Malvino dedica oggi un post, come sempre magistrale, a una nuova apparizione di Carlo Giovanardi in televisione, impegnato in un contraddittorio con Marco Pannella sul tema del Testamento biologico:
decidere della propria vita – soprattutto quando questa ne conserva solo una grottesca apparenza, che dire umana sarebbe sadismo malamente sublimato – decidere per sé è un diritto, o no?Da leggere tutto.
Giovanardi non risponde, astrae. Dev’essere nella serata storta, però: astrae come una mosca in un bicchiere capovolto. Piergiorgio ed Eluana? Macché. La persona, la vita dal concepimento, la dignità fino all’ultimo rantolo, l’eutanasia dei vecchietti quando sono inutili, l’eugenetica della razza senza difetti, i pediatri nazi-olandesi – “e l’embrione?”, chiede provocatorio Pannella. Piergiorgio ed Eluana? Casi singoli, Giovanardi preferisce i massimi sistemi, quelli nei quali la vita è una definizione, una confezione lessicale, tanto più perfetta quanto più riesca a rendere indistinguibile Piergiorgio da Eluana, ed Eluana dal picchiatello che s’eccita con la roulette russa, e il picchiatello dal feto malformato, e il malformato dal diabetico, e il diabetico dall’ebreo della Shoah – ad libitum – tutto è vita, volendo. L’importante è non guardare in faccia a Piergiorgio ed Eluana.
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