venerdì 27 febbraio 2009

Cronaca di un omicidio annunciato


Lo chiamano atto dovuto ed è Verità e Vita (e non Scienza e Vita come titola Il Corriere della Sera; ancora no almeno) a sottoporsi al dovere. Sono 14 le persone indagate. Tra cui Beppino Englaro e Amato De Monte.

13 commenti:

Paola ha detto...

Lo chiamano atto dovuto ed è irriducibile perfidia.

paolo de gregorio ha detto...

Tendo a valutare con cuatela tesi complottistiche, dietrologiche eccetera. Però mi chiedo molto prudenttemente, e senza voler fare baccano: sono l'unico ad aver trovato strano che si stesse per indagare per omicidio volontario aggravato, e proprio qualche giorno prima si siano tentate di sequestrare alcune foto? Foto che si voleva ritenere non dovessero (più?) esistere? Qualcuno mi sa dire se gli uffici che hanno emesso questi provvedimenti siano in qualche modo connessi tra loro?

Certo che nell'incombenza e sovrapposizione acclarata delle denunce e delle indagini, forse suonerebbe strano che si sia dato la precedenza ad una verifica su un fatto molto meno grave dell'altro.

Comunque atto dovuto per atto dovuto, mi auguro che comincino a fioccare procedimenti per calunnia aggravata al più presto. Anzi, spero che questo sia l'epilogo del presente.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Paolo: non sei il solo. Pochi minuti fa un'altra persona mi faceva notare la stessa cosa. Personalmente non so bene cosa pensare.

Purtroppo in questo caso non si può procedere per calunnia. Chi ha presentato quella denuncia infatti non ha inventato fatti insesistenti, ma ha semplicemente proposto che ciò che è accaduto rientrasse nella fattispecie dell'omicidio. Ovviamente è una cosa che non sta né in cielo né in terra, visto che c'era una sentenza ad autorizzare il tutto; e stupisce che sia stato aperto un fascicolo. Nella giustizia civile questa sarebbe definita una lite temeraria, e perseguita di conseguenza; ma in campo penale non esiste un analogo, e purtroppo risulterebbe difficile (anche se non impossibile) punire chi ha montato questa persecuzione (che ovviamente finirà in un nulla di fatto, se questo è ancora uno Stato di diritto).

paolo de gregorio ha detto...

Non so bene in effetti se non si possa procedere per calunnia, però non mi stupirei che ciò dipendesse anche dal contenuto della denuncia: per esempio se essa contenesse affermazioni non veritiere sullo stato di salute di Eluana, elemento necessario secondo me per poter anche solo paventare di aprire un procedimento che sbugiardi una sentenza di tribunale (è proprio pensando a questo che m'è venuta in mente una certa "scomodità" di certe foto: proprio l'elemento che in questa mia avventata tesi complottistica mi ha fatto ipotizzare che le denunce dicano esattamente il falso su Eluana). Però se non d'ufficio, spero che si possa almeno procedere presentando volontariamente querele "preventive".

Propendo comunquee per pensare che tutto sarà archiviato. Quello che non saprei dire se a breve o meno.

Anonimo ha detto...

Il caso probabilmente sarà archiviato (come fu per Riccio e Welby) ma intanto i prolife non hanno rinunciato a lanciare il sasso nello stagno. Archiviazione o no, a loro fa gioco comunque: i media continueranno ad associare "englaro" ad "omicidio", "sospensione delle cure" con "delitto", negazione delle libertà individuali con "tutela della vita". E non dimentichiamo che si tratta di una battaglia che si combatte principalmente a livello comunicativo ed emotivo.

Anonimo ha detto...

Qui c'è la smentita ufficiale.

http://www.scienzaevita.org/

Anonimo ha detto...

