lunedì 3 aprile 2006

Ultimo stadio

Alessandra Mussolini ha chiesto un referendum per introdurre la pena capitale. Nessuno stupore. Al San Paolo di Napoli, prima della partita contro il Chieti, un gigantesco striscione chiedeva giustizia: «Arrestarli? Non è il caso, date a noi gli assassini di Tommaso». E al Franchi di Firenze (in attesa di Fiorentina – Roma) un’altra scritta di tenore simile: «Ciao Tommy, nessuna pietà: per questi infami solo la pena di morte».
Neanche questo suscita sconcerto: allo stadio, si sa, non si va per il sottile.
Riesce invece a sbigottire l’affermazione di PierFerdinando Casini: «Io credo che se oggi tutti noi non fossimo cristiani, saremmo veramente favorevoli alla pena di morte» («Date a noi i suoi assassini», Il Corriere della Sera, 3 aprile 2006).

Chiedo scusa per l’ingenuità: ma davvero infliggere la morte è qualcosa di estraneo alla cristianità? E davvero chi non è intriso di cristianità è automaticamente incline alla pena capitale?
È davvero imbarazzante cercare le risposte.
Il silenzio sarebbe davvero l’unico comportamento rispettoso della morte del piccolo Tommaso; soprattutto se i commenti sono di questo tenore.

6 commenti:

Luca ha detto...

Se si deve parlare di pene, sarebbe il caso di capire come mai Alessi fosse libero di girare e fare quel che gli pare dopo aver violentato una ragazzina (se ricordo bene 16 anni, non ne sono sicuro) davanti agli occhi del fidanzato legato ad un albero.
Chi compie un atto del genere a mio parere non è "recuperabile" e non va messo nelle condizioni di fare ancora del male.
Fu condannato per soli 5 anni per quel delitto, se allora si fosse fatto di più, oggi.............

Qualche giorno prima poi sento dire che uno stopro è meno grave se avvenuto in un contesto ambientale degradato e prima ancora che è meno grave se la ragazzina non è vergine.
Perchè nessuno fa nulla?
Ma come viviamo? E dove viviamo?

Anonimo ha detto...

Anche io sono rimasto colpito dalla frase di Casini. Che, a mio avviso, è una frase di una stupidità unica.

Cosa vorrebbe dirci? Che siamo tutti fortunati che lui sia cristiano, altrimenti chissà cosa farebbe?

Che solo i cristiani sono contro la pena capitale? (Il che, appunto, è falso in modo evidente per tutti).

Oppure che in questa occasione si pente di essere cristiano?

Concordo: ha perso un'occasione per stare zitto (beh, ne perde molte di queste occasioni, a quanto pare).

Luca ha detto...

Casini ha voluto dire che in Italia non c'è la pena di morte come in altri stati soprattutto per la forte influenza cristiana che c'è dappertutto (in Italia) nonostante spesso si dica che non è vero.
Per molte persone la rabbia e la voglia di vendetta sono talmente forti che solo la religione, la speranza in una giustizia divina e il divieto di uccidere, può calmarle.
Aggiungo che una giustizia terrena più giusta non avrebbe messo in libertà Alessi dopo lo stupro.

Anonimo ha detto...

Riporto da una mailing list evidentemente preoccupata: "Sorvolando sulle uscite di quella baldracca della Mussolini, ma Casini non lo sa che la sua Chiesa ancor oggi approva la pena di morte? Anche se in casi rarissimi e particolari? Dunque, la Chiesa di Roma non è cristiana, secondo quel mentecatto!!!!!! O magari, non lo è stata per il 99% della sua storia, visto che, praticamente dall'inizio della sua storia fino al 1870 la Chiesa applicava allegramente la pena capitale.
Glielo vogliamo far sapere al "genio" della Camera??"

Sfogo e parolacce a parte, il messaggio è chiaro.

Ma forse Casini non si è espresso bene: voleva sicuramente dire che se al potere ci fossero persone dissociate dal papato, a quest'ora avrebbero già condannato a morte gli assassini, magari senza fare il processo.

Comunque sia, sarebbe senz'altro stato meglio se avesse tenuto chiusa quella fogna.

Luca ha detto...

Ho sentito in un programma Rai che chi compie delitti contro bambini viene poi ucciso in carcere.
E' vero?

Anonimo ha detto...

Spesso succede, in effetti.