giovedì 26 aprile 2007

Il terrorismo dal volto umano 2


Come promesso ecco la seconda parte dell’intervista a monsignor Michel Schooyans, professore Emerito di Filosofia politica e di Ideologie contemporanee all’Università cattolica di Lovanio (Belgio), su Zenit, 26 aprile 2007.

(Domanda) Nel suo ultimo libro, “Il terrorismo dal volto umano”, lei denuncia una nuova forma di terrorismo, quello dal colletto e dal camice bianchi. In quale modo questo nuovo terrorismo favorisce il culto della morte?

Monsignor Schooyans: A differenza dal terrorismo classico, il nuovo terrorismo è tanto più efficace quanto più è discreto. Esso ricorre ad una serie di argomenti, nei quali si incontrano le scienze biomediche, la demografia, il diritto, le tecniche di comunicazione. Questo tipo di terrorismo ha l’appoggio logistico e finanziario di alcune delle più importanti organizzazioni internazionali. Questo nuovo terrorismo attacca innanzitutto l’integrità intellettuale e morale delle persone. Sembra avere un volto umano; sembra onorare la verità; sembra favorire la libertà, mentre nella realtà cerca di trascinare gli uomini nella cultura della morte.
Il senso naturale delle parole viene distorto, rivoltato per rivestire imprese omicide. Non esiste più alcun criterio per distinguere il vero dal falso, il bene dal male. La giustizia è il prodotto di un mercanteggiamento e poi di un consenso. Ne consegue che il diritto, ad esempio, deve essere salvato dall’indegnità nella quale è caduto quando viene strumentalizzato per giustificare qualsiasi azione.
(Ma che ha detto?)
(Domanda) Lei sottolinea che questo terrorismo dal volto umano è un fenomeno assolutamente nuovo. Ma cosa dire della propaganda e del lavaggio del cervello nei grandi sistemi totalitari contemporanei…

Monsignor Schooyans: Effettivamente, da tempi immemorabili, gli uomini hanno avuto la tendenza ad accettare volontariamente i loro vincoli. Questo meccanismo psicologico viene sfruttato anche ai nostri giorni, con tecniche raffinate. Ciò che costituisce una drammatica novità, è l’organizzazione su scala mondiale di un fronte comune contro la vita.
Un fronte comune, dove lavorano in sinergia giuristi, politici, medici, economisti, etici, filosofi, dai quali ci si potrebbe aspettare che essi proteggano la vita senza ambiguità. Nei fatti, ci troviamo in presenza di una nuova rivoluzione culturale, di portata mondiale, totalmente chiusa alla trascendenza e dominata dall’utopia di una società chiusa alla speranza.
Ma la parte migliore è la seguente:
Il terrorismo dal volto umano aggredisce l’essere umano poiché esso è l’immagine di Dio. Non potendo colpire Dio, le forze del male si sono scatenate contro la creatura che, attraverso la sua ragione e la sua volontà, riflette qualcosa del Suo volto divino. Davanti a coloro che rifiutano di riconoscere che essi sono finiti ed accogliere l’invito a diventare figli di Dio per sempre, la Chiesa deve offrire al mondo il messaggio di tenerezza che rianimerà la capacità di amare, sonnolenta nei cuori più induriti.
(Trovare una etichetta è alquanto difficile: Delirio?)

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