venerdì 27 giugno 2008

Impronte digitali per i bambini (rom)

Il parere di Simonetta Matone su questa ennesima oscenità ha del genio:

«GIÀ CI SONO» - Favorevole invece il capo di gabinetto del ministro per le Pari opportunità, Simonetta Matone, ex giudice minorile: «Troppo spesso il pregiudizio ideologico frena la tutela e la difesa dei bambini. Prendere le impronte digitali è una prassi consolidata da sempre negli uffici giudiziari minorili. In tribunale ci sono pacchi alti così di impronte digitali di piccoli rom».
Per fortuna Vincenzo Spadafora ha provocatoriamente commentato:
Verrebbe da proporre al ministro, per rispettare il diritto all’uguaglianza di tutti i bambini, di schedare allo stesso modo tutti i bambini italiani.

5 commenti:

Giò ha detto...

gli adulti! perchè no?! ....magari anche gli animali domestici! ..e qualche oggetto particolarmente autonomo no?!

Chiara Lalli ha detto...

Gli orsetti di pezza!

Piergiuliano "Piero" Pusceddu ha detto...

Il prossimo passo: mezzaluna gialla sui vestiti dei Musulmani?
(a proposito: che fine hanno fatto le cellule terroristiche islamiche? Tutti dentro?)

Anonimo ha detto...

è che sulle opportunità pari, quindi uguali, il ministro difetta un tantino.
Bologna Chiaré? Alla fine che fai?

Anonimo ha detto...

Un tatuaggio su braccio destro no? magari con un numero come a Auschwitz ( per i rom),invece per i rumeni la testa di dracula,per musulmani la semiluna,etc.,etc.
In che razza di paese vivo? Vergogna!