Inevitabili i commenti stizziti dal centrodestra sulle dichiarazioni di Rosy Bindi (Diritti alle coppie di fatto. Divide il sì della Bindi, Il Corriere della Sera, 22 maggio 2006).
Il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa replica che «nel programma confuso e contraddittorio della Bindi non c’è nulla di cattolico, ma emerge il profilo di una famiglia che si avvia alla disgregazione». Per Carlo Giovanardi (Udc) «ha trasformato il suo ministero in quello delle Famiglie, termine caro a chi vuol contestare la famiglia fondata sul matrimonio». Francesco Giro, responsabile di Forza Italia per i rapporti con il mondo cattolico, promette: «Sui Pacs saremo cattivissimi». Maurizio Gasparri (An) è caustico: «Il ministro non poteva partire in modo peggiore».Ecco, appunto: la Bindi è un ministro dello Stato (italiano) e non del Vaticano. Sacrosanto, dunque, che non ci sia nulla di cattolico. No comment alla disgregazione della famiglia.
Solo una cuoriosità: non è, forse, più grave macchiarsi di associazione a delinquere e truffa, piuttosto che minacciare (?) di disgregare la famigliola felice? Per carità, era solo una indagine...
6 commenti:
Che faccia da c...!
Francesco
Buffoni... :(
Lisa
Guarda, mi hai letteralmente rubato il post. :)
Bella notizia, e complimenti per il sito.
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