Carlo Bastianelli, ginecologo, ricercatore in Ostetricia e Ginecologia alla “Sapienza” di Roma.
La legge 194 è applicata presso il Policlinico Umberto I di Roma?
Nel nostro Dipartimento si effettuano cinque interruzioni volontarie di gravidanza tre volte alla settimana. Fino ad un anno fa erano venticinque interruzioni volontarie di gravidanza in media alla settimana. Il calo è dovuto alla riduzione del personale non sostituito dalla Direzione Generale. Visto che mediamente il tempo di attesa è di trenta giorni, le donne che hanno urgenza di effettuare l’intervento vengono dirottate in un altro ospedale.
Qual è la percentuale di obiettori (personale medico e non medico)?
Sono tutti obiettori a parole tranne tre o quattro medici e poco personale.
Perché in tanti scelgono l’obiezione di coscienza (chi sceglie di fare aborto – per il contesto – finisce quasi per fare solo quello, che magari non è la massima aspirazione per un medico)?
Il rischio di essere “ghettizzati” è forte anche se era più evidente anni fa, nei grossi centri è difficile emarginare il personale sanitario non obiettore, ma nei centri di provincia mi risulta vero, ancora c’è chi fa solo quello per contratto, togliendo uno scomodo lavoro ad altri. In certe Regioni il numero di medici non obiettori è bassissimo e bisogna convenzionarne da altre città.
martedì 24 giugno 2008
Legge 194. Intervista a Carlo Bastianelli
Postato da Chiara Lalli alle 07:48
Etichette: Aborto, Legge 194/1978, LibMagazine, Obiezione di coscienza
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1 commento:
....è allucinante!!! alla faccia dello stato laico.
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