Due bovini, in provincia di Cuneo e di Cremona, sono stati trovati positivi ai test per la lingua blu (blue tongue o febbre catarrale), malattia infettiva che colpisce l’apparato respiratorio di bovini e ovi-caprini, ma che non si trasmette all’uomo. Lo annuncia in una nota il ministero della Salute.Sanità: Ministero, 2 bovini colpiti da lingua blu nel nord Italia, Yahoo!Notizie, 8 settembre 2006.
Recentemente – spiega il comunicato – sono stati accertati nel Nord Europa dei focolai di blue tongue sostenuti da un sierotipo 8, mai osservato nelle Regioni italiane interessate negli anni scorsi dall’epidemia di questa patologia animale. Tenuto conto che l’Italia, sulla base dei consolidati scambi commerciali, ha introdotto capi di allevamento dai Paesi interessati quali la Francia, il Belgio, la Germania e l’Olanda, si è provveduto a rintracciare tempestivamente gli animali importati. Dai controlli effettuati sono stati trovati positivi due bovini, come verificato dagli Istituti zooprofilattici sperimentali competenti per territorio, quelli di Brescia e di Torino. I dati sono stati confermati oggi dal Centro di referenza nazionale, l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo – avverte il ministero – e in attesa che venga individuato il sierotipo responsabile della malattia, che come già sottolineato non si trasmette all’uomo, sono state avviate tutte le misure sanitarie previste.
Comunque, al momento – continua la nota – non si prevedono misure restrittive nei territori interessati. Per fronteggiare questa nuova emergenza è prevista per martedì 12 settembre una riunione dell’Unità centrale di crisi per la blue tongue, presso il Dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti, con l’obiettivo di valutare la situazione epidemiologica e integrare le misure già intraprese nelle Regioni interessate.
Il ministero della Salute, in accordo con queste Regioni – conclude la comunicazione – ha messo in atto gli interventi di controllo sierologico e di sorveglianza clinica negli allevamenti interessati per escludere la presenza del morbo nelle aziende del Nord Italia, secondo il sistema di sorveglianza nazionale già ampiamente collaudato.
domenica 10 settembre 2006
Lingua blu
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento