giovedì 20 luglio 2006

Fecondazione artificiale per le single nel Regno Unito?

Caroline Flint, ministro della sanità del Regno Unito, ha parlato pochi giorni fa di fronte alla Commissione per la Scienza e la Tecnologia della Camera dei Comuni. La Flint ha dichiarato che non c’è probabilmente ragione di mantenere nella legge britannica la richiesta, ai centri che praticano la procreazione assistita, di rifiutare i loro servizi a quelle donne che non possono garantire al futuro bambino la presenza di un padre. Per la precisione l’art. 13, comma 5 dello Human Fertilisation and Embryology Act del 1990 afferma attualmente:

A woman shall not be provided with treatment services unless account has been taken of the welfare of any child who may be born as a result of treatment (including the need of that child for a father)
È questa disposizione di legge ad aver impedito finora che donne sole od omosessuali fossero ammesse alle procedure di fecondazione artificiale (Kirsty Horsey, «UK fertility law to drop ‘need for a father’; ban sex selection?», BioNews, 17 luglio 2006; il ministro ha per contro annunciato nella stessa occasione che verrà introdotto il divieto della selezione sessuale dell’embrione, salvo che per ragioni mediche).

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