba avere la possibilità di scegliere la procedura medica che ritenga per sé meno dolorosa. Siamo forse fatti tutti con lo stampino, la sensibilità alla sofferenza non presenta un buon margine di soggettività?

Anonimo ha detto...

Banalizzare è quanto viene fatto da chi, come voi, dice che con la ru486 abortire è facile come bere un bicchier d'acqua e che è la Chiesa -quella cattiva- a voler far soffrire le donne.
Non c'è contraddizione tra dire che presentare l'aborto come un sistema più semplice è una banalizzazione e dire che è più pericoloso di quello chirurgico. Sono vere entrambe le cose: dai media viene presentato come "facile" e -invece- è facile solo per i medici mentre è più pericoloso (e di molto) per le donne.
La contraddizione la vede chi è convinto che i cattolici vogliano punire, facendole soffrire sotto i ferri (sotto anestesia, poi), le donne che abortiscono e che pensano che la pillola sia il modo più semplice per farlo. Cosa che invece non è.

xxx ha detto...

lasciatemelo dire: CHE PALLE QUESTI CHIERICI, CHE PALLEEEEEEEEEEEEE

Anonimo ha detto...

Secondo me ha ragione DF1989. Mi sembra che Annarosa, magari in buonafede, ripeta le litanie della Roccella, perlatro abbondantemente sbugiardate.

@__skunk ha detto...

Perchè è evidente, che lor signori sono i primi a non crederci.

Joe Silver ha detto...

Dal Corriere: Nuovo affondo dei vescovi contro la pillola abortiva. La Ru486 «è una cosa grave» perché «si rischia di banalizzare l’aborto e dimenticare la prima parte della 194, quella sulla prevenzione». Parole dure che arrivano dal cardinale Angelo Bagnasco. «Non dobbiamo cercare tutti i modi per abortire meglio e più in fretta, ma lavorare perché si possa scegliere di non abortire, con aiuti alle donne, alle coppie, alle famiglie. La RU486 è una cosa grave»

Mi spiace, non c'è salto mortale esegetico che tenga, qui con «banalizzare» Bagnasco intende proprio «rendere più facile e meno complicato l'aborto». La preoccupazione del capoccia della CEI è che si possa bypassare il boicottaggio della 194.

E se anche la Ru486 ha delle controindicazioni, come tutti i farmaci, non è certo di sua competenza valutarne efficacia e pericolosità.

paniscus ha detto...

Scusate, ma vedo solo adesso questa discussione.

Ad Annarosa vorrei chiedere: ma DOVE SAREBBERO, esattamente, tutte queste presunte informazioni distorte tanto diffuse nei media, e addirittura predominanti...

...mirate a convincere falsamente la gente che l'aborto farmacologico sia una passeggiata in cui non ci si accorge di nulla?

Ma per la miseria, io (che non ho mai avuto niente a che fare personalmente con la faccenda), l'ho sempre saputo, come funziona la cosa. L'ho sempre avuto chiarissimo, che anche con l'aborto farmacologico si possono avere inconvenienti fisici , complicazioni, e reazioni psicologiche deprimenti. E che ci vuole, un genio, a capirlo? ma dai, c'è veramente qualcuno che NON SA che quando si abortisce si subisce comunque uno scossone fisico e ormonale, si possono avere contrazioni dolorose, si può sanguinare anche per settimane, si possono avere infezioni e infiammazioni (non è comune, ma può succedere), dolore fisico, o reazioni psicologiche inaspettate?

Solo che tutte queste cose SI SANNO, cavolo. Si sa perfino che l'aborto farmacologico può essere psicologicamente più pesante di quello chirurgico, perchè si espelle l'embrione sotto i propri occhi e si può anche stare ad aspettare per giorni interi che l'opera si completi. Si sa perfino che è soggetto a limitazioni di sicurezza più restrittive.

Ma appunto, SI SA.

Lo si sa da qualsiasi fonte laica e oggettiva. Non c'è bisogno dell'opuscolo del Movimento per la Vita o del comizio di Eugenia Roccella che pretendono di "spiegarti coraggiosamente la verità scomoda che tutti gli altri media complottano per tenerci nascosta". Le mie fonti di informazione non sono certo quelle, eppure io lo sapevo.

Secondo te, c'è veramente qualcuna che vuole l'aborto farmacologico perché i media l'hanno convinta che non si sente nulla e che non ci si accorge di abortire? Ma boh... se c'è, è una persona superficiale e ignorante che rimuove la realtà perchè le va bene così, non certo perché un complotto l'ha ingannata.

Come certe partorienti che fanno l'analgesia perché si aspettano il "diritto al parto completamente indolore", e poi si infuriano perché anche con l'epidurale qualcosa si sente lo stesso.

O come certi adolescenti che si iscrivono in una scuola piuttosto che in un'altra perché pensano che sia una scuola facile di tutto riposo, poi scoprono che anche lì c'è parecchio da studiare, e si indignano perché non se l'aspettavano!

scusate la lungaggine,
Lisa