domenica 17 giugno 2007

Il senso della vita


Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, interviene durante ad un convegno sul testamento biologico a Milano e dichiara (Testamento biologico: formigoni, rischio favorire eutanasia, Agi news on, 17 giugno 2007):

Ritengo non condivisibile il progetto di legge presentato in Parlamento che, invece di promuovere l’alleanza terapeutica tra medico e paziente, rende questo rapporto ancor più burocratico, correndo il rischio di favorire forme di eutanasia passiva.
No all’eutanasia […] che è sempre una forma di eliminazione di una vita umana, perché con questo sistema si elimina la vita umana, bene supremo di Dio.
No anche all’accanimento terapeutico, inutile e dannoso e soprattutto immorale, perché degrada la vita umana a livello di una macchina. Si alle cure palliative, perché è sempre doveroso lenire il dolore e diminuire inutili sofferenze, con forme di accompagnamento del morente rispettose della dignità della persona, permettendogli di interrogarsi sul senso della propria esistenza. Sì alla vicinanza umana da parte di familiari, amici, volontari ai malati e ai malati in fase terminale.
Oltre a evocare l’immagine di un bambino viziato che si intestardisce a dire “no” (“lo vuoi il gelato, a mamma?” “No!” “Allora un po’ di aranciata?” “No” “Un panino che non hai mangiato abbastanza a pranzo” “NO” “Un bel camion telecomandato” “No, no e no!!!”) senza capire nemmeno che cosa gli si stia domandando, Roberto Formigoni fa davvero esposizione di una confusione terminologica e concettuale di rara fattura.
Quanto alla “eutanasia che è una forma eliminazione della vita umana bene supremo di Dio” verrebbe da dire che la prima parte è tautologica (eutanasia = buona morte, e pure se è buona è pur sempre morte!), la seconda parte molto discutibile. O meglio, è una sua opinione e non una assoluta verità da tirare fuori con disinvoltura come se dicesse “la terra gira intorno al sole” (forse non è il giusto esempio...).
Nel condannare l’accanimento terapeutico Formigoni probabilmente pensa che sia una specie di TSO (camicia di forza e iniezioni stordenti), dimenticando che – purtroppo per lui – ogni paziente può rifiutare qualsiasi cura, anche non così traumatica come un ricovero forzato. Inteso così, non sarebbe certo tanto critico verso l’accanimento terapeutico, perché spesso sarebbe un modo per preservare il dono di dio.
Infine, “permettere al morente di interrogarsi sul senso della propria esistenza” fa venire da ridere, e anche un po’ di rabbia. Perché non la smette Formigoni di trattare le persone come se fossero imbecilli e dovesse esserci lui al capezzale per ricordare loro di interrogarsi sul senso della vita?

4 commenti:

p ha detto...

mamma mia formigoni, che fenomeno.
anche lui convinto di avere l'unica chiave di lettura della vita e della morte. ma non sara' un po' presuntuoso? i grandi teologi e i grandi filosofi di ogni tempo e luogo si son sempre fatti domande. lui ha tutte le risposte. complimenti.

e comunque, volendo ragionare per assurdo, anche se avesse tutte le risposte, dove sta' scritto che tutti gli esseri umani, tutti tutti, debbano ascoltarle e poi crederle e poi seguirle?

Anonimo ha detto...

il senso della vita i politici tutti non lo conoscono,loro conoscono molto bene il senso della poltrona ,del potere e pensano che il popolo sia una mandria da portare al macello,ogni morte è un posto libero in ospedale,una pensione in meno,che schifo mi viene il vomito solo a pensare questa grande mandria che a testa china va al macello,e le stelle stanno a guardare....

federica ha detto...

cari amici di questi sito, vi ho incontrato per caso stasera mentre cercavo documenti per la tesi. sapete, siete rimasti nel mio cuore. vi ringrazio perche grazie a voi, grazie alle vostre parole e ai vostri pensieri mi sono resa conto ancora di più della fortuna e della grazia ricevuta, circa 5 anni fa, nell'incontrare una compagnia di persone, degli amici che mi hanno permesso di aprire gli occhi, veramente, di fronte alla realtà tutta. anche se è una cosa talmente grande per cui la mia vita è radicalmente cambiata, molto spesso e ne dimentico, e ho bisogno di stimoli a ricordare, a farne memoria. questo siete stati per me stasera... sapete, circa 5 anni fa, grazie a questi amici incontrati, ho potuto far esperienza di una positività ultima della vita, visibile e sperimentabile anche in quelle circostanze più drammatiche e tragiche che succedono. anche in punto di morte, perchè la morte non è l'ultima parola.
grazie, perchè ho potuto far memoria ancora una volta che io desidero di più di tutto quello che la società mi offre. il mio cuore è fatto per l'infinito.
vi auguro, cari amici di qusto sito, di incontrare anche voi quel fatto che ho incontrato io, di poter essere semplici di cuore così da seguirlo. e così di poter scoprire veramente voi stessi. auguro ciò di tutto cuore, a tutti voi, a colui che sta leggendo in questo momento... è l'unica cosa per cui vale la pena di vivere. vi abbraccio ad uno ad uno.

Joe Silver ha detto...

Se sei in tesi dovresti essere ancora giovane per rinvenire.

Un abbraccio anche a te. :-)