Francis Fukuyama, l’autore de La fine della Storia, ha proposto la creazione di un’agenzia governativa che dovrebbe regolare tutte le materie connesse con la procreazione medicalmente assistita, dalla fecondazione in vitro alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, e dalla clonazione all’ingegneria genetica; il tutto, secondo le note propensioni di Fukuyama, in chiave prevalentemente proibizionistica.
Ampiamente condivisibile il commento di Ronald Bailey («Medievalizing Biotech Regulation», Reason, 9 marzo 2007):
Alla fine, l’agenzia sarebbe in larga parte solo il mezzo con cui Fukuyama imporrebbe le proprie scelte morali alle altre persone. Ciò che Fukuyama sta proponendo è un passo indietro, verso i brutti tempi in cui degli estranei decidevano che tipo di bambini sarebbe stato concesso ai loro concittadini di mettere al mondo. Una burocrazia governativa, e non i genitori, prenderebbe decisioni eugenetiche. Come ci mostra la triste storia dei tentativi di regolare la riproduzione umana, la cosa veramente morale da fare è resistere con tutte le forze a questa proposta.
4 commenti:
Ma come mai non ho scoperto prima il vostro blog? Condivido le vostre opinioni e mi poiace il vostro stile! Vi linko subito al mio blog.
E com'è che noi non abbiamo scoperto il tuo? Link anche noi!
Io non la vedo così negativamente: non sempre i genitori hanno la cultura per capire che una scelta eugenetica è una scelta d'amore concreto e non solo teorico per i propri figli. Un incentivo statale, non un obbligo, a scegliere con cura i figli da far nascere sarebbe una conquista per tutta l'umanità.
Oh almeno c'è qualcuno di onesto che parla (in maniera aberrante, a mio avviso) chiaro. Spiace che chi va in televisione non abbia il coraggio di dire ciò che ha cristallinamente sostenuto Silvio. Pavidi questi talebani della religione secolare...
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