Francesco D’Agostino, Dopo Voltaire, anche Pascal sicuro di aver scritto bene, Avvenire, 13 marzo 2007:
Il cattolico è infatti chiamato a tenere insieme dimensioni (formalmente) contraddittorie, così come è (ma solo formalmente) contraddittoria l’idea che Dio possa farsi uomo: per il cattolico è indispensabile, per capire il mondo, coniugare libertà e ubbidienza, peccato e grazia, tempo ed eternità, Stato e Chiesa, impegno per il mondo e fuga da esso, ragione e fede, matrimonio e celibato e (perché non dirlo? Mai tema è stato così di moda come è oggi questo) uomo e donna.Stiamo più tranquilli venendo rassicurati del fatto che le contraddizioni siano solo formali. Non fa una piega, infatti, che Dio si faccia uomo, e poi anche Spirito Santo e poi risorga (con tutto il corpo). Per non parlare della immacolata concezione o dei rapporti tra i Tre (non l’ho mai capiti io).
Ebbene, da ora possiamo dormire sonni tranquilli: le contraddizioni sono solo formali e chi invoca la laicità rifiuta la complessità (o l’assurdità?) e impoverisce la molteplicità del reale.
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