A furor di popolo viene consegnato alla Fallaci e al New Yorker. Basterebbe una delle tante assurde dichiarazioni della hysterical (è lei stessa a definirsi così) giornalista: Non voglio vedere questa moschea (un progetto di costruzione nel senese), è molto vicina alla mia casa in Toscana. Non voglio vedere un minareto di 24 metri nel paesaggio di Giotto, quando io nei loro paesi non posso neppure indossare una croce o portare una Bibbia. Se sarò ancora viva andrò dai miei amici a Carrara, la città dei marmi. Lì sono tutti anarchici; con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare per aria (sic).
Come non lasciare riaffiorare le parole: la giornalista scrittrice che ama la guerra perché le ricorda quando era giovane e bella... (Salvami, 2002).
Dopo la gioventù e la bellezza ci potrebbe essere il silenzio.
Per chi avesse fegato: The Agitator, New Yorker.
mercoledì 31 maggio 2006
Il Premio Calderoli a Oriana Fallaci!
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1 commento:
se la gente prime di scrivere su internet delle cretinate ragionasse, sarebbe un mondo migliore
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