Luca Sofri ha dedicato una serie di post su Wittgenstein e un articolo, più dettagliato, su Internazionale («Il dazio elettronico», n. 659, 14 settembre 2006), ai costi – non solo monetari – del passaggio in dogana delle merci acquistate in America (per esempio tramite eBay ed Amazon), che ormai stanno rendendo quasi impossibile comprare qualsiasi cosa negli Stati Uniti. Il problema è divenuto grave da circa un anno, da quando cioè lo sdoganamento delle merci extracomunitarie è stato preso in consegna dalle Poste Italiane; da allora non si contano più i casi di dazi e imposte calcolati arbitrariamente, i ritardi, i disagi. Per esperienza personale posso testimoniare che sui libri viene per esempio applicata l’IVA del 20%, quando invece dovrebbe per legge essere del 4%: un furto, nel senso letterale della parola. Un paese che colpisce in questa maniera la cultura (i libri comprati attraverso Amazon americana in genere costano meno che altrove e sono reperibili più facilmente) non merita altro che il declino.
Spero che tutti i lettori sensibili al problema segnalino la cosa ai propri rappresentanti in Parlamento – sì, lo so, lo so, ma tentar non nuoce! – e che chi ha un blog dedichi anche una sola riga e un link all’articolo di Sofri.
venerdì 15 settembre 2006
La vergogna dei dazi doganali
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