Francesco Agnoli polemizza con un intervento di Carlo Flamigni («Flamigni cura te stesso», Il Foglio, 30 agosto 2007, p. 2):
Il tenore dell’articolo è tutto qui: insulti ad un famoso e valoroso parlamentare, peraltro assai coltoSi chiederanno i miei lettori: chi sarà mai questo «assai colto» parlamentare? Forse il bibliofilo Oliviero Diliberto? Nooo, impossibile che un comunista possa piacere ad Agnoli. Allora il filosofo Rocco Buttiglione, che parla e scrive – pensa un po’! – in tedesco? Fuocherello; ma non è lui. Il modello di cultura in questione è... (rullo di tamburi) è... l’Onorevole Capogruppo... Luca Volontè!
Sbigottimento del pubblico: Luca Volontè?? Come sarebbe, Luca Volontè? Cos’è, uno scherzo? Ma è proprio lui, sì – di cui Carlo Flamigni aveva detto, suscitando appunto la protesta dell’Agnoli:
cognome e numero straordinario di anacoluti che caccia nei suoi discorsi lo fanno identificare come un cittadino francese che sta imparando – forse un po’ lentamente, ma nessuno è perfetto – l’italiano.Siete più propensi a dare ragione a Flamigni che ad Agnoli? Pensate che il giudizio di quest’ultimo sia leggermente azzardato? Beh, siate clementi: valutate anche chi è che lo ha emesso...
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