giovedì 5 febbraio 2009

Scriviamo al Presidente

Nei commenti al post qui sotto e sul blog del Gabibbo è comparso un appello a inviare un messaggio al Presidente della Repubblica, per invitarlo a non firmare il decreto che il Governo sembrerebbe intenzionato a presentare con lo scopo di annullare le sentenze dei tribunali sul caso di Eluana Englaro. Lo rilancio qui.

Signor Presidente,
Le scrivo per chiederle di non controfirmare il decreto legge che sembra essere di prossima presentazione alla Sua attenzione in materia di disposizioni sulla fine vita.
La disposizione è evidentemente priva dei requisiti di necessità e urgenza previsti dall’articolo 77 della nostra Costituzione e contrasta con la definizione di legge come “provvedimento di carattere generale” che è incontrovertibilmente patrimonio della nostra cultura costituzionale.
Non può ignorarsi infine che tale provvedimento, se approvato, avrebbe come finalità quella di vanificare pronunce irrevocabili della Magistratura nei suoi più alti gradi di giudizio.
Chiedo a Lei, Signor Presidente, di non sottoscrivere un provvedimento che è palesemente dettato da esigenze di mera contingenza, rispetto al quale la Nazione è profondamente divisa e che rappresenterebbe un gravissimo precedente rispetto al diritto fondamentale di ogni persona di decidere della propria esistenza.
La ringrazio per l’attenzione.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto bene, tranne che il paese non è affatto diviso. Solo un 20% (sondaggio del Corriere) è abbastanza pazzo da volere quel decreto.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Beh, diciamo che non è diviso a metà... :-)

Anonimo ha detto...

Significativo che sia un pupazzo della tanto vituperata tv di Berlusconi a sponsorizzare una simile iniziativa...

Giuseppe Regalzi ha detto...

Credo che con il pupazzo di Mediaset quel blog abbia in comune solo il nome...

AcarSterminator ha detto...

@ annarosa

Approfitto della tua presenza per ricordarti una domanda che ti era stata rivolta qualche giorno fa, forse non l'avevi vista.
Copio-incollo per comodità il mio intarvento che appoggiava la richiesta ache di altri, link:
Mi accodo anch'io alla richiesta per Annarosa: attendo chiarimenti sulla storia del pensionato infartuato non rianimato.
Immagino che da persona seria non abbia semplicemente riportato il racconto del classico cugggino, ma abbia approfondito e verificato.
Può essere interessante.


In riferimento al tuo intervento, questo:
Come ho già raccontato in un altro post il dottor Mirarchi ha riferito di un pensionato ricoverato per infarto del miocardio che mostrò il proprio testamento biologico: i medici lo interpretarono come una direttiva di non rianimazione. Il paziente, a causa della riacutizzazione del processo infartuale, cominciò ad invocare aiuto, ma il medico che si accingeva a defibrillarlo con ottime possibilità di recupero fu fermato dall'infermiera che riferì del testamento biologico. Sottoscrivendo quel foglio il paziente aveva firmato la propria condanna.

Può essere molto interessante approfondire, è un caso estremo (troppo?...).
Serve qualche dettagio.
Grazie.
Michele

Anonimo ha detto...

a Acarsterminator

Devo correggermi: ho citato un caso trovato a sua volta citato in italiano qui:
http://www.avvenireonline.it/Vita/Articoli/News/20070614.htm

cercando la fonte ho trovato un episodio simile con due fondamentali differenze: si tratta di una donna e alla fine è stata salvata.
http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9B07E7DF113EF93BA15752C1A9609C8B63
Non so se è lo stesso caso "reinterpretato" o se non ho trovato il caso di cui si parlava su Avvenire. Il succo è lo stesso: il testmento biologico è passibile di gravi malintendimenti.
Se hai pazienza leggiti questo:

http://www.hamot.org/PDFs/HamoToday/jps20081204.pdf

per regalzi

correggo:
Significativo che sia chi si rifà a un pupazzo della tanto vituperata tv di Berlusconi a sponsorizzare una simile iniziativa...

Anonimo ha detto...

all'ultimo link manca l'estensione
(pdf) da aggiungere dopo il puntino:

.....jps20081204.pdf

Anonimo ha detto...

e anche a quello di avvenire manca
un pezzetto: l'ultima parte è: ...
/20070614.htm

chiedo venia per il triplo post

Anonimo ha detto...

Certo. Il testamento biologico non si può fare perchè dice che pare che una volta uno (o una, non si capisce) si è sbagliato. Quindi tutti fermi nei nostri letti a implorare pietà quando saremo malati.
Con questa logica (logica?) staremo ancora a interrogarci se inventare la ruota.

Fantastico il lapsus sul caso forse "reinterpretato" da Avvenire (pratica gravissima per un giornalista). T'è scappata, eh? Si vede che lo sai anche tu che Avvenire spara cazzate a raffica, vedo.