Comunicato n° 13 del 27 Febbraio 2009

SCIENZA & VITA: MAI PRESENTATA
DENUNCIA PER OMICIDIO VOLONTARIO

L’Associazione Scienza & Vita in merito al lancio di agenzia ANSA delle ore 1.48 del 27.2.2009 fa presente di non aver mai presentato alla Procura di Udine alcuna denuncia verso chicchessia per omicidio volontario in relazione alla vicenda della signora Eluana Englaro. Il Coordinamento Friulano “Per Eluana e per tutti noi”, a cui Scienza & Vita aderisce come socio fondatore, ha presentato, mentre ancora la signora Englaro era viva e ricoverata alla Quiete, degli esposti nei quali si evidenziavano i motivi per cui, secondo le informazioni diffuse, si riteneva l’esecuzione del protocollo in contrasto con le leggi ed i regolamenti sanitari vigenti, invitando le autorità giudiziarie ad attivarsi affinché fosse interrotto il processo inteso ad affrettare la morte di Eluana. Appare quindi completamente destituita da fondamento la notizia presentata dal lancio di Agenzia e se ne chiede quindi formale e sollecita smentita.

Giuseppe Regalzi ha detto...

La smentita è di Scienza e Vita; come Chiara dice nel post, la denuncia è stata presentata dal comitato Verità e vita, che è una cosa diversa.

Magar ha detto...

Qui i galantuomini che hanno davvero denunciato Beppino Englaro:
http://www.comitatoveritaevita.it/pub/comunicati_read.php?read=180

@__skunk ha detto...

Penso che non sarà difficile procedere per calunnia, e forse anche per altro.

L’uccisione di Eluana pesa – soprattutto – sulla coscienza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E’ stato lui a rifiutarsi di firmare un decreto che avrebbe letteralmente salvato la vita di questa donna. Questione di due-tre giorni: i due-tre giorni che sono serviti per ucciderla.
Può darsi che, adesso, la grande macchina organizzata per togliere di mezzo Eluana si metta a fare baccano per impedire che si dicano queste verità. A noi la cosa non fa paura. Andremo avanti, e chiediamo a tutti di fare lo stesso. Perché non ci sia, mai più, un’altra Eluana ammazzata così.


http://www.comitatoveritaevita.it/pub/comunicati_read.php?read=174

Qui siamo al falso ideologico e non ricordo bene la formula, ma è qualcosa che riguarda gli abusi nella pratica medica.

http://www.comitatoveritaevita.it/pub/esperto_domande_read.php?id=71

Anonimo ha detto...

se invece di fare sempre dietrologia facessimo AVANTOLOGIA???

fate in modo di ritirare gli esposti e tutti uniti facciamo pressione affinchè si faccia chiarezza nel dedalo del testamento biologico.
La vicenda di Eluana Englaro, nonché la sua morte, sono serviti solo allo scopo di dare a tutti la possibilità di scegliere liberamente se vivere all'ombra di un accanimento terapeutico oppure no.

GIà è grave averne parlato così tanto. Ma addirittura che tutto venga strumentalizzato affinché sembri inutile mi sembra oltraggioso.
Per la vita persa (di fame e di sete, quando con raziocinio si poteva evitare) e per la lotta fatta da Beppino Englaro!

parlando con rispetto per tutti, anche della povera eluana e della sua famiglia

@__skunk ha detto...

Grave parlarne tanto?
A me pare il contrario.
Se vogliamo considerare la montagna di assurdità, menzogne e sciocchezze che abbiamo dovuto leggere, ascoltare e vedere, della vicenda si è parlato pochissimo.

Anonimo ha detto...

Non avevo mai visto un simile accanimento nei confronti di una famiglia che ha solo chiesto - attraverso la legge - di smettere di soffrire inutilmente.
Il mondo cattolico è veramente una macchina senza pietà, incapace di provare qualsiasi forma di empatia verso persone diverse dal proprio "infallibile" credo. "Carità, rispetto, amore per il prossimo": tutti valori predicati dal pulpito ogni domenica, tra grandi applausi e discorsi altisonanti, poi regolarmente disattesi nella realtà.
La vicenda Englaro non è unica nel rivelare l'ipocrisia della Chiesa. Ma certo è quella dove questa caratteristica si presenta in tutta la sua brutalità, senza vie di fuga o coperture di comodo. E' uno spettacolo triste, allarmante e completamente disgustoso. Non avevo mai visto così tanta miseria umana prima d'ora.