Ernesto Galli Della Loggia nel suo Calendario (Corriere della Sera, 1 marzo 2007) lancia una invettiva contro la scienza anarchica e arrogante.
Per lui valgono le stesse considerazioni fatte sul Lupo Mannaro. A pensarci bene ci sarebbe anche qualche aggravante. Ma si sa, le cosiddette scienze umane spesso non vanno a braccetto con le scienze scientifiche. In presenza di buon gusto, ci si potrebbe limitare a parlare delle prime. Non è detto che i risultati sarebbero migliori.
A questioni estreme è giocoforza opporre reazioni estreme. E dunque alla possibilità consentita da una decisione del governo inglese, annunciata l’altro ieri dalla stampa, di procedere alla creazione di embrioni chimera (ottenuti cioè dall’innesto di Dna umano su ovuli animali: nel caso particolare di conigli) non resta che dare una sola risposta: no. Mille volte e per sempre no. No anche se fossimo sicuri – e tra l’altro non lo siamo affatto – che in tal modo avremo la guarigione assicurata da tutte le malattie di questo mondo. È giunto il momento di convincercene: non possiamo sottostare al ricatto della salute, di cui la scienza spregiudicatamente si fa forte ormai ad ogni istante, per consentire che nei laboratori si sperimenti qualsiasi cosa, fino all’inosabile. C’è, ci deve essere un limite: se non è questo, se non è la inviolabilità genetica della specie umana, qual è? quale sarà mai?
1 commento:
Strano che non gli abbiate dato del fascista. Ora dovrebbe essere il turno di Pierluigi Battista però.
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