Esiste un principio che ci può accomunare tutti, credo, qualsiasi sia la convinzione etica e religiosa a cui aderiamo, che viene chiamato «principio di precauzione», in base al quale si ritiene che la vita umana, nel suo formarsi e nel suo svilupparsi, non possa essere utilizzata in forme distruttive per generare o curare altra vita umana. Ritengo che andare oltre questo confine aprirebbe un’insanabile contraddizione e per di più comporterebbe rischi gravi per il nostro futuro.(Dalla discussione in Senato di ieri).
giovedì 20 luglio 2006
Bobba dixit...
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