È vero che negli anni ’70 i climatologi prevedevano un’imminente era glaciale? O che al tempo dei Vichinghi faceva più caldo di adesso? Ha ragione chi dice che le attività umane non c’entrano nulla con il riscaldamento globale, e che la colpa è del sole o dei raggi cosmici? Bisogna credere a chi sostiene che è tutta una congiura di ambientalisti e Verdi, oppure il fatto che quasi sempre chi denuncia la cospirazione risulta poi sul libro-paga della ExxonMobil ci deve rendere un po’ scettici? Sul sito di New Scientist, l’autorevole rivista scientifica britannica, si trova una guida alle 26 fallacie e falsità più diffuse sul riscaldamento globale (Michael Le Page, «Climate change: A guide for the perplexed», NewScientist.com news service, 16 maggio 2007). Da non perdere.
venerdì 1 giugno 2007
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2 commenti:
ho letto l'intero documento e ne rimango profondamente deluso.
Anzi se prima mi ponevo in una posizione diciamo agnostica sul problema qualcosa mi ha fatto leggermente pendere dalla parte del "falso allarmismo".
Per prima cosa i documenti in quetione non dimostrnao nulla. Perchè non ci sono numeri efficaci, nè spesso vengono citati link. Semplicemente per ogni argomento si dice: non è così.
Esempio?
quello del vino in UK, coltivato fin dai tempi dei romani e nel medioevo. Dicono che non è una prova sufficiente ma non riescono a sfatarlo. Si dice che probabilmente l'effetto serra medioevale è solo un effetto locale europeo. Ma i numeri? dove sono i dati. Cosa significa quel probabilmente? L'accuratezza della risposta è fragile tanto quanto quella della domanda.
In quale punto della ricerca vengono sfatate coi numeri tutte le "fallacie"?
Ad argomentazioni spesso certo sciocche e probabilmente non veritiere viene risposto non in modo scientifico, ma semplicemente utilizzando risposte sciocche tanto quanto le argomentazioni che cerca di smontare.
Perchè non viene nominato la questione del Sahara? Sappiamo benissimo attraverso le pitture rupestri e i fossili che nell'odierno Sahara un tempo c'erano savane, alberi e la fauna e la flora erano rigogliose. Fino ai tempi dei romani tutto il nordafrica veniva coltivato a grano e l'acqua era abbondante. Che è successo allora al Sahara, desertificato ben prima che l'uomo inventasse la rivoluzione industriale?
O di Arabia e mesopotamia un tempo vasti areali di specie non desertiche ma di savana e prateria?
o vogliamo parlare dell'inizio del novecento in europa, periodo glaciale tanto che la laguna di Venezia si congelò completamente?
Altro fattore importante da tener presente è anche l'effetto delle misurazioni sulla nostra emotività.
Fino a pochi anni fa le misurazioni di temperatura, pressione ecc erano sporadiche e di certo non così omogenee e perfette come ai nostri giorni. Ora stiamo misurando ogni millimetro di terra del nostro territorio, ogni giorno, ogni secondo. Se avessimo fatto lo stesso mille anni fa che cosa avremmo trovato? chissà, forse aumento o diminuzione della temperatura o semplicemente dati incomprensibili.
E' come quando i giornali ci propinano ogni giorno delitti efferati a ripetizione e di continuo facendoci credere che piu si va avanti piu i delitti sono efferati e che aumentano di numero. Inrealtà è solo un errore di prospettiva. I casi di omicidi in famiglie efferate ci sono sempre stati ma l'informazione era meno capillare ed intrusiva. In poche parole è un'amplificazione dell'inforamzione che crea la distorsione e la credenza che gli omicidi efferati aumentano.
In conclusione, e scusate se sono stato così lungo, è OVVIO che l'uomo ha un impatto sul pianeta sempre piu grande, ma tutto ciò non deve far deviare la nostra attenzione su milioni di altri fattori indipendenti dalla nostra volontà.
il fenomeno umano se è davvero così intenso e potente comunque sia non sarà altro che uno fra i tanti disastri naturali che hanno attraversato il pianeta. niente piu di una mini glaciazione o di un'eruzione vulcanica di proporzioni catastrofiche.
nella prospettiva geologica e temporale sono bazzecole. la terra ha attraversato momenti ben piu bui e pericolosi e dopo la nostra estiznione ce ne saranno di peggiori. non rimarrà niente della nostra civiltà fra milioni di anni nè del nsotro passaggio. La Terra continuerà a girare e nuove specie si affacceranno in futuro e il fatto che noi siamo stati qui a sfruttarla per migliaia di anni, non avrà alcun effetto sulle loro vite. Perchè l'umanità è solo un'orma nella sabbia che prima o poi verrà spazzata via dal vento.
Mi pare che tu stia pretendendo un po' troppo da un documento che comunque vuole rimanere accessibile e divulgativo: per quello che chiedi ci sono gli articoli sulle riviste specializzate, o almeno il rapporto dell'IPCC.
Detto questo, mi pare che comunque, p.es., la pagina sulle vigne inglesi non sia poi così male. Link? Ce n'è uno alla pagina corrispondente di RealClimate (il sito migliore sul Global Warming), che tratta esaurientemente la questione. Numeri? È ben visibile il grafico con la ricostruzione delle temperature del passato, che mostra il picco isolato degli ultimi anni. Quanto al "probabilmente", direi che è un indice di serietà: questa è scienza, con tutte le incertezze che le sono proprie, non dogma.
Sul Sahara: nessuno ha mai affermato che tutti i cambiamenti climatici avvengono per colpa dell'uomo; sarebbe completamente assurdo, non trovi? Ma questo non dimostra che nessun cambiamento climatico avviene per colpa dell'uomo! La desertificazione del Sahara, poi, non è stata causata da una variazione delle temperature globali, ma verosimilmente da un cambiamento nella distribuzione delle piogge monsoniche, forse causato da variazioni dei parametri orbitali della terra.
L'aumento delle temperature non è allarmante in sé, ma perché il livello che esse toccano è ineguagliato nella storia umana (in base alle ricostruzioni paleoclimatiche), è estremamente rapido, e soprattutto perché viene ricondotto dai modelli matematici alle attività umane, che non danno segno di rallentare, e che quindi potrebbero condurre a un ulteriore aumento e agli effetti negativi che sappiamo.
Certo, come dici tu, la Terra continuerà a girare anche se la specie umana si sarà estinta. Ma è proprio questo ultimo punto che alcuni preferirebbero evitare – o perlomeno rimandare il più possibile. Come giudicheresti un tizio che corre a duecento all'ora in autostrada senza cintura di sicurezza, e che si giustifica con la polizia stradale che l'ha fermato dicendo che tanto prima o poi tutti dobbiamo morire?
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