Uno studio recente ha rivelato come una forma modificata del metodo Billings per il controllo delle nascite, chiamata sympto-thermal method (STM), assicurerebbe un tasso di gravidanze indesiderate paragonabile a quello della pillola contraccettiva: 0,6% all’anno (Christopher Mims, «Modified Rhythm Method Shown to Be as Effective as the Pill—But Who Has That Kind of Self-Control?», Scientific American, 26 marzo 2007). Lo STM comporta il monitoraggio, da parte delle donne, di tre parametri: la temperatura corporea, i giorni fertili del ciclo secondo il calendario, le secrezioni di muco cervicale. In questo modo è possibile identificare i giorni fertili e astenersi dai rapporti sessuali durante il periodo corrispondente: due settimane ogni mese, tipicamente. E qui si scopre cosa si nasconde dietro i tassi apparentemente altissimi di riuscita: che si riferiscono alle coppie che si attengono rigorosamente al metodo, non a tutte le coppie che tentano di praticarlo, la stragrande maggioranza delle quali lo abbandona esasperata dopo pochi mesi.
lunedì 26 marzo 2007
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10 commenti:
Lo STM comporta il monitoraggio, da parte delle donne, di tre parametri: la temperatura corporea, i giorni fertili del ciclo secondo il calendario, le secrezioni di muco cervicale.
Una deve fare tutto 'sto ambaradam per poi vedersi ridotte alla metà le giornate "scopabili"? :-)
Davvero sexy, tra l'altro, come ambaradam, o sbaglio?
Per la serie: "Scusa cara, controlla un attimo il muco che mi stanno venendo dei pensierini..."
"la stragrande maggioranza delle quali lo abbandona esasperata dopo pochi mesi"
Scusate ma non capisco se è solo una battuta (comprensibile!!!) o se avete anche dati su questo aspetto: sarebbe molto interessante poterli conoscere per controbattere certi argomenti "scientifici"!!
Elsa, basta leggere un altro po' dell'articolo:
"You really can't extrapolate from this paper," says David Grimes, an obstetrician-gynecologist and vice president of biomedical affairs at the nonprofit public health organization Family Health International. "Naive readers see these results, and they think [STM] is the greatest thing since laptop computers. The researchers on this paper went back and cherry-picked this data from an ongoing study from the past 20 years. They chose the users who were the best users for this method."
Hilda Hutcherson, an ob-gyn and co-director of the New York Center for Women's Sexual Health at New York-Presbyterian Hospital/Columbia University Medical Center, found that her patients often stop using periodic abstinence methods after only a few months. "It's difficult to abstain from sex for two out of four weeks," she says. "That means half the month you can't have sex. That's very difficult for young couples."
Del resto, in tempi in cui torna di moda il cilicio, non mi meraviglio che ci sia gente che preferisca complicarsi la vita in questo modo.
Ma la cosa piu' divertente e' constatare che, per chi lo promuove, questo metodo di contraccezione e' eticamente piu' accettabile degli altri. Perche' mai?
Dall'articolo originale: "Frank-Herrmann acknowledges that one U.S. study conducted in 1980 in Los Angeles had a 90 percent dropout rate after less than two years".
La doppia ovulazione è una delle cause di fallimento dei metodi naturali (soprattutto dell’Ogino-Knauss). Si tratta di un fenomeno poco frequente in verità, ma non impossibile.
joe silver, mia moglie ed io siamo tra quelli che preferiscono complicarsi la vita in questo modo. Ti assicuro che da quando usiamo questi metodi non abbiamo mai avuto problemi di "giornate scopabili" come dici tu. Ma il probloema è sempre lo stesso, presente su quasi tutto questo blog, una intolleranza accesa e astiosa nei confornti di chi pensa e vive diversamente. E questo è segno di grande, grande delusione per una iniziativa (questo blog) comunque apprezzabile per altri aspetti.
Scusa D., ma se tu e tua moglie non avete problemi di "giornate scopabili", allora che metodo usate? Perché i metodi 'naturali' su quello si basano: la distinzione tra giorni fertili (in cui astenersi) e non fertili...
Quanto all'"intolleranza accesa e astiosa nei confronti di chi pensa e vive diversamente" che sarebbe presente su questo blog: beh, detto da uno che scrive dall'Università Cattolica del Sacro Cuore, e che fa quindi presumibilmente parte di quella certa organizzazione che un giorno sì e l'altro pure cerca di imporre i propri principi "non negoziabili" all'intero universo, mi suona un po' strano. Per me tu puoi usare qualsiasi metodo contraccettivo tu ritenga utile o giusto; quelli come te, invece, vorrebbero impedire agli altri -- tramite l'obiezione di coscienza dei farmacisti, per esempio -- l'uso della pillola, della spirale e di chissà che altro. Chi è, allora, l'intollerante?
Caro Giuseppe, il problema non c'è perchè se decidiamo insieme di rinviare una gravidanza e quindi di astenerci certamente non ci crolla il mondo addosso. Lo dicevo in quel senso.
Per quanto riguarda la presunta imposizione di principi, nessuno della mia "organizzazione" l'ha mai praticata. Se un farmacista vuole praticare l'obiezione di coscienza sulla base di argomenti solidi, laici e razionali che noi proponiamo non vedo dove sta il problema. Imposizione è un vocabolo che chi parla di etica dovrebbe assolutamente evitare.
Tra l'altro caro Giuseppe, mi cadi ancora sulla confusione tra aborto e contraccezione, ossia l'ABC della bioetica (un conto è la pillola, estroprogestinica suppongo e non quella del "giorno dopo", un conto è la spirale).
Mi spiace, infine, che etichetti le risposte a questo blog a partire da CHI le dice (non l'ho detto io di scrivere dalla Cattolica) e non in base a COSA dicano. E' un errore frequente che fanno in molti, compresi i cattolici. Questo significa già rinunciare ad argomentare.
«Per quanto riguarda la presunta imposizione di principi, nessuno della mia "organizzazione" l'ha mai praticata. Se un farmacista vuole praticare l'obiezione di coscienza sulla base di argomenti solidi, laici e razionali che noi proponiamo non vedo dove sta il problema».
C'è molto cinismo in questa affermazione: sai benissimo che il farmacista, 'convinto' dai vostri argomenti, li impone appunto a chi non li condivide. In uno Stato laico un servizio pubblico (com'è, in gran parte, quello svolto dalle farmacie) non può venire preso in ostaggio in questo modo. Se davvero ha tanti scrupoli, un farmacista può benissimo convertire la propria attività in un'altra analoga. Ma mi rendo conto che chi pretende che persino i magistrati smettano di applicare le leggi per seguire invece le direttive della Cei non si commuoverà molto alle ragioni della laicità (quella vera)...
Quanto alla confusione tra aborto e contraccezione, sarà casomai l'ABC della bioetica cattolica: fuori dai manuali di Sgreccia o di qualche altro teologo la spirale è un contraccettivo come gli altri, e poco mi tange se impedisce l'annidamento dell'ovulo fecondato oppure no (cosa che viene comunque rimproverata dagli integralisti anche alla pillola estroprogestinica).
Infine, non etichetto affatto le risposte in base a chi le dice: o pensi forse che se non avessi saputo che tu scrivevi dalla Cattolica avrei considerato diversamente i tuoi argomenti?
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