La Danimarca, a differenza della maggior parte degli altri paesi europei, ha un tasso di nascite elevato, pari a 1,9 figli per donna, prossimo al tasso di rimpiazzo di 2,1; e questo nonostante che anche lì l’età a cui le donne partoriscono stia progressivamente alzandosi. Secondo un’analisi presentata pochi giorni fa a New York da Tomas Sobotka e colleghi in occasione di un incontro della Population Association of America, di cui ci informa New Scientist (Rachel Nowak, «More IVF keeps the birth rate up», n. 2598, 7 aprile 2007, p. 13), una parte del merito potrebbe andare alle tecniche di riproduzione assistita, che in Danimarca godono dell’approvazione sociale e di grossi sussidi statali; tanto che la percentuale di bambini nati grazie ad esse è stata del 4,2% nel 2002, contro l’1,4% del Regno Unito e l’1,2% degli Usa. Sobotka ha elaborato delle proiezioni, che mostrano come senza quelle tecniche il tasso di nascite per donna diminuirebbe nei prossimi anni di oltre il 5%.
domenica 8 aprile 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento