giovedì 26 luglio 2007

Oscar the Cat

David M. Dosa, A Day in the Life of Oscar the Cat, The New England Journal of Medicine, Volume 357:328-329, july 27, 2007:

Since he was adopted by staff members as a kitten, Oscar the Cat has had an uncanny ability to predict when residents are about to die. Thus far, he has presided over the deaths of more than 25 residents on the third floor of Steere House Nursing and Rehabilitation Center in Providence, Rhode Island. His mere presence at the bedside is viewed by physicians and nursing home staff as an almost absolute indicator of impending death, allowing staff members to adequately notify families. Oscar has also provided companionship to those who would otherwise have died alone. For his work, he is highly regarded by the physicians and staff at Steere House and by the families of the residents whom he serves.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Era proprio necessario mettere la foto del gatto che ci guarda?

Anonimo ha detto...

E meno male che non è nero…

Anonimo ha detto...

cosa aspettano ad impallinarlo quel gatto-gufo?

infermiera: oh oh signor smith, c'è oscar che è sdraiato sul suo letto...sa cosa vuol dire vero?
smith: ma porc...

Chiara Lalli ha detto...

Filter, basta che ci guardi da molto molto lontano, e non abbiamo nulla di cui preoccuparci. (Credo, a dir la verità, che sia un disegno più che una foto - forse non hanno trovato nessuno disposto a fotografarlo...).

Marcoz e Yoshi, bisogna pur fornire qualche prova - dopo tanto strepitare sulla razionalità etc. etc. - di non essere superstiziosi. Dubito che il Signor Smith sarebbe d'accordo circa la necessità di tale prova della non esistenza del destino (o chi per lui). E caccerebbe volentieri Oscar a pedate dal suo letto... (meglio non giocare con gli avvertimenti fatali).

Anonimo ha detto...

In realtà, io pensavo a quelli che, inevitabilmente, troveranno risvolti esoterici o sovrannaturali nel comportamento del micio…
Comunque, che io sappia, non è l'unico felino la cui presenza nei pressi di un umano precede di poco la morte di quest'ultimo. Per esempio, succede spesso con le tigri, in India…

Chiara Lalli ha detto...

Marcoz, vedi?, i miei paraocchi mi hanno fatto capire male quanto tu volessi dire.
In India le tigri precedono la morte del malcapitato nel senso che se lo mangiano?

Anonimo ha detto...

Avevo letto, effettivamente, qualcosa al riguardo…

Chiara Lalli ha detto...

Io ricordo qualcosa al proposito sul set di Bollywood (qualche attore non ha potuto raccontarlo).

Anonimo ha detto...

A leggerne qui
http://www.cbc.ca/health/story/2007/07/26/cat-death.html?ref=rss
mi pare che il comportamento del grosso gattone sia inquietantemente simile a quello della gatta di mia mamma ogni volta che qualcuno in casa si trovava bloccato a letto con qualcosa piu' di un brutto raffreddore. Le sue fusa erano effettivamente confortanti, ed era notevole come a intervalli quasi regolari zampettasse in posizioni per cui sembrava star controllando il tuo respiro e i battiti del cuore.

Al momento stiamo tutti bene. Tranne la gatta che e' morta tre anni fa alla veneranda eta' di ventiqualcosa anni. (Contento, Yoshi?)

Comunque, non faccio fatica a credere alle doti del micione.

Quanto ai felini di taglia piu' robusta, il pregevole volume "Disastri all'opera" riporta di un tenore che ebbe la malaugurata idea di lanciare un do di petto nei pressi della gabbia dei leoni. (Per la cronaca, l'opera era "Poliuto": lacrimevole storia di martiri cristiani. Che leoni "di metodo".)

[retodelmondo dall'universita']

Anonimo ha detto...

Perchè non credere al fatto scientifico che molto probabilmente la biochimica di un moribondo subisce drastici cambiamenti, e così anche il suo odore? Noi non possiamo percepirlo, ma il fiuto di Oscar si. Non c'è bisogno di scomodare la superstizione o quant'altro.. e comunque, se devi morire, muori con o senza Oscar nella stanza.