mercoledì 25 ottobre 2006

Prime reazioni allo spot di Michael J. Fox

Lo spot elettorale di Michael J. Fox, in cui l’attore sostiene la candidatura della democratica Claire McCaskill al senato degli Stati Uniti, sta dimostrando un discreto impatto sulla campagna elettorale (pare che Fox abbia girato appelli simili per altri candidati favorevoli alla ricerca sulle cellule staminali embrionali). Sono quindi cominciati i tentativi di denigrazione da parte di alcuni Repubblicani. Particolarmente cinico si è mostrato l’ultraconservatore Rush Limbaugh, conduttore di un celebre talk show alla radio, che ha affermato: «Quando ho visto lo spot, ho detto … che non aveva preso i suoi farmaci, o che stava recitando. Dopo tutto, si tratta di un attore» («I stated when I saw the ad … that he was either off the medication or he was acting. He is an actor, after all»).
Un medico ha risposto all’insinuazione di Limbaugh (il parere è riportato da John Amato su Crooks and Liars del 23 ottobre):

I movimenti involontari che Michael J. Fox mostra in quello spot derivano dall’uso prolungato di farmaci agonisti della dopamina per combattere il Parkinson. Sono movimenti causati dalle medicine, non dalla malattia. Potrebbe mostrare movimenti strani anche se non prendesse farmaci, ma non apparirebbero simili a quelli dello spot. …
Inoltre, quei movimenti sono difficili da imitare con precisione, perché hanno origine da circuiti che collegano i gangli basali e la corteccia, che non è possibile accendere o spegnere a comando. Non sono circuiti nervosi volontari. Ci sono ben poche possibilità che stesse recitando, e se lo stava facendo poteva solo accentuare leggermente movimenti che già aveva. In altre parole, la cosa è tragica proprio come appare.
Nell’originale:
the chorea that Michael J. Fox has in that ad comes from chronic use of dopamine agonists in the context of Parkinson’s. They’re movements from the medicine, not the disease itself. Although he might have odd movements OFF of his meds, they wouldn’t look like the ones in the ad. …
In addition, those movements are hard to imitate accurately because they stem from circuits between the basal ganglia and cortex that you can’t just turn off or on. Those aren’t volitional circuits. There is little chance he was acting, and if he was, he could only accentuate slightly movements he already had. In other words, this is as tragic as it looks.
Anche un altro medico, William J. Weiner, intervistato telefonicamente da Jonathan Cohn del blog The PlankRush Limbaugh is still a big, fat...», 23 ottobre), ripete gli stessi concetti:
What you are seeing on the video is side effects of the medication. He has to take that medication to sit there and talk to you like that. … He’s not over-dramatizing. … [Limbaugh] is revealing his ignorance of Parkinson’s disease, because people with Parkinson’s don’t look like that at all when they’re not taking their medication. They look stiff, and frozen, and don’t move at all. … People with Parkinson’s, when they’ve had the disease for awhile, are in this bind, where if they don’t take any medication, they can be stiff and hardly able to talk. And if they do take their medication, so they can talk, they get all of this movement, like what you see in the ad.
Il dr Weiner fa notare inoltre l’estrema correttezza dello spot: Fox non afferma che la ricerca sulle staminali embrionali condurrà certamente a una cura del Parkinson, ma solo che essa potrebbe dare una concreta speranza ai malati.

A Fox è stata mossa anche l’accusa (che in questi giorni si trova ripetuta più volte in rete) di dire una cosa non vera quando alla fine dello spot pronuncia le parole «Americani come me», in quanto sarebbe notoriamente nato in Canada. Ma Fox aveva acquisito la cittadinanza americana già nel 2000, e non ha quindi mentito.

Aggiornamento: secondo il Corriere della Sera Fox avrebbe ammesso di non aver preso farmaci prima di girare gli spot. Ho dedicato un nuovo post a indagare questa notizia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che poi ad essere pignoli sono americani anche i canadesi :)

Giuseppe Regalzi ha detto...

Eh, lo so; ma gli Americani per antonomasia sono gli abitanti degli Usa... :-)