Kelly Romenesko insegnava francese in due scuole cattoliche di Appleton, Illinois. Non essendo riusciti ad avere figli con i metodi naturali, lei e il marito hanno deciso di tentare la procreazione assistita. Non hanno fatto ricorso alla fecondazione eterologa, e nessun embrione è stato distrutto nel corso della procedura. Tuttavia, per la Chiesa la fecondazione in vitro è in ogni caso illecita (in Italia tendiamo a dimenticarcelo, visto l’appoggio dato dal Vaticano – ma solo come male minore – alla legge 40/2004); e il contratto firmato dalla donna prevedeva il rigido rispetto della dottrina cattolica. Quindi, non appena Kelly è risultata essere incinta di due bambine (nella foto: Allison ed Alexandria, nate l’anno seguente), il 18 ottobre 2004 è stata licenziata. Attualmente frequenta una chiesa luterana.
venerdì 12 maggio 2006
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2 commenti:
Poi la gente si chiede perchè mi sono fatta sbattezzare.
Odio questa impostazione dogmatica cattolica, anche se dal loro punto di vista sembra giustissima.
Esiste un movimento di "fanatici" fautori del Transumanesimo, secondo i quali la specie umana dovrebbe essere migliorata rocorrendo senza scrupoli all'ingegneria genetica, creando cybor ed esser umani che vivono fino a 150 anni.
Ebbene, mi hanno da sempre insegnato che nella vita bisogna perseguire il giusto mezzo, e credo che la vostra impostazione (forse fin troppo liberale) sia fondamentalmente condivisibile da me.
Non lanciamoci in cose un po' troppo ardite come la clonazione o la creazione di superuomini, ma riconosciamoci il diritto di eseguire analisi prenatali per prevenire malattie genetiche e di ricorrere alla fecondazione assistita, se si rende necessaria.
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