martedì 25 aprile 2006

Ipnosi sul banco degli imputati

Dal corriere.it di oggi (Violenza sessuale grazie all’ipnosi):

Il PM Gianluca Prisco ha chiesto il rinvio a giudizio un medico e psicoterapeuta di 52 anni residente nell’hinterland milanese. Secondo l’accusa il medico ipnotizzava non solo le pazienti, ma anche la moglie e la figlia costringendole ad atti sessuali, ritraendole in foto pornografiche e costringendole a vessazioni psicologiche. L’uomo, attualmente a piede libero, deve rispondere delle accuse di violenza sessuale aggravata, anche a danno di minori, violenza privata, maltrattamenti e riduzione in stato di incapacità.
Vittime o tacite collaboratrici? “Dal punto di vista scientifico, infatti, è stato dimostrato che non è possibile costringere per mezzo dell’ipnosi qualcuno a compiere qualcosa” (Silvano Fuso, Discussione sull’ipnosi).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non solo concordo pienamente con il collega Fuso, dal punto di vista prettamente scientifico, ma ci terrei ad aggiungere qualche commento sotto il profilo strettamente umano e , se ancora esite, di giustizia.
Con quanta "faciltà" questo PM G. Prisco accusa e divulga notizie a tal punto diffamanti su di un professionista (in tal modo facilmente riconoscibile!), senza aver neanche preso in minima considerazione da chi provenivano le accuse!
La formulazione dell'accusa ha di per sè del "risibile": quale madre, infatti, non si accorge che la figlia viene abusata dal padre dalla veneranda età di 8 anni fino ad oltre 20, e se ne accorge solo contestualmente alla separazione giudiziale?? Come mai il PM non dice che la madre e la figlia sono state processate per furto ad una donna anziana, quando ormai il padre "ipnotista" si era allontanato da casa??
Non dice neanche che la madre è stata denunciata da un "cliente" per furto, mentre esercitava la professione più vecchia del mondo?
E che dire delle pazienti, anch'esse "abusate e violentate" sotto ipnosi?? La prima, donna sposata, di famiglia conosciuta, dopo avere intrattenuto una relazione continuativa con il Medico in questione per ben 4 anni, coinvolta nelle indagini, scopre di essere stata con lui solo sotto ipnosi; la seconda, in cambio di un qualche migliaia di euro, è disposta a ritirare la denuncia e supera lo choch (proposta Sua e non del Medico)!!
Più che tacite collaboratrici (non me ne voglia il l'esimio collega) mi sembrano un'associazione a delinquere!
Ci si dimentica infatti che, la persona in questione è un professionista, e soprattutto UN PADRE!!!
Nel formulare e divulgare certe accuse, sarebbe bene documentarsi a fondo e mettersi una mano sulla coscienza, anzichè infamare e calunniare solo per aver guardato troppa televisione malsana ..... (Giucas Casella non me ne voglia!!)
Un amica NON SOTTO IPNOSI!